Il discorso di Fedez sul palco dell’1 maggio diventa un caso politico, ma la Rai smentisce: “Telefonata tagliata”

Il discorso di Fedez al concerto del primo maggio ha diviso il mondo politico, tra sostenitori e non. La Rai replica alle accuse di censura del rapper: "Ha tagliato la telefonata".

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img

Il discorso di Fedez sul Ddl Zan al concerto del primo maggio ha infuocato i dibattiti social e portato a riflessioni sulla situazione politica di oggi non di poco conto. Molti elettori hanno visto nelle parole del rapper quella presa di posizione che ci si aspetta da partiti radicali o di sinistra, ma che di fatto non è mai arrivata. Quantomeno, non con questo coraggio.

Dopo aver sottolineato la prepotenza del leghista Ostellari, che, nonostante la sua nota opposizione al Ddl Zan, ha deciso comunque di trattenere la delega e divenire relatore del provvedimento nella discussione a Palazzo Madama, Fedez ha spiegato agli ascoltatori perché non dovrebbero sorprendersi della decisione del leghista. E, sul palco del concerto del primo maggio, ha fatto nomi e cognomi.

Il rapper ha detto: “Ostellari fa parte di uno schieramento politico che negli anni si è distinto per la sua lotta all’uguaglianza, vorrei decantarvi un po’ dei loro aforismi. ‘Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno’, Giovanni De Paoli consigliere regionale lega Liguria. ‘I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali’, Alessandro Rinaldi consigliere per la Lega Reggio Emilia. ‘Gay vittime di aberrazioni della natura’, Luca Lepore e Massimiliano Bastoni consiglieri comunali leghisti. ‘I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie’, Alberto Zelger consigliere comunale della Lega Nord a Verona. ‘Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza’, Stella Khorosheva candidata leghista. ‘Fanno iniezioni ai bambini per farli diventare gay’, candidata della Lega Giuliana Livigni.”

Il discorso di Fedez sul palco del primo maggio: cosa è successo ieri

Il discorso di Fedez sul palco del primo maggio: cosa è successo ieri

Mi hanno chiesto di raccontare la mia prima volta al concerto del Primo Maggio. Oggi effettivamente è stata la mia prima volta. Per la prima volta mi è successo di inviare un testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per l’approvazione da parte della politica. In prima battuta l’approvazione non c’è stata. O meglio, dai vertici di Rai3 mi hanno chiesto di omettere dei nomi, dei partiti e di edulcorarne il contenuto. Ho dovuto lottare un pochino, un po’ tanto, ma alla fine mi è stato dato il permesso di esprimermi liberamente. Grazie. Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che dico e faccio, sappiate però che il contenuto di questo intervento è stato definito dalla vice direttrice di Rai3 come ‘inopportuno’ ”. Questo l’incipit del discorso di Fedez sul palco del primo maggio.

La risposta dei vertici Rai alle accuse di Fedez di aver manipolato il suo discorso non si è fatta attendere e la smentita è stata totale: secondo gli esponenti dell’emittente televisiva nessuna censura sarebbe stata apportata alle parole del rapper. Tali dichiarazioni hanno spinto Fedez a pubblicare su Twitter un video contenente la telefonata intercorsa tra lui, Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai Tre, e alcuni collaboratori della donna la sera prima di salire sul palco.

La telefonata, di fatto, inchioda gli esponenti Rai: sono evidenti gli inviti ad “adeguarsi al sistema”, a non fare nomi e cognomi perché “inopportuno”.

Leggi anche: Il Ddl Zan è stato calendarizzato al Senato, ma il relatore è il leghista Ostellari

Discorso di Fedez sul palco del primo maggio, la replica della Rai: “telefonata tagliata, ecco le parole realmente dette”

Il botta e risposta di fuoco tra Fedez e i vertici di Rai 3 è proseguito anche questa mattina. In particolare, la direzione dell’emittente televisiva ha ribadito come non ci sia stato alcun tentativo di censura ai danni di Fedez e che, anzi, il rapper abbia pubblicato il video della telefonata operando dei tagli.

In particolare, la nota di risposta di Rai 3 di stamane conclude: “le parole realmente dette sono: ‘Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà'(…) ‘Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua’”.

Dopo la contro-risposta della Rai che lo accusa di aver tagliato il video della telefonata, Fedez ha pubblicato su Instagram delle stories in cui scrive:

Ovviamente metto a disposizione la versione integrale della telefonata agli organi competenti della Rai laddove ci fosse la voglia di fare chiarezza su quanto accaduto. Anche se per ora vedo solo una gran corsa a discolparsi a prescindere da ciò che è successo.

Detto questo, grazie a tutti i tecnici e i lavoratori che ieri hanno reso possibile farci tornare a respirare un po’ di normalità. Un palco all’aperto. Ossigeno puro. Grazie regaz, è stato bello.

