Giugno 2020, tutto quello che è successo nel mondo

Mentre continua a infuriare la pandemia, giugno 2020 si apre con la diffusione a macchia d’olio in tutto il mondo delle proteste anti razziste per l’uccisione di George Floyd. L'ondata antirazzista e il riepilogo dei più importanti eventi globali.

Cecilia Capanna
Cecilia Capanna
Appassionata di temi globali, di ambiente e di diritti umani, madre di tre figli del cui futuro sente un grande senso di responsabilità
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La storia sbagliata

Mentre continua a infuriare la pandemia, Giugno 2020 si apre con la diffusione a macchia d’olio in tutto il mondo delle proteste anti razziste per l’uccisione di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis, proteste e marce che continuano ad incendiare strade e piazze anche purtroppo con saccheggi e devastazioni, per cui si sospetta l’infiltrazione di facinorosi approfittatori del caos. Le proteste sono arrivate fin sotto la Casa Bianca, presidiata per questo da un centinaio di militari, tanto che Trump si è rifugiato nel bunker per gli attacchi terroristici.

Derek Chauvin e altri tre agenti sono incriminati per omicidio

Hanno affrontato la prima udienza preliminare a porte chiuse e senza la possibilità di registrare audio e video per non inquinare il processo. Nonostante questo, gli omicidi e la brutalità della polizia continuano e nel corso del mese ci sono state altre due uccisioni di cittadini afroamericani, alle quali ha fatto eco in Francia la violenza dell’arresto di un’operatrice sanitaria durante una manifestazione per l’aumento salariale del personale medico e paramedico, dopo i disumani sforzi fatti durante la pandemia e i numerosi tagli alla sanità degli ultimi anni.

Il grido “Black lives matter!” per sradicare il razzismo

Al grido di “Black lives matter!”, sembra proprio arrivato il momento di sradicare il razzismo sistemico degli Stati Uniti. Non solo, il razzismo sistemico in tutto il mondo.
Una forte ondata di revisionismo storico investe il paese e ne oltrepassa i confini, vengono incriminati gli attori delle pagine più buie della storia dell’umanità e buttate giù una dopo l’altra le statue dei personaggi storici ritenuti razzisti o imperialisti. Anche in Senegal viene proposto un referendum contro la statua di un governatore coloniale.

La storia da non dimenticare

Ma c’è anche il revisionismo storico di segno opposto, che rischia di diventare negazionismo quando si tratta della seconda guerra mondiale, un fenomeno criticato da Putin che mette in guardia sui rischi. A trarne vantaggio sono i rinvigoriti nazionalismi e ultranazionalismi dei paesi balcanici, come quello in Croazia.
Ma le ragioni della nuova forza di queste correnti di ultra destra vanno soprattutto cercate nel fallimento delle politiche neoliberiste post caduta del muro di Berlino.
Un buon esempio è la Polonia che va alle urne l’ultimo giorno del mese, vi daremo i risultati nella prossima puntata di Luglio.

A proposito di Polonia, l’esercito polacco ha invaso per sbaglio la Repubblica Ceca ed era sul punto di accamparsi rischiando un grave incidente diplomatico. Forse la piantina era al contrario o il navigatore rotto.

Uragano Covid su Americhe, Russia e India

A giugno la pandemia investe come un uragano le Americhe, nord e sud, la Russia e l’India.
Soprattutto negli Stati uniti e in Brasile, dove il Covid viene lasciato circolare senza restrizioni di sorta, si contano milioni di contagi e centinaia di migliaia di decessi.

Trump va avanti come un treno non curante della catastrofe, anzi, decide di uscire dall’OMS e crea una frattura irreparabile con Fauci che non parla con il presidente da settimane.

Bolsonaro idem, dichiara che è dispiaciuto per la morte delle persone ma che d’altra parte quello è il destino di tutti. Particolarmente allarmante e grave è la situazione delle popolazioni amazzoniche, che, abbandonate a se stesse e a rischio sterminio, chiedono disperatamente aiuto.

Alto rischio nella Fase 3

In quasi tutto il resto del mondo si entra nella Fase3 e lentamente si cerca di tornare alla “normalità”, ma la piaga dell’”infodemia”, del caos dell’informazione in tempi di pandemia, per cui per esempio si ritiene che la carica virale del Covid sia diminuita o che il virus se ne andrà da solo, potrebbe buttare alle ortiche gli sforzi fatti fino ad oggi. Infatti passano sempre più in cavalleria le misure di sicurezza come distanziamento sociale e uso delle mascherine e si riaccendono nuovi focolai in Europa, in Cina, in Sud Corea, con una nuova allerta dell’OMS che tenta di scongiurare una seconda ondata globale della pandemia.
Se ci mettiamo anche il flop delle app di tracciamento dei contagi, il rischio di tornare indietro alle chiusure totali è sempre più alto.

