Su Google Maps Platform trovi info su: energia solare, allergeni e qualità dell’aria

Il gigante della rete mette a disposizione nuovi servizi online per conoscere in tempo reale la qualità dell'aria, la presenza degli allergeni e la disponibilità di energia solare.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Google Maps Platform si arricchisce di nuovi valori e dati per le città: a disposizione del cittadino, delle aziende o di chi volesse approfondire, è possibile conoscere informazioni sulla qualità dell’aria, anticipare l’esposizione agli allergeni più comuni o conoscere il potenziale solare di una determinata zona.

Google Maps Platform, la rivoluzione

Tutte le novità su Google Maps Platform, risorsa cartografica professionale di Google, sono state presentate a fine agosto al Cloud Next di San Francisco, manifestazione che ha riunito 25mila tra sviluppatori, addetti ai lavori e sviluppatori che partecipano a vario titolo nelle attività di Google.

Per rispondere alla nuova realtà climatica mondiale, Google ha deciso di mettere a disposizione tre novità che permetteranno lo sviluppo di app, sistemi integrati e innovazioni sempre più in favore della sostenibilità.

Il colosso di Mountain View ha rilasciato le API, Application Programming Interface, che riguardano inquinamento/qualità dell’aria, quantità e direzione della radiazione solare, presenza e movimento di allergeni.

L’accesso a questi dati, consentito sulla piattaforma a pagamento, consente di creare strumenti e servizi predittivi, più rispettosi dell’ambiente.

L’API per la qualità dell’aria

Per aiutare le imprese a comprendere i cambiamenti climatici e ambientali, Google fornisce una serie di mappe e carte termiche in oltre 100 paesi al mondo.

Contando sulle stazioni di sorveglianza climatica, sui sensori territoriali e sui dati metereologici, il servizio è in grado di offrire un indice locale e universale circa gli agenti contaminanti presenti nell’aria.

Uno strumento essenziale, considerando il dilagare di malattie connesse all’inquinamento che di anno in anno miete sempre più vittime.

Il servizio consente di monitorare la situazione con previsioni che coprono fino a 5 giorni. In questo modo le autorità locali, ma anche le aziende e i cittadini, possono mettere in pratica strategia di tutela e di salvaguardia della salute pubblica, limitando i processi più inquinanti, programmando il fermo dei veicoli, incentivando stili di vita più salubri e sostenibili.

L’obiettivo di Google, attraverso il corretto utilizzo di Google Maps Platform, è quello di portare la collettività a ridurre 1 gigatone di emissioni entro il 2030.

L’API per i pollini

La Pollen API fornisce dei dati georiferiti sul volume dei pollini presenti nell’aria, attraverso la visualizzazione di mappe termiche e a partire da elementi dettagliati riguardo la vegetazione, la stagionalità e il tipo di sostanza allergenica.

Per ottenere tutte queste informazioni, Google Maps Platform sfrutta il machine learning, che integra i dati provenienti dalla cartografia del territorio, con la localizzazione delle relative piante allergizzanti, con quelli delle stazioni eoliche, che indicano dove e con quanta forza spira il vento.

Lo strumento, oltre a una validità intrinseca, permette anche di valutare in modo indiretto l’impatto dei cambiamenti climatici sulla vegetazione: l’aumento delle emissioni, l’innalzamento delle temperature, il cambiamento delle precipitazioni metereologiche, infatti, incrementano la crescita di alcune piante allergizzanti, con conseguente sovrapproduzione di pollini anche fuori dalle consuete stagionalità.

Solar API, l’evoluzione di Project Sunroof

Attiva nella promozione dell’energia solare già dagli albori, l’azienda americana già nel 2015 aveva lanciato Project Sunroof, uno strumento che serviva a individuare il potenziale solare del tetto di casa degli utenti che avrebbero voluto installare un impianto fotovoltaico.

Grazie all’unione delle risorse cartografiche di cui Google Maps Platform dispone con l’intelligenza artificiale 3D, oggi le mappe sono in grado di mostrare dettagliatamente tutte le informazioni utili sull’irraggiamento solare su 320 milioni di edifici in 40 paesi.

L’API fornisce in tempo reale non solo le condizioni di esposizione, ma anche la potenziale quantità di energia che il tetto può produrre, la presenza di ombreggiature e alberature, i fattori metereologici che possono inficiare sulla produzione e i risparmi energetici ottenibili.

Leggi anche: Eco-friendly routing di Google Maps: “Risparmi carburante e salvi l’ambiente”

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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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