Il discorso di Fedez sul palco del primo maggio diventa un caso politico

Il discorso di Fedez sul palco del primo maggio diventa un caso politico

Sui social non si parla d’altro. I politici non hanno potuto ignorare quanto accaduto ieri sul palco del primo maggio: sembra essere scoppiato un vero caso politico sul discorso di Fedez in difesa del Ddl Zan e dei lavoratori dello spettacolo. Salvini l’ha capito e ha dedicato al commento delle parole del rapper un post su Facebook in cui ha scritto:

Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole.E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge.È già così, per fortuna.

Chi aggredisce un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia fino a 16 anni di carcere. È già così.Reinvito Fedez a bere un caffè, tranquilli, per parlare di libertà e di diritti.

Il diritto alla vita ed all’amore sono sacri, non si discutono.Per me anche il diritto di un bimbo a nascere da una mamma e un papà è sacro, mentre il solo pensiero dell’utero in affitto e della donna pensata come oggetto mi fanno rabbrividire.

Così come, da padre, non condivido che a bimbi di 6 anni venga proposta in classe l’ideologia gender, o si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno. Non scherziamo.Viva la Libertà, che non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia, come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo.

Insomma, nessun passo indietro sul Ddl Zan, nessun commento sulle tremende parole sugli omossessuali dei colleghi leghisti riportate nel discorso di Fedez. Quelle, probabilmente, sarebbero state troppo difficili da giustificare. Salvini ha aggiunto questa mattina che il polverone nato dal discorso di Fedez è una polemica “tutta interna alla sinistra, in quanto “L’artista è di sinistra, i censori di sinistra. Viva la musica e la libertà. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta. P.s.: L’interlocutrice Rai registrata da Fedez era portavoce di Veltroni, sindaco PD di Roma”.

Non si è fatta attendere la risposta del leghista Ostellari che, decisamente più sintetico del leader del Carroccio, ha twittato: “dorme sereno chi ha la coscienza a posto. Notte a tutti, anche a Fedez.”

Sul fronte pentastellato, l’ex-Premier Conte e la sindaca di Roma Raggi si sono schierati a fianco del rapper, così come Lucia Azzolina, che ha twittato: “Salvini non ha mai amato le persone libere, le teste pensanti, chi gli dice le cose de visu. E, quando trova chi non ha timore, si scatena con un linguaggio verbale aggressivo. Il suo repertorio è sempre lo stesso, tipico del suo essere gaglioffo”.

Per Fedez grandi plausi arrivano anche dal PD, che dal profilo ufficiale di partito scrive su twitter: “Grazie Fedez per sostenere questa battaglia di civilità contro discriminazioni, odio e violenze. Il PD non si arrende, andremo avanti fino a quando non avremo raggiunto questo traguardo #ddlZan”. Oltre alla risposta di entusiasmo di Alessandro Zan, anche il segretario dem Letta ha ringraziato Fedez per le sue parole: “Ci aspettiamo scuse dalla Rai, un chiarimento. Io voglio ringraziare Fedez, il fatto che uno come lui parli di questi temi rende possibile di rompere questo tabù, visto che sembra che non si può più parlare di diritti perché siamo in pandemia.”

Il benaltrismo dilagante in epoca di Coronavirus (e non solo) ha cancellato il dibattito sui diritti civili, come se un tema del genere possa essere messo in secondo piano in quanto a importanza e rilevanza. Riconoscere i diritti delle minoranze, qualunque esse siano, misura il livello di civiltà di un Paese, un discorso da cui non si può prescindere. Dispiace che il coraggio di utilizzare certi toni, tipicamente salviniani, per necessarie battaglie di civiltà l’abbia avuto solo Fedez. Che non è sicuramente riuscito a smuovere i leghisti, ma, quantomeno, è stato in grado di dare una bella lezione alla sinistra italiana.

Leggi anche: Ddl Zan, Fedez contro Pillon: “Ci spieghi il rifiuto. Non è prioritario che lo Stato tuteli i diritti di tutti?”

spot_img

Correlati

Chi è Alessandro Araimo, CEO di Warner Bros Discovery che ha portato Fazio e Amadeus sul NOVE

Alessandro Araimo è Executive Vice Presidente, General Manager e Amministratore Delegato di Warner Bros....

Antitrust restituisce 122 milioni a 600mila consumatori: “Beneficenza e sponsorizzazione li penalizzano”

Nella giornata di ieri 17 aprile il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del...

Stellantis, approvato il maxi stipendio del CEO Carlos Tavares: quanto guadagnerà al giorno

Il 70,2% degli azionisti di Stellantis, nata dalla fusione di PSA e Fiat-Chrysler, ha...
Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
spot_img