Giornata mondiale del cane: un’amicizia lunga millenni

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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La giornata dedicata agli amici a quattro zampe è stata istituita dalla World Dog Alliance insieme alla Humane Society International e Humane Society of United States come maggiori partner. La WDA è la prima organizzazione che a livello mondiale si è fatta carico di promuovere una legislazione sul divieto di consumo di carne di cane nei paesi asiatici. La data scelta per la ricorrenza non è casuale. In lingua cantonese la pronuncia fonetica di 926 è simile a ‘gau yi luk’ che significa ‘i cani sono facilmente felici’. La celebrazione è poi slittata al mese di agosto. Organizzando eventi in tutto il mondo che celebrano le nostre relazioni con i cani, la WDA ci ricorda che i cani sono i nostri migliori amici e abbiamo l’obbligo morale di proteggerli. Leggi anche: La storia di Davide, l’italiano che salva i cani dal massacro del Festival in Cina

La domesticazione del cane è più antica di quanto si creda

Scene di caccia con cani al seguito incise 8.000 anni fa, ritrovate in Arabia Saudita, nei siti archeologici di Shuwaymis e Jubbah.
È probabile che già all’Età della Pietra il cane venisse in aiuto dell’uomo nella caccia e che la sua domesticazione risalga dunque a tempi decisamente remoti. Uno studio su un antico osso di lupo, che rispetta nel DNA quello dei lupi e dei cani odierni, lascia ipotizzare che le prime relazioni tra uomo e cane risalgano all’incirca a 30.000 anni fa. Ma, se questa rimane ancora un’ipotesi, i ritrovamenti nel Deserto Arabico di rappresentazioni con cane al guinzaglio sono una certezza. Incise nella roccia circa 8.000 anni fa, lungo il corso di un fiume scomparso, esse sono considerate attualmente le più antiche rappresentazioni conosciute di cani, a sorpresa, tenuti al guinzaglio. È da lungo tempo quindi che il legame tra uomo e cane si è instaurato, diventando nel tempo sempre più solido. Oggi festeggiamo una lunga amicizia dedicando ai Fido di tutto il mondo questa giornata.

Cosa può fare un cane per noi

Un cane non è solo un amico fedele. La sua presenza porta nella vita dell’uomo altri importanti benefici. Prendersi cura di un cane permette di stare all’aria aperta e di muoversi. Abbassa i livelli di stress quotidiano e aiuta le relazioni sociali. E non sono solo intuizioni, ma fior fiore di studi dimostrano la qualità di tale relazione. Tra uomo e animale si possono instaurare rapporti talmente benefici che anche la medicina ne ha valorizzato il potenziale. Ad oggi la pet therapy, o meglio l’intervento assistito con animali, è una pratica sussidiaria accreditata e sempre più diffusa. Questo significa che non sostituisce terapie mediche, ma nasce e si sviluppa con lo scopo di facilitare e favorire un decorso positivo delle altre terapie. Nella maggioranza dei casi la pet therapy si attiva con bambini, anziani, persone con disabilità o disturbi psichiatrici, perché interagire con un animale può voler dire sviluppare processi di apprendimento più rapidi e imparare a prendersi cura di qualcun altro. Gli interventi assistiti non si svolgono solo in contesti terapeutici, ma anche educativi o ludici. Questo è possibile perché tra un animale domestico e la persona si instaura una sintonia complessa e delicata che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi. È per questo che il coinvolgimento dell’animale domestico nelle attività quotidiane è sempre più incentivato. Leggi anche: Ospedali e bambini: le terapie più innovative per aiutare i piccoli pazienti

L’esempio del Costa Rica

Una tra le idee più originali per festeggiare gli amici a quattro zampe viene dal Costa Rica, e più esattamente dall’Università di Scienza e Tecnologia di San Josè. L’ateneo ha concesso per la ricorrenza del 26 agosto dello scorso anno a insegnanti, studenti e impiegati di portare nel campus, e anche a lezione, i loro cani. E l’iniziativa è stata accolta talmente bene che il permesso è stato esteso. Questo avviene in un paese in cui la metà delle famiglie ha un cane in casa, perciò l’iniziativa è particolarmente sentita. Ovviamente la partecipazione del quattro zampe è consentita attraverso l’adesione a una normativa precisa che prevede anche un certificato veterinario che attesti la salute del cane, la compilazione di un modulo apposito, un kit pulizia sempre disponibile e il versamento di una piccola tassa, pari a 10 dollari. E l’Università ha annunciato l’intenzione di aprire anche un asilo per consentire ai cani un’esperienza più rilassante rispetto alle lezioni in aula. Leggi anche: Calabria, bambino smarrito ritrovato da cani di salvataggio

Il cane in ufficio

È ormai confermato da molti studi internazionali che lavorare con un Fido accanto sia un efficace antidoto contro stress, nervosismo e tensioni, e possa migliorare anche la performance lavorativa, rendendo l’atmosfera in ufficio più rilassata e allegra. Sono molte le aziende che permettono ai dipendenti di portare i cani in ufficio, perché hanno capito quanto questa pratica sia utile per lavoro e lavoratori. Celebrata dal ‘Take your dog to work day’, la Giornata internazionale dei cani in ufficio, è stata istituita nel 1996, lanciata in Inghilterra dall’associazione Pet Sitter International, PSI. Nel 1999 arriva negli Stati Uniti e in Canada, paesi dove 1 azienda su 5 è pet friendly. In Italia secondo il Rapporto Assalco-Zoomark 2019 ci sono 7 milioni di cani, ma ancora non sono molti i padroni che riescono a portare al lavoro il proprio amico a quattro zampe. L’iniziativa si sta diffondendo piano piano. Capofila è stata l’azienda Purina,con il progetto Pets at work Alliance che esiste ormai da molti anni, negli uffici del Campus del Gruppo Nestlé. Si è diffusa anche negli uffici del centro produttivo di Portogruaro a Venezia. L’idea ha contagiato anche Zoetis Italia, diventata azienda pet-friendly. Lo scorso giugno anche negli uffici di Unicredit a Milano i quattro zampe hanno potuto accompagnare i loro padroni in ufficio dopo due anni di richieste. L’importante per tutti è rispettare il vademecum per una felice e rispettosa permanenza degli animali sul posto di lavoro. Leggi anche: “Fate come l’Umbria: veterinario gratis per chi adotta” di Elza Coculo  

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