Deflessione: come vive chi evita il contatto con gli altri e cosa può fare

A volte le persone attivano dei meccanismi di difesa per evitare di entrare in contatto con il mondo esterno e manifestare le proprie emozioni. Scopriamo che cos'è la deflessione e come si manifesta.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Il termine deflessione indica il comportamento di chi evita il coinvolgimento emotivo per nascondersi dietro il pensiero degli altri.

Si verifica quando un soggetto addossa la colpa dei suoi errori a persone esterne. Le critiche e le responsabilità vengono trasferite a terze parti per tutelare e preservare la propria immagine.

Questo atteggiamento può manifestarsi in modo volontario oppure attivarsi in maniera del tutto inconsapevole.

Scopriamo perché alcuni individui utilizzano questo meccanismo di difesa.

Che cos’è la deflessione

La deflessione è una difesa psicologica in cui un soggetto devia e scarica sull’altro colpe che in realtà gli appartengono.

Per evitare di affrontare situazioni negative, chi ne soffre, decide di trasferire e incolpare un amico, un fratello, un collega o un genitore per un errore che lui stesso ha commesso.

La strategia principale messa in atto è quella di nascondersi nel pensiero degli altri. Si evita in tutti i modo di entrare in contatto con loro, con l’ambiente e con le emozioni.

L’obiettivo dei deflessi è quello di limitare e raffreddare il rapporto con l’esterno, in questo modo il contatto con gli interlocutori risulta distante e poco diretto.

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Perché la deflessione è un meccanismo di difesa?

Lo psicoterapeuta tedesco Fritz Perls nel libro The Gestalt Approach and Therapy Witnesses spiega come tutti i soggetti seguano un classico schema di connessione tra il contatto umano e l’ambiente.

La dinamica del soddisfare i propri bisogni si intreccia non solo con la ricerca di cibo, ma anche con la necessità per il soggetto di instaurare rapporti e relazioni. Alcuni soggetti presentano però delle difficoltà nel rispettare questo processo e per rendere le situazioni meno pesanti e più sopportabili, attivano dei meccanismi di difesa.

Possono mutare nel tempo, essere impiegati per gestire situazioni negative ed essere automatici ed inconsci. Nei casi più gravi possono causare nel soggetto disturbi ossessivi come:

  • Isolamento emotivo: la fase dell’elaborazione emotiva viene bloccata per separare l’affetto e le sensazioni positive di un evento
  • Annullamento retroattivo: per compensare un evento vergognoso, si utilizza un’azione simbolica per cancellare il fatto di cui il soggetto deflesso prova imbarazzo
  • Intellettualizzazione: rimozione netta delle emozioni

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Come si manifesta la deflessione

La deflessione è associata a delle azioni che di per sé non sono negative. Sono per lo più delle funzioni presenti in tutti gli esseri umani. La situazione diventa complessa quando questo meccanismo di difesa comincia a limitare e a danneggiare l’ambiente esterno ed interno.

Le situazioni quotidiane in cui si può manifestare un atteggiamento simile sono:

  • Evitamento del contatto visivo dal momento che provoca disagio, tensione e stress
  • Fastidio nell’ascoltare gli altri causato dalla possibilità di essere costretti a condividere un’esperienza intima
  • Distaccamento dalle esperienze dolorose cambiando rapidamente argomento oppure mostrandosi davanti all’altro distaccato e freddo
  • Presenza costante di risata nervosa che nasconde le reali emozioni e sensazioni del soggetto

Secondo Perls, oltre a questi meccanismi di difesa ne esistono altri, tra cui: proiezione, confluenza, retroflessione e introiezione.

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Come superare la deflessione

Come abbiamo già detto in precedenza i soggetti che mettono in atto tecniche di evitamento rischiano di distaccarsi e disconnettersi dall’interazione con gli altri, privandosi della possibilità di vivere dei buoni rapporti umani.

Curare una persona che tende alla deflessione significa in prima battuta offrirgli quel supporto e quelle attenzioni che non gli sono state date probabilmente durante l’infanzia.

Il principale obiettivo offerto dalla psicoterapia è quello di creare uno spazio sicuro e stabile dove ci si possa confrontare liberamente al fine di riallacciare i rapporti con il presente e soprattutto con le altre persone.

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