Mettere ordine e disfarsi del superfluo, cos’è il decluttering e 5 motivi per cui dovresti farlo

Il decluttering, l’arte di fare spazio liberandosi del superfluo, è una pratica sempre più in voga. Scopriamo insieme i benefici del mettere ordine per la nostra salute fisica e mentale.

Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img

Vi ricordate di Marie Kondo e il suo best-seller “L’arte del riordino”, che qualche anno fa sembrava il libro destinato a cambiare la vita di chiunque lo leggesse? O della sfida “tieni solo 100 cose e butta via il resto”, improntata sulla stessa filosofia?

Ne abbiamo parlato in un articolo precedente, introducendo la tematica del decluttering – ossia l’arte di fare ordine in casa liberandosi del superfluo – e la filosofia dietro questa pratica. Dopo qualche anno in cui il pubblico sembrava essersi raffreddato, l’arte del decluttering torna a far parlare di sé.

Complici, forse, i giorni trascorsi in casa a stretto contatto con il nostro caos, gli italiani stanno riscoprendo il piacere di fare spazio nella propria casa e nella propria mente. In questo articolo analizziamo cos’è il decluttering, perché è così difficile liberarsi del superfluo e scopriamo cinque motivi per i quali tutti dovremmo prenderci un po’ di tempo per mettere ordine.

Cos’è il decluttering e perché nel mondo moderno è sempre più necessario

Il decluttering, come dicevamo, consiste nel fare ordine negli ambienti intorno, liberandoci di tutto quello che non serve. Una vera e propria pratica zen dove il nostro spazio vitale ricomincia finalmente a respirare, e noi con esso. L’attaccamento ai beni materiali è un peso che non ci permette di lasciar fluire liberamente i nostri pensieri, ed è giusto affrancarsene.

Ma, filosofie a parte, ci sono ragioni psicologiche per le quali tendiamo ad accumulare oggetti e ci spaventa l’idea di disfarcene.

Il classico “può sempre servire” è un mantra che ci porta a mettere da partetutto ciò che potrebbe tornare utile un giorno, magari riponendolo in qualche scatolone da poggiare in garage per poi dimenticarlo. Ma esistono anche altre ragioni per le quali abbiamo la tendenza a conservare più del dovuto, a volte in maniera affatto sana.

La paura del decluttering, perché è così difficile liberarci del superfluo?

L’attaccamento alle cose materiali è in un certo senso un lascito della cultura in cui viviamo. Ma, se non è necessario essere grandi menti per comprendere che i beni materiali non danno la felicità, è altrettanto innegabile che farci quel regalino ogni tanto ci infonde sempre un senso di piacere, quasi fosse una ricompensa.

In altri casi, poi, possiamo essere emotivamente legati a uno specifico oggetto per i motivi più svariati – magari è il regalo di una persona cara oppure è ciò che abbiamo acquistato con il primo stipendio – e questo proiettare parte della nostra emotività su di esso ci impedisce di disfarcene o, peggio ancora, genera in noi uno stato di turbamento al pensiero di perderlo.

La tendenza ad accumulare può essere pericolosa per la nostra salute

In alcuni casi la tendenza ad accumulare può sfociare nel patologico e portare gli accumulatori a diventare mentalmente e fisicamente schiavi della propria attrazione verso gli oggetti più disparati. Non solo vecchi abiti e ricordi preziosi, quindi, ma anche oggetti rotti, cianfrusaglie trovate per strada e a volte addirittura rifiuti. In questi casi limite, si finisce con il non avere più il controllo sul proprio impulso a raccogliere e conservare ogni cosa che capiti a tiro, impossibilitati a liberarsi dai tesori accumulati se non con la guida di un esperto.

Un’accumulatrice patologica letteraria è la misteriosa Madame Zietta raccontata da Elif Shafak ne “Il palazzo delle pulci”. La donna raccoglie immondizia per strada e la accumula nel suo appartamento e, nel momento in cui gli inquilini del palazzo decidono di sottoporla a una sorta di terapia d’urto gettando via tutto per motivi igienici, il colpo è talmente forte da annientarla.

Ma esempi di vita reale – e ben più difficili da osservare senza esserne in qualche modo toccati – li abbiamo visti in programmi TV o docu-reality come “Sepolti in casa”, dove hoarders patologici venivano assistiti da un terapeuta nel liberarsi di montagne di cianfrusaglie, accumulate negli anni fino a occupare ogni centimetro del loro spazio vitale.

Ma perché lasciar andare il superfluo è così difficile? E perché, invece, fare spazio è un’attività benefica per la nostra mente?

Il decluttering e i suoi effetti sulla mente

È abbastanza semplice capire che, se continuassimo ad accumulare ogni cosa che compriamo, prima o poi ci troveremmo a corto di spazio, in modo particolare se viviamo in appartamenti di piccole dimensioni, come spesso accade in città. Ma, al di là delle motivazioni logistiche, il problema vero è che, se viviamo in un ambiente caotico e disordinato, questo caos si rifletterà necessariamente nel nostro mondo mondo interiore. È per questo motivo che sempre più persone scelgono di percorrere la via del decluttering e si liberano del superfluo per fare spazio a qualcosa di meglio nelle loro vite.