Trumpaganda

Come dicevamo, Trump non si scompone e continua la sua propaganda in vista delle elezioni presidenziali di novembre che lo vedranno scontrarsi con il candidato dem Joe Biden.

Non lo scalfisce neanche l’uscita del libro di Bolton “The room where it happened”, in cui l’ex fidato consigliere fa scottanti rivelazioni come quella sulle interferenze del presidente nei fatti venezuelani o sulla richiesta di appoggio alla Cina per la sua rielezione.

A proposito di Cina, il presidente americano continua l’attacco ai danni del paese rivale impedendo alle compagnie aeree cinesi di operare in USA e invitando anche Russia, Corea del Sud, Australia e India al G7, rinviato, per creare un fronte contro Pechino.
Cina che, dopo essere stata di nuovo impegnata con le proteste ad Hong Kong e con le relative interferenze di Boris Johnson, e Trump, ha approvato la controversa legge sulla sicurezza nazionale che le dà nuovi poteri sulla penisola. Cina che, mentre si scontra con l’esercito indiano per una antica rissa di confine, decide di sperimentare sui suoi militari il vaccino anti covid che ha messo a punto.

Trump agita la Bibbia e gioca le mosse all’estero

Tornando a Trump nel giugno 2020, la sua propaganda prosegue, dicevamo, e mentre si ingrazia in patria gli evangelici agitando la Bibbia, mette a punto mosse ed interferenze all’estero:

• come nella trattativa tra Serbia e Kosovo, convocati alla Casa Bianca per poter dire di essere il fautore della pace fatta tra i due paesi attraverso lo scambio di territori contesi

• come con il suo piano di pace in Medio Oriente, preso alla lettera da Israele che ha programmato per i primi di luglio l’annessione della Cisgiordania, cosa ritenuta dall’ONU una grave violazione del Diritto Internazionale


• come a Vienna con i negoziati bilaterali con la Russia sul controllo delle armi nucleari, buttati in caciara da nuove rivelazioni non certificate su ricompense russe ai Talebani per gli attacchi compiuti in Afghanistan

• come nella trattativa di pace con l’Afghanistan, finita in fuffa

Tra esternazioni e azioni “fuori dalle righe”, quando non violano il diritto nazionale ed internazionale, Donald non si cura di accumulare sempre più nemici, come l’Iran che lo ha incriminato per l’uccisione del generale Qassem Soleimani a Baghdad con l’attacco di droni dello scorso 3 gennaio, o come i social network, che da sempre sono i suoi fondamentali strumenti per la raccolta di consensi e con cui la luna di miele sembra essere finita.

Leggi anche: Gennaio 2020, tutto quello che è successo nel mondo

Particolarmente divertenti due boicottaggi

Il primo ai danni dell’evento del presidente a Tulsa a cui utenti di TikTok e K-Pop si sono registrati senza presentarsi e il secondo ad un raduno di suoi sostenitori dell’ultra destra in cui il regista Sacha Baron Cohen si è infiltrato fingendo di essere un cantante country, una volta scoperto è scappato dal retro in un’ambulanza per poi tornare nelle vesti di un giornalista.

All’ombra del Covid

Come succede sin dall’inizio della pandemia, si sente parlare solo di Covid e passano in sordina fatti come gli scontri che proseguono in Libia in cui l’intervento turco, in sostegno di Al Serraj sta costringendo Haftar ad una progressiva ritirata. L’interferenza turca è giudicata un gioco sporco da Macron che accusa Erdogan di ammassare armi e militari contro le risoluzioni dell’Onu.

Onu che, dopo la scoperta di fosse comuni, interviene con un’indagine anche in merito alla sempre più grave situazione di migranti prigionieri torturati nei centri di detenzione.

Anche l’Egitto continua a violare i diritti umani e si continua a macchiare di altri fatti vergognosi oltre alla inconclusa vicenda di Giulio Regeni, mentre l’Italia per tutta risposta è in trattativa con il paese per la vendita di due fregate.

Leggi anche: Aprile 2020, perché non lo dimenticheremo

L’orizzonte del Green Deal

All’ombra del Covid viene trascurato ancora il problema dell’ambiente e del cambio climatico. Sono stati superati i 30 gradi di temperatura nel Circolo polare Artico e plastica, mascherine e guanti stanno invadendo terra e mare.
L’Europa ha fatto una fatica immane per mesi per mettere a punto il Recovery Fund per aiutare i paesi membri in difficoltà e ancora non ci si mette d’accordo sul MES, in compenso si parla di Green Deal. Infatti non possono restare ignorati i chiari messaggi che ci ha dato il pianeta durante il lock down, bisogna assolutamente correre ai ripari, convertire energia, trasformare politiche ed economia.
Con questa speranza ci diamo appuntamento al mese prossimo.

Leggi: Maggio 2020, tutto quello che è successo nel mondo

di Cecilia Capanna

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Appassionata di temi globali, di ambiente e di diritti umani, madre di tre figli del cui futuro sente un grande senso di responsabilità
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