Germania post Covid: taglio delle tasse per superare la recessione

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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La Germania ha varato la maxi manovra di stimolo all’economia messa a punto per superare la recessione più violenta che l’Europa abbia affrontato dal dopoguerra a oggi. La pandemia di coronavirus ha compromesso anche l’economia di paesi solidi come la Germania. Alla fine, il Governo, dopo 21 ore di trattative, ha deciso di puntare su una ‘ripresa a razzo’ con un’iniezione da 130 miliardi di euro. L’hanno chiamata ‘der wumms’ che tradotto sta per boom, big bang.

“Una crisi senza precedenti”

La pandemia sembra essere sotto controllo, ma a rientrare ora deve essere l’economia. La cancelliera Angela Merkel e i leader di Cdu, Csu e Spd continuano a parlare di una crisi senza precedenti e di recessione. In questa prospettiva si colloca la maxi manovra di rilancio da 130 miliardi, pari al 4% del Pil del Paese. 120 dei 130 miliardi saranno stanziati dallo Stato federale, con un debito pubblico destinato a salire. Ma il ministro delle Finanze, Olaf Scholz, fa sapere che non tutti gli aiuti si trasformeranno in nuovo debito. Almeno 60 miliardi sono rimasti inutilizzati dal precedente pacchetto di aiuti e verranno spesi per l’occasione. Leggi anche: Germania shock: verso la fine dell’Euro? Arriva la manovra “Cura Italia”

Iniezioni di denaro e incentivi

Il ‘pacchetto per la congiuntura’ pensato dalla Germania riguarderà la seconda parte del 2020 e si estenderà fino al 2021. Sono 57 interventi volti a incentivare l’economia e rafforzare i consumi. La pandemia ha inibito i consumatori, ma bisogna tornare a far circolare la moneta. Come? Con il più grande taglio alle tasse degli ultimi decenni. Per i prossimi sei mesi giù l’Iva che passa dal 19% al 16% e dal 7% al 5% per un costo di 20 miliardi. Berlino scommette sulla ripresa nella convinzione che già dall’anno prossimo potrà tornare a crescere. Oltre all’Iva saranno tagliati i costi dell’elettricità per famiglie e imprese, con sovvenzioni statali per 6,5 centesimi di euro per kilowattora nel 2021 e 6 centesimi nel 2022. Inizia la svolta green della Germania con la promozione delle centrali elettriche verdi. Ancora bonus di 300 euro alle famiglie per ogni figlio. 600 euro per casi particolari e genitori singoli. E 25 miliardi destinati alle imprese più colpite dalla crisi. In conferenza stampa nominate le agenzie di viaggio. Leggi anche: Conte: “Soldi dell’Europa sono di tutti, non sarà un tesoretto”

50 miliardi all’economia sostenibile

Si guarda al futuro e la Germania stanzia ben 50 miliardi per incentivare l’economia sostenibile, le energie rinnovabili, la digitalizzazione e la mobilità. Nessun incentivo per auto a benzina o diesel, indirettamente aiutate dal taglio dell’Iva. Sì a investimenti nell’industria dell’auto elettrica e potenziamenti della rete ferroviaria con aiuti ai trasporti locali. Per Deutsche Bahn, la società ferroviaria tedesca, in arrivo 5 miliardi di ricapitalizzazione per tamponare le perdite causate dal lockdown, stimate tra gli 11 e i 13,5 miliardi di euro, con un crollo dei viaggiatori del 90%. Leggi anche: L’Europa investe sui veicoli elettrici: boom di vendite nei primi mesi del 2020 di Elza Coculo

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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