Leggi anche: Good on you, arriva l’app che ti dice se indossi capi ecosostenibili

5 vantaggi del decluttering

I vantaggi del decluttering per le nostre vite sono notevoli. Ecco i cinque più comuni:

  1. Il decluttering riduce lo stress. A volte essere costretti a muoversi in un ambiente disordinato e affollato può aumentare la sensazione di stanchezza e persino avere un impatto sull’appetito.
  2. Il decluttering è un amico del portafogli. Mettere in ordine può farti riscoprire cose che non ricordavi di possedere, impedendoti di comprare inutilmente oggetti, vestiti o strumenti che hai già. In più ti permette di fare una buona azione: anziché gettare vecchi vestiti e scarpe puoi donarli a chi ne ha bisogno.
  3. Il decluttering aiuta a mantenere puliti gli ambienti. Quanto è più facile fare le pulizie se non ci sono scatole, gingilli e abiti sparsi in giro? In un ambiente sgombro basta poco perché tutto sia libero da polvere, muffe e allergeni: anche la tua salute ne guadagnerà.
  4. Il decluttering stimola la creatività. Pensa a quante cose potresti fare con tutto questo spazio! Sembra un’esagerazione, ma un ambiente pulito e ordinato può effettivamente migliorare le capacità di problem solving. Quando ogni cosa è al suo posto, la tua mente è libera di esprimersi, immaginare e concentrarsi senza distrazioni.
  5. Il decluttering migliora l’autostima. Tu non sei gli oggetti che possiedi: se riesci a lasciar andare ciò che ti appesantisce, tutto quello che resta è il tuo valore come persona. Non hai bisogno di dimostrare il tuo status in base a quello che acquisti.

Come fare decluttering, 5 regole d’oro

decluttering

Se il decluttering è una pratica benefica per il corpo e la mente, è altrettanto vero che molte volte non sapremmo neppure da dove cominciare. Ecco cinque suggerimenti per un decluttering efficace.

  • Prima di cominciare fai un elenco delle cose di cui hai bisogno, quelle che ti sono necessarie per lo svolgimento dei tuoi compiti quotidiani o quelle alle quali non potresti davvero rinunciare.
  • Mentre stai riordinando prepara una “scatola dei forse” in cui inserire gli oggetti che non sai se potrebbero davvero servirti o meno. Lasciala da parte per qualche giorno e poi torna a controllarla. A quel punto deciderai cosa tenere e cosa dare via.
  • Non approfittare dello spazio liberato per ricominciare a fare shopping. Una volta rimesso tutto in ordine, evita di cadere in tentazione con nuovi acquisti. Cerca di importi come regola di acquistare solo cose che ti servono davvero.
  • È tutta una questione di equilibrio. Cerca di tenere liberi gli spazi: quando acquisti qualcosa di nuovo, liberati di qualcosa che non usi più.
  • Non avere fretta. Dopo anni di accumulo, è probabile che ti ci vorrà un po’ di tempo per rimettere tutto a posto. Non cercare di strafare: dedicati a questa pratica per un paio d’ore al giorno e poi pensa ad altro. Affaticarsi per riuscire a fare tutto nel minor tempo possibile non ti porterà alcun beneficio.

Se non hai mai provato il decluttering, le pulizie di primavera si avvicinano, potrebbe essere una buona scusa per fare spazio!

Se pensi di avere un problema più serio per il quale non riesci a liberarti dalle tue cose, o senti sempre il bisogno di acquistarne di nuove, non sottovalutare l’idea di rivolgerti a un terapeuta. Insieme a un professionista potrai analizzare le cause del tuo attaccamento ai beni materiali e lavorare su te stesso per migliorare questo comportamento.

Leggi anche: Il rientro al lavoro ti spaventa? Supera lo stress in 5 passi

spot_img

Correlati

Logopedia e disturbi del linguaggio: quando è necessario intervenire

Sempre più spesso si sente parlare di logopedia, ma risulta ancora difficile comprendere di...

Bonus psicologo, come funzionano le graduatorie e quando saranno disponibili?

Bonus psicologo, da oggi 18 marzo fino al 31 maggio 2024 sarà possibile richiederlo...

Ansia e angoscia, facciamo chiarezza sui 2 volti della sofferenza psicologica

La differenza tra ansia e angoscia non è così facile da intuire di primo...
Marianna Chiuchiolo
Marianna Chiuchiolo
Giornalista con studi in Mediazione Linguistica, una formazione da teatrante e una generale tendenza a perdersi nei vicoli di una fervida immaginazione. Ama in egual misura la scienza e la poesia e si spende da tempo per la crociata della Mental Health Awareness come missione di vita.
spot_img