Fedez a Belve, il “No” della Rai è davvero censura?

Il mancato appuntamento sarebbe dipeso proprio dalle decisioni di Viale Mazzini, non condivise - per sua ammissione - da Fagnani stessa.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Accanto alle preoccupazioni per il suo stato di salute, visto l’improvviso ricovero dei giorni scorsi dovuto ad alcune ulcere, si sta parlando molto di Fedez pure per quanto emerso in merito alla sua partecipazione a Belve, il programma di interviste condotto su Rai 2 da Francesca Fagnani.

Già, perché nelle ultime ore è emersa la notizia che l’ospitata di Fedez al programma sarebbe ormai ufficialmente saltata, nonostante i numerosi tira e molla per ottenerla. Un mancato appuntamento, questo, che sarebbe dipeso proprio da decisioni di Viale Mazzini, non condivise – per sua ammissione – da Fagnani stessa, che stava cercando di portare il rapper nel suo studio già dallo scorso febbraio.

La Rai non vuole Fedez a Belve: scoppiano le accuse di censura

Fedez a Belve: il "no" della Rai è davvero censura?

Appena si è diffusa la notizia della mancata partecipazione di Fedez a Belve per volere della Rai, qualcuno ha subito parlato di censura. I vertici di Viale Mazzini, secondo questa versione, si sarebbero opposti all’ospitata del rapper in quanto personaggio scomodo, visti pure i suoi precedenti endorsement contro le destre (su tutti, quello che lo aveva visto attaccare dal palco del primo maggio a Roma alcuni esponenti della Lega). Un rischio inaccettabile.

Immediata la reazione delle opposizioni, col capogruppo M5S in Commissione di Vigilanza Rai Dario Carotenuto che aveva tuonato: “Se lo stop da parte della Rai alla partecipazione di Fedez a ‘Belve’ di Francesca Fagnani fosse confermato ci troveremmo di fronte a un veto tanto ridicolo quanto grave. I vertici della TV pubblica farebbero bene a esprimersi subito perché è forte il sospetto che si tratti di una scelta ‘politica’ legata alle ultime performance del cantante al concerto del Primo Maggio e a Sanremo, non particolarmente gradite dal governo Meloni”.

E le parole di commento di Fagnani sulla questione non avevano fatto altro che infiammare le polemiche: “Solo un chiarimento per quel che riguarda la notizia relativa alla partecipazione di Fedez a Belve, è vero che la dirigenza Rai non l’ha ritenuta opportuna. Non condivido questa decisione nè Belve del resto ha mai tolto voce a nessuno. Magari non finirà così”.

Fedez a Belve, la Rai si difende: “La sua presenza sarebbe stata retribuita”

Prima che l’accusa di censura si trasformasse in conferma, la Rai è intervenuta sulla questione dell’ospitata di Fedez a Belve e ha sottolineato come questa sia saltata non per questioni ideologiche, ma per motivi economici. I vertici di Viale Mazzini hanno prima augurato una pronta guarigione al cantante e giudice di X Factor, poi, più tardi, hanno fatto sapere che la partecipazione di Fedez a Belve sarebbe stata retribuita.

Il rapper avrebbe quindi chiesto un compenso per partecipare al programma, andando contro le consuetudini della rete ammiraglia. Dunque la decisione della Rai di non approvare la sua presenza non avrebbe a che vedere con la politica, secondo quanto trapela da fonti di Viale Mazzini, ma con questioni di carattere economico. Non ci sarebbe quindi stata nessuna censura da parte della Rai, che avrebbe semplicemente compiuto una scelta aziendale su un suo programma di intrattenimento.

I precedenti scomodi di Fedez in Rai

Per quanto le giustificazioni di Viale Mazzini appaiano legittime, è indubbio che la presenza di Fedez in un programma senza fitri come Belve potesse rappresentare un grattacapo non da poco per la nuova Rai lottizzata. Basti pensare alla parentesi che l’aveva visto protaginista con Rosa Chemical durante il Festival di Sanremo, a seguito della quale si era cominciato a parlare di rivoluzione Rai.

O ancora, il discorso del rapper del 2021 di fronte al pubblico del primo maggio a Roma, quando si era scagliato contro esponenti della Lega dopo il naufragio del Ddl Zan, facendo nomi e cognomi e sollevando un vero e proprio caso politico. Evidenze che – dichiarazioni ufficiali a parte – sembra molto difficile non abbiano influito, anche minimamente, sulla decisione finale dei vertici di Viale Mazzini.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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