Mosca spaventa i Paesi baltici, le donne estoni si addestrano per la guerra: “Ci faremo trovare pronte”

L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha generato paura nei Paesi dell'est, membri della Nato, che ora temono un attacco. Per questo le donne estoni hanno deciso di imparare a combattere.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Le donne estoni si preparano alla guerra. Sembra qualcosa di già sentito, questo perché è esattamente così. Alcune settimane prima che la Russia invadesse l’Ucraina l’allarmismo su un’imminente rottura del confine da parte di Mosca aveva raggiunto il suo punto più alto. I membri dell’Alleanza Atlantica non hanno mai dato il peso che la questione meritava (eccetto gli Stati Uniti che nei giorni precedenti al 24 febbraio avevano effettivamente avvertito di un attacco imminente).

Quando poi Mosca è entrata con i tank e le bombe sul territorio ucraino, dopo aver dichiarato l’indipendenza del Donbass da Kiev, molti leader occidentali si sono detti sorpresi di quanto accaduto. Ma per le persone che abitano quei territori, o per coloro che vivono in Paesi ex membri dell’Urss, e che il potere russo lo conoscono bene, è stata veramente una sorpresa? No.

Il popolo ucraino, che vive con la minaccia russa da anni si è preparato per settimane all’invasione, perché era certo che sarebbero stato costretto a difendersi. I campi di addestramento alla guerra per civili sono fioccati prima dello scoppio del conflitto, e anche tante donne ucraine avevano scelto di prepararsi alla guerra. Molte di loro hanno deciso di arruolarsi, altre hanno scelto invece di restare a combattere vicino a padri, mariti, figli e fratelli.

Adesso la minaccia di un’invasione ha generato paura anche nei Paesi Baltici che fanno parte della Nato, convinti che Putin gli abbia messi nel mirino. Alcune donne estoni alla luce di questo hanno deciso di non lasciarsi andare a un’attesa inesorabile e hanno scelto di imparare a combattere e a usare le armi se e quando la guerra dovesse arrivare nel loro paese.

Le donne estoni si addestrano per prepararsi alla guerra che verrà: “Non possiamo stare sedute a guardare cosa accadrà”

Le donne estoni si addestrano per prepararsi alla guerra che verrà: "Non possiamo stare sedute a guardare cosa accadrà"

Uno spaccato che racconta quanto la guerra o anche la paura di questa, per certi popoli, sia qualcosa con cui dover fare i conti un giorno o l’altro, qualcosa di orribile ma mai troppo lontano dalle nostre vite. Questo è quello che viene raccontato nel reportage di Reuters sull’addestramento delle donne estoni, esattamente come oltre un mese fa hanno fatto le donne ucraine.

Sono donne, di età compresa tra i 20 ei 60 anni, nuove reclute nell’Organizzazione per la difesa volontaria delle donne estoni, che si ritrovano durante le giornate ad ascoltare gli istruttori spiegare il funzionamento interno di fucili e proiettili, dopo magari aver trascorso una notte gelida in tende improvvisate. Un’organizzazione che fa parte della difesa paramilitare statale dell’Estonia, 3.200 membri volontari appartenenti a quest’ultima sono partiti in Ucraina fino a oggi per dare un contributo alla risposta militare contro la Russia.

Se avrò bisogno di combattere davvero, combatterò, per quanto assurdo possa sembrare nel 2022 – dice Kristel Eriks, 41 anni, agente di viaggio che vive in Norvegia.

I Pesi baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, un tempo governati da Mosca ma oggi membri della NATO e dell’Unione Europea dal 2004, hanno chiesto all’Alleanza atlantica di rafforzare urgentemente la presenza militare nelle loro regioni dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina.

Leggi anche: Zelensky alla Camera: “Più sanzioni, non accogliete i russi”. Arriva la replica di Draghi

Estonia: la paura generata dall’invasione russa in Ucraina convince le donne ad addestrarsi

A differenza dell’Ucraina, i Paesi baltici godono della protezione reciproca per chi fa parte della Nato, un attacco a uno dei Paesi membri automaticamente significherebbe un attacco a tutti gli altri alleati.

Il primo ministro estone, Kaja Kalas, ha affermato oggi che il suo paese non avverte per adesso una minaccia militare diretta, anche se le donne estoni in fase d’addestramento non sembrano esserne così sicure. A pochi chilometri dalla base aerea di Amari, dove sono schierati gli aerei della NATO per pattugliare lo spazio aereo dei Paesi baltici, avviene l’addestramento di queste donne. La prima lezione è introduttiva e non prevede l’uso di armi, si impara invece a mimetizzare il viso, a muoversi nei boschi e a comunicare via radio.

A causa della situazione in Ucraina, voglio essere pronta a qualsiasi situazione di crisi – afferma, Merle Vimb, 38 anni, in congedo di maternità per il suo secondo figlio, che aggiunge – Sono sola con i miei figli e devo essere pronta a farcela da sola.

Merle afferma di aver preso questa decisone dopo aver visto un annuncio su Facebook, così si è unita a questo gruppo di donne per imparare il primo soccorso e le abilità militari:

La maggior parte di noi nei Paesi baltici vive in una situazione spaventosa. Perché non è normale, dobbiamo prepararci. Non posso semplicemente sedermi, aspettare e vedere cosa succede.

Leggi anche: Le donne ucraine si preparano alla guerra con la Russia: “Pronte a difenderci”

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