Krokodil, la droga mangia-carne che uccide in poco tempo

Tra le droghe più devastanti in circolazione, la krokodil è una delle peggiori. La sua assunzione porta in brevissimo tempo alla lacerazione della carne e alla morte.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Porta il nome del famigerato carnivoro delle acque stagnanti e dei fiumi, il coccodrillo, e come l’animale è una bestia infida: è krokodil, una droga che viene dall’est europeo, dagli effetti devastanti sul corpo e sulla mente.

Cos’è la droga krokodil?

Il nome scientifico dell’oppiaceo stupefacente conosciuto come krokodil o crocodile è desomorfina. Si ottiene a partire dalla codeina, un derivato della morfina spesso utilizzato in ambito farmaceutico per le sue proprietà bechiche e analgesiche.

È uno stupefacente semisintetico, ovvero ottenuto a partire da una droga naturale tramite un processo chimico, dagli effetti simili all’eroina e alla morfina.

Alla stregua degli altri oppioidi, la krokodil ha principalmente proprietà sedative ed analgesiche e provoca una fortissima dipendenza. Si stima che l’azione analgesica di questa droga sia tra le 8 e le 10 volte più potente della morfina ma che l’effetto duri significativamente di meno.

Desomorfina, un oppiaceo ritornato in auge negli anni 2000

La desomorfina fu sintetizzata per la prima volta negli anni Trenta del Novecento negli Stati Uniti, quando venivano testati gli effetti di vari tipi di morfina sulle cavie da laboratorio.

Nel 1934 fu provata sull’uomo, per capire se potesse essere impiegata nel controllo dei dolori dovuti al cancro. La forte dipendenza che questa sostanza causava, unita all’aumento della tolleranza monello, fecero abbandonare gli studi di approfondimento sull’uso della desomorfina come farmaco, sebbene un suo surrogato sia stato utilizzato fino al 1981 in Russia e Svizzera.

A cavallo tra il 2002 e il 2003 in Siberia sono stati registrati i nuovi casi di uso di desomorfina sotto forma di krokodil tra la comunità di tossicodipendenti. Sebbene non frequente in altri stati, la krokodi ha raggiunto tra il 2013 e il 2015 gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, l’Australia e persino l’Italia.

Perché si chiama krokodil?

La “droga coccodrillo” viene chiamata con questo nome a causa dell’aspetto che assume la pelle di chi ne fa uso: le ulcerazioni cutanee, le infezioni, la gangrena conferiscono all’epidermide una colorazione scialba e malata, dal verde al grigio fino al nero, che ricorda la ruvida corazza squamosa del coccodrillo.

Meno probabilmente potrebbe derivare per assonanza del termine all’alfa-clorocodeina, la sostanza che viene impiegata per sintetizzare la droga.

Un altra teoria associa il nome al colore della sostanza, che vira dal giallo, al verde, al grigio, come le squame dei rettili a cui allude.

Perché questa droga è così pericolosa?

Il più delle volte la krokodil viene sintetizzata in casa, con strumenti rudimentali e non igienizzati, soprattutto aggiungendo ingredienti che causano la sua elevata tossicità.

Nel gergo della strada si dice che viene “cucinata”, come accade per le metanfetamine, usando benzina, diluenti per vernici, gas per accendini, acido cloridrico o fosforo rosso.

Si tratta di agenti chimici estremamente pericolosi ma facilmente reperibili: basti pensare che proprio il fosforo rosso è quello usato solitamente per produrre la testa dei fiammiferi.

Questi elementi non sono del tutto debellati dalla soluzione che viene iniettata e provocano nella maggioranza dei casi dei gravissimi danni all’organismo, corrodendo la materia organica e inducendo severe disfunzioni.

La sopravvivenza di chi fa un uso abituale di krokodil non supera i 2 anni di aspettativa.

Modalità di assunzione della krokodil

Il più delle volte la krokodil viene assunta tramite iniezione in vena: i consumatori abituali sono tipicamenti tossicodipendenti già avvezzi ad altre sostanze iniettabili, come l’eroina.

Gli effetti della droga krokodil si manifestano in breve tempo, dopo appena 2 o 3 minuti e si protraggono fino a due ore. Proprio poiché si riducono rapidamente e dato che il punto di maggior euforia viene presto sorpassato, non di rado chi la usa si trova a doversela iniettare a ripetizione, più volte al giorno.

L’eroina dei poveri o Russian magic

Spesso si sente parlare della droga krokodil come l’“eroina dei poveri” perché per sintetizzarla, come abbiamo detto, non servono particolari apparecchiature, ma soprattutto per la facilità con cui si può reperire la codeina.

In Russia infatti, da dove proviene la droga di cui si ha notizia sin dal 2002, i farmaci a base di codeina sono commercializzati senza obbligo di ricetta medica. Si possono così procurare grandi quantità del precursore della krokodil a poco prezzo e in poco tempo.

L’altro nome, Russian magic, è dovuto al breve stato di euforia che induce nel momento dell’assunzione, dovuto principalmente all’intossicazione da oppioidi.

Krokodil effetti

Una volta assunta, la desomorfina induce rilassamento muscolare, euforia, rallentamento del respiro e del battito cardiaco, anche se può produrre un forte dolore nell’area dove è stata praticata l’iniezione.

Le controindicazioni sono moltissime e devastanti per il fisico e la psiche.

Tra gli effetti krokodil vanno annoverati:

  • danni al sistema venoso
  • infezioni tissutali
  • necrosi e gangrena
  • ulcerazioni e scarnificazioni profonde della pelle
  • danni al sistema nervoso
  • tromboflebiti
  • rischio di amputazione
  • avvelenamento
  • meningiti
  • caduta dei denti
  • infezioni delle ossa
  • perdita della memoria
  • incapacità di concentrazione
  • danni ai reni
  • problemi respiratori

Droga krokodil immagini

Leggi anche: A Roma emergenza overdose da eroina, lockdown non ferma la droga

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