A Roma emergenza overdose da eroina, lockdown non ferma la droga

Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi, giornalista e fotoreporter si occupa di inchieste, reportage in giro per il mondo, cronaca e attualità. Il suo vizio? Guardare oltre, sempre.
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In piena emergenza Coronavirus il lock-down ha messo il ‘fermo’ a tutto: attività commerciali, persone e abitudini. Ma non ha certo fermato l’assunzione di sostanze stupefacenti, anzi tutt’altro. I dati del resto parlano chiaro, come quelli pubblicati nell’ultimo rapporto dell’Emcdda, l’osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, che, nella sezione riguardante l’Italia, riportava che almeno un terzo della popolazione italiana (tra i 15 e i 64 anni) ha fatto uso di droga almeno una volta nella sua vita. Le rilevazioni relative all’anno 2017 (anno più recente per cui sono disponibili i dati), sottolineano come l’uso di cannabis, cocaina ed eroina ormai facciano parte di uso quotidiano non solo nel nostro Paese ma a livello mondiale.

La cocaina è troppo cara, torna l’eroina

Nella Capitale fra le sostanze usate è tornata da tempo in auge l’eroina, o forse non se ne è mai andata. Siringhe, lacci emostatici, fialette d’acqua distillata e cucchiai per sciogliere l’effimera sostanza, non è difficile scovarli nelle immediate adiacenze delle maggiori zone di spaccio. Segno evidente che dagli anni ’70-80 a oggi nulla è cambiato, se non la qualità. Un tempo era di quella “buona” (bianca, thailandese, brown indiano, gialla siriana), ma i pusher ora preferiscono la quantità, alla qualità. Il principio attivo presente nella sostanza è infatti sceso al 10/15% . Il resto, come dicono in gergo i tossicodipendenti, è “taglio”. Con la crisi, la cocaina è diventata troppo cara (50 euro al grammo) mentre l’eroina si attesta sui 20/30 euro. Il sequestro di cocaina infatti ha subito un decremento del 21,90% e l’eroina un incremento del 5.30%. Leggi anche: Coronavirus e allevamento di animali: il legame è ufficiale

225 mila consumatori di eroina in Italia

Dai dati sempre dell’Emcdda (questi risalgono al 2015) risulta che in Italia ci siano almeno 235 mila consumatori di eroina ad alto rischio: più dello 0,5 per cento della popolazione nella fascia d’età fra i quindici e i sessantaquattroanni. Una piaga, un fenomeno sociale che non si arresta quella legata all’uso e consumo di droghe. Neanche in un momento come questo in cui al contrario si stanno registrando più casi di overdose come ci spiega Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini-CRI e Inviato Speciale per la Salute della Federazione Internazionale della Croce e Mezzaluna Rossa:

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus la nostra Unità di Strada di Villa Maraini-CRI è intervenuta almeno 8 volte per salvare vite da vverdose nel parco di Tor Bella Monaca, l’ultimo un uomo italiano di 37 anni che ha avuto bisogno di 8 fiale iniettate di Naloxone di cui 5 sublinguali prima di riprendersi.

Tor Bella Monaca, la piazza di spaccio più conosciuta della Capitale

Tor Bella Monaca è di fatto la piazza di spaccio più conosciuta nella Capitale e più di una volta gli operatori si sono ritrovati a rianimare persone in overdose. Ben 200 le siringhe sterili distribuite al giorno dagli operatori di Villa Maraini-CRI ai tossicodipendenti che si recano in questa specifica periferia romana per acquistare e consumare sostanze, non solo per scongiurare la diffusione di malattie infettive come HIV ed Epatite, ma soprattutto per entrare in contatto con persone malate di droga che dovrebbero curarsi e di cui nessuno si vuole occupare come prosegue a spiegarci il fondatore della fondazione Barra:

Attraverso i nostri operatori che ogni giorno, anche in questo periodo di pandemia, si recano dove c’è consumo di sostanze per assistere i malati di droga, abbiamo riscontrato che i tossicodipendenti, come noi tutti limitati negli spostamenti, hanno aggiunto alla sostanza d’abuso primaria come l’eroina, le cosiddette droghe legali come l’alcol oltre a metadone, probabilmente dato in consegna e psicofarmaci, provocando un’amplificazione degli effetti negativi dell’eroina e cocaina nel momento dell’assunzione.

Leggi anche: Escort e Coronavirus: “Prima di tutto io penso alla salute”

Emergenza overdose nella Capitale, situazione molto critica

Infatti da un minimo di circa 70 ad un massimo di circa 100 persone incontrate al giorno di cui almeno 1 è stata quotidianamente assistita per rischio overdose. Giancarlo Rodoquino Coordinatore dell’Unità di Strada di Villa Maraini-CRI ha riportato:

L’ultima overdose è stata molto complessa da risolvere positivamente per via della poli-assunzione di sostanze, che il soggetto aveva fatto prima di iniettarsi l’eroina. Sono dovuto intervenire insieme ai miei colleghi prima con 3 fiale intramuscolo e poi con 5 fiale iniettate nel sublinguale per far si che il Naloxone entrasse subito in circolo, visto che il soggetto, ormai cianotico e rantolante, non morisse.

Una situazione davvero allarmante che sottolinea ancora una volta l’incredibile crescita di questo fenomeno. Un’emergenza nell’emergenza in questo periodo in cui la pandemia da Covid-19 ha reso ancora più fragili la salute e la vita di queste persone. Leggi anche: Covid, la corsa verso il vaccino da Oxford agli Stati Uniti: in vendita dal 2021  

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