Giornata internazionale del gatto nero: perché il 17 novembre

La forte superstizione nei confronti dell'animale ne pregiudica spesso l’incolumità. Per sensibilizzare l’attenzione sul gatto nero dal 2003 si è deciso di dedicare il giorno 17 novembre alla sua celebrazione.

Domenico Di Sarno
Domenico Di Sarno
Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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Il 17 novembre è la giornata del gatto nero. Si tratta di un felino che sfoggia una straordinaria eleganza grazie al suo pelo e al suo colore, tuttavia esiste una forte superstizione nei confronti questo animale che spesso ne pregiudica l’incolumità. Dal 2003 per sensibilizzare l’attenzione su questo particolare gatto si è deciso di dedicare il giorno 17 novembre alla celebrazione della giornata internazionale del gatto nero.

Giornata internazionale del gatto nero, perché il 17 novembre

Verrebbe da chiedersi per quale motivo la data scelta è proprio quella del 17 novembre. Il giorno 17 è stato scelto perché rappresenta, nell’immaginario collettivo, un numero sfortunato. Il mese di novembre, secondo fonti non completamente attendibili, sarebbe il mese in cui sono uccisi più gatti neri del solito. Si potrebbe approfondire circa superstizioni, usi e consuetudini antropologiche se i lettori gradissero.

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Giornata internazionale del gatto nero, quali sono le caratteristiche del felino

Ma come è fatto un gatto nero? In realtà trovare un gatto completamente nero è abbastanza difficile, anche quei felini che appaiono completamente neri, spesso presentano dei peli che non sono completamente in tinta. È difficile rendersene conto vedendolo di sfuggita perché si tratta solitamente di peli sull’addome. Esistono varie razze di gatto nero. La più famosa varietà è il gatto Bombay ma ci sono anche altre varietà come a esempio il gatto nero Persiano, Angora, Sphynx e il Siberiano. Solitamente il felino presenta occhi gialli, pelo lucente e, nell’immaginario collettivo, è slanciato.

Giornata internazionale del gatto nero e la sfortuna

gatto nero
Esistono varie razze di gatto nero. La più famosa varietà è il gatto Bombay.

Sulla superstizione legata al gatto nero c’è purtroppo tanto da dire. Si tratta di una tradizione frutto dell’ignoranza che è del tutto priva di fondamento, sia scientifico che religioso, ma che è tanto difficile da superare. Del resto Einstein ebbe a dire che è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio. Aveva ragione. Secondo la superstizione di origine medievale il gatto nero sarebbe un regalo del diavolo alle streghe. Le ricerche in tal senso sono a metà strada tra la storia e l’antropologia. Proprio uno storico, il professor Donald W. Engels dell’università dell’Arkansas ha condotto delle ricerche, nel 2001.

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Le origini della superstizione

L’origine della superstizione risalgono, secondo il professor Engels, al XIII secolo. Era il 1233 quando papa Gregorio IX, al secolo Ugolino dei Conti di Segni, originario di Anagni, emanò la bolla “Vox in Rama”. La bolla era emanata in un contesto più ampio di lotta alle eresie tramite il tribunale dell’Inquisizione romana. Secondo Engels il papa, nella medesima bolla, faceva riferimento al gatto nero.

Giornata internazionale del gatto nero, chiarezza sulle fake news

La popolazione iniziò a considerare il gatto nero pericoloso quando attraversava la strada nel corso del 400.

Il teologo Corrado di Marburgo aveva scritto una lettera a papa Gregorio IX per informarlo che nei territori imperiali si praticava un culto satanico e che, tra gli altri animali, gli adepti usavano anche un gatto nero per l’iniziazione. Il Papa a sua volta inviò il testo della bolla e della lettera di Marburgo al re Enrico VII, figlio di Federico II. Per molto tempo si è creduto, e per alcuni ancora oggi, che il papa avrebbe autorizzato lo sterminio dei gatti neri in tutta Europa. In realtà Papa Gregorio IX non ha fatto riferimento allo sterminio dei gatti neri. L’interpretazione medievale ha poi aggravato la situazione ritenendo, in funzione di una lettura errata della bolla papale, che i gatti neri fossero anche responsabili della peste in Europa del XIV secolo. Una peste che sterminò un terzo della popolazione del vecchio continente.

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Giornata internazionale del gatto nero, dal rinascimento ai giorni nostri

La popolazione nel corso del 400 iniziò a considerare il gatto nero pericoloso quando attraversava la strada. Questa credenza era dovuta al fatto che i cavalli che trainavano le carrozze si spaventavano alla vista del felino procurando qualche incidente. In alcuni paesi come la Germania, se il gatto attraversa la strada da sinistra a destra porta fortuna, nel senso inverso porta sfortuna. In Italia, Spagna e Stati Uniti il gatto nero è considerato portatore di sfortuna, in Francia e Giappone accade l’inverso.

Giornata internazionale del gatto nero, il felino porta davvero sfortuna?

No. Non porta sfortuna anzi il contrario. Il testo della bolla papale e gli studi antropologici e storici fatti nel corso dei secoli ci dicono che il gatto nero non porta sfortuna. Si tratta di un animale elegante, simpatico, socievole, divertente, affettuoso e agile. Una creatura da amare e rispettare senza cadere nell’ignoranza e nella superstizione solo perché il povero gatto ha il privilegio di essere di un colore piuttosto che di un altro.

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Domenico Di Sarno
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Informatico e politologo laureato con Lode. amante dei libri di ogni genere perché fortemente convinto che la cultura sia come il cibo, ne serve ogni giorno per nutrire la mente. Appassionato di storia e diritto costituzionale.
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