Dieta mediterranea, mangiare sano salva l’ambiente

Largo a cereali, semi, frutta e verdura: senza rinunce ai piaceri della tavola si può restare in forma e rispettare la natura.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Voglia di cambiare e di mettersi in forma per quest’estate? Vuoi fare una scelta che convenga non solo a te ma anche al pianeta? Niente di più semplice con la dieta mediterranea che si aggiudica il primo posto della graduatoria del News&World Report’s list of Best Diets 2023, per il sesto anno di fila.

Non proprio una novità, dato che la dieta mediterranea è considerata da sempre una delle più varie, complete e bilanciate al mondo. Quello che invece è sorprendente è la sua sostenibilità a livello ambientale e quanto sia determinante per la salute del pianeta, insieme a quella di chi la elegge come regime alimentare.

Dieta e ambiente sono fattori che viaggiano di pari passo

Le nostre scelte alimentari hanno delle conseguenze importanti sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. Ne sono una testimonianza il proliferare di malattie pandemiche, che minacciano non solo l’uomo ma anche gli animali e le colture, e le catastrofi che si abbattono sul settore alimentare, come la siccità e le alluvioni.

Per nostra fortuna, il regime più favorevole al mantenimento degli ecosistemi, della biodiversità e della sicurezza alimentare è quello che la stragrande maggioranza di italiani porta in tavola da generazioni.

A certificarlo anche l’European Food Information Council, secondo il quale la dieta mediterranea non solo apporta numerosi benefici al benessere individuale, ma è uno dei modelli alimentari più sostenibili da seguire, tanto che la sua adozione in larga scala, preferendola alla tipica dieta “occidentale”, porterebbe a ridurre del 72% le emissioni di gas serra e a contenere del quasi 60% l’uso improprio di suolo.

Se è vero che nel 2050 potremmo sfiorare i 9,7 miliardi di persone, il problema di sfamarle tutte diventa una tematica impellente da risolvere sin da ora: le diete a base di prodotti di origine vegetale, con limitato apporto di carni, come quella mediterranea, sono le migliori per il pianeta.

Cosa vuol dire dieta amica del pianeta?

Dieta mediterranea (1)

Per dieta sostenibile s’intende un regime alimentare che sia in grado di nutrire la generazione esistente senza degradare le risorse naturali necessarie per sfamare le generazioni successive.

Le diete considerate sostenibili hanno un basso impatto carbonico, facendo uso di acqua, terra e fertilizzanti senza sprechi e senza forzare gli ecosistemi, producendo cibo con basse emissioni di gas serra, responsabili del cambiamento climatico.

Leggi anche: Dieta vegetale per salvare il mondo, lo studio della NY University

Cosa rende la dieta mediterranea così speciale?

La dieta mediterranea è ricca di alimenti vegetali, come frutta, verdura, grano, legumi, olio, povera di prodotti animali, con un consumo contenuto di formaggi, pesce, carne e rossa, evitando anche i cibi fortemente processati o che contengono grandi dosi di zucchero e sale.

Varietà, accessibilità e flessibilità sono i tre cavalli di battaglia di questo regime alimentare, che permette di soddisfare i palati anche più ricercati, combinando in un’infinità di ricette ingredienti poco costosi, genuini e ricchi di elementi salutari.

Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che la dieta mediterranea previene o aiuta a combattere le più svariate malattie tra cui il diabete e le patologie a carico del sistema cardio vascolare.

Perché la dieta mediterranea è sostenibile?

Ecco i 5 principali motivi per cui la dieta mediterranea è l’ideale per tutelare l’ambiente:

  1. Preserva l’acqua: per produrre una caloria di carne rossa vengono impiegati fino a 10 litri di acqua, mentre per la stessa caloria di cereali integrali ne serve uno solo, due per un ortaggio e tre per un frutto. Largo quindi alla pasta, al riso, alle insalate e alle macedonie!
  2. Preserva la terra: oggi il 75% delle terre agricole è impiegato per la produzione di alimenti di origine animale, che coprono meno del 20% del nostro fabbisogno giornaliero. Destinare gli stessi terreni alla coltivazione di frumento, piante da seme, verdure, legumi e alberi da frutto non solo sarebbe più efficiente in termini di quantità e di qualità delle calorie prodotte, ma permetterebbe di limitare la spoliazione dei suoli delle loro sostanze nutritive. Basti pensare che la rotazione delle colture, conosciuta da secoli, migliora la fertilità della terra, proteggendola dal rischio di erosione e fortificando le sementi.
  3. Diminuisce l’uso di fertilizzanti: il ciclo dell’azoto è fondamentale per la coltivazione di piante forti e resistenti. Grazie ai legumi, che assorbono il gas dall’aria per restituirlo al suolo, si può fertilizzare la terra in modo del tutto naturale, tramite il cosiddetto processo di “fissazione dell’azoto”, con grande beneficio di tutte le colture seminate.
  4. Aumenta la biodiversità: privilegiando le colture di stagione, attraverso la rotazione delle semine e diversificando per aree geografiche la produzione di prodotti edibili, la dieta mediterranea è in grado di rispettare gli ecosistemi e di tutelare le specie vegetali e animali che le popolano.
  5. È sostenibile per l’ambiente e per le persone: la dieta mediterranea, con la sua grande varietà e versatilità, è economica, salutare e soprattutto estremamente gustosa. Seguendo un piano alimentare bilanciato a base di prodotti naturali, freschi e locali non solo aiuta a migliorare la salute fisica, ma anche quella psichica e mentale. Senza contare che questo tipo di dieta prevede anche un buon bicchiere di vino ai pasti: buona, sana e appagante!

Leggi anche: Mangiar sano ad un piccolo prezzo: alimenti salutari ed economici

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