Sciare sempre più green: il fotovoltaico sulla neve

Montagne bianche ma energia verde: così anche gli impianti sciistici e le strutture ricettive puntano la stagione sulla sostenibilità.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Arrivano i primi fiocchi della stagione e mentre s’imbiancano le cime delle montagne molti luoghi di villeggiatura cercano di proporre un approccio sostenibile anche per gli sport invernali: ecco come il fotovoltaico sulla neve rappresenta una risorsa importante per gli impianti, i commercianti e i turisti.

Il dispendio energetico in montagna

Il riscaldamento degli ambienti, il consumo di energia elettrica per gli impianti di risalita, la movimentazione di mezzi e macchine per la neve sono voci importanti di spesa per qualsiasi struttura in alta montagna che ospiti attività dedicate agli sport invernali.

Ma se ancora non è possibile coprire del tutto le spese con le energie rinnovabili, molte sono le location che hanno optato o contano di farlo nell’immediato futuro su impianti eolici o fotovoltaici, per ridurre i consumi e le bollette e offrire pacchetti vacanza all’insegna dell’ecosostenibilità.

In America, ad esempio, è prassi comune acquistare crediti energetici da risorse eoliche per alimentare gli impianti da sci,

Montagne bianche, strutture verdi

Fotovoltaico in montagna

Le stazioni sciistiche si stanno unendo alla lotta per la salvaguardia del nostro pianeta, con l’obiettivo di mantenere inalterata la bellezza delle montagne bianche come la neve – e opponendosi così ai cambiamenti climatici -, e nel frattempo assicurare servizi alimentati da energia verde.

Decine le modalità per farlo, dal miglioramento dell’efficienza energetica dell’innevamento artificiale, al riscaldamento degli edifici ricavato dall’energia di scarto degli impianti di risalita.

Questo va ad aggiungersi alle pratiche ecologiche generali, come utilizzare le energie rinnovabili, promuovere il trasporto pubblico e riciclare il più possibile.

In questo modo si può mantenere un’impronta di carbonio ridotta anche scendendo in pista.

Leggi anche: Come proteggere l’impianto fotovoltaico in inverno

Fotovoltaico sulla neve, una soluzione perfetta

skilift energia solare

Molti chalet e strutture ricettive hanno deciso di installare un impianto fotovoltaico sulla neve, abbinato a stufe a pellet o legna collegate al sistema di ventilazione. Ma anche le biomasse come fonte di riscaldamento si sono diffuse sulle cime innevate, unendo il risparmio energetico alla riduzione degli scarti e al riciclo del superfluo.

Ma anche in pista il fotovoltaico sulla neve fa la differenza: in Svizzera già da un paio d’anni sono gli skilift solari a trasportare gli sciatori sempre più in alto. Con circa 90.000 kWh annuali e pannelli fotovoltaici aerei in grado di orientarsi in base alla radiazione luminosa, l’impianto di risalita è in grado di funzionare autonomamente, e anzi, cede l’eccesso di produzione elettrica alla rete pubblica per l’illuminazione serale.

E non finisce qui: per rendere ancora più ecosostenibili le vacanze in montagna, sono stati approntati pannelli fotovoltaici sui paravalanghe ai lati delle piste di numerose località sciistiche.

Leggi anche: L’incerto futuro climatico italiano: addio a neve, spiagge e temperature miti

Turismo responsabile

Il risparmio energetico è un leit motiv che dovrebbe accompagnare in ogni decisione quotidiana. Scegliere di passare le proprie vacanze all’insegna del rispetto per l’ambiente e per la natura, senza dover rinunciare al divertimento, è sinonimo di grande civiltà.

Chi vive in montagna, e quindi a più stretto contatto con la natura, sa quanto rispetto bisogna mostrarle. Ecco perché sempre più ristoranti, rifugi ad alta quota e strutture ricettive scelgono di affidarsi alle fonti rinnovabili, come la geotermia, l’idroelettricità e il fotovoltaico sulla neve per offrire ai turisti una scelta responsabile ed ecosostenibile.

Qualche esempio di successo in Italia

In Val d’Ega, vicino a Bolzano, si testano da qualche tempo i tappeti energetici, che producono energia elettrica dal peso dei passanti al loro passaggio all’entrata delle cabinovie.

Settimane bianche a basso impatto anche nella skiarea di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, dove l’energia dell’intero complesso proviene dalla forza dell’acqua e da appositi bacini idrici.

In val di Sole la neve artificiale è di riciclo: senza l’aggiunta di prodotti chimici, l’innevamento proviene dalle acque di recupero. Sempre qui, Pejo3000 è la prima skiarea plastic free al mondo, e quest’anno si prevede l’installazione di un eco-compattatore per le bottigliette degli utenti.

Passando sul Tonale, i menù di due rifugi hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità grazie all’uso di prodotti locali e selezionatissimi.

Leggi anche: Vacanze fotovoltaiche: un’estate al mare, con un occhio all’ecosostenibilità

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