Conte alla Camera anticipa il nuovo Dpcm: “Coprifuoco nazionale e chiusura centri commerciali”

Prima alla Camera, poi al Senato, il premier Conte anticipa alcuni contenuti del nuovo Dpcm tra coprifuoco nazionale e centri commerciali chiusi nel weekend.

Catiuscia Ceccarelli
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Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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I contagi non si arrestano. La pandemia corre inesorabilmente in tutto il mondo. L’Italia è di nuovo in pericolo, sotto scacco del Coronavirus. Le restrizioni dell’ultimo Dpcm non sono state sufficienti. Il premier Conte prende nuovi e più duri provvedimenti. Arriva il Dpcm 2 novembre.

L’Italia in mini lockdown a livello locale

Pronto un nuovo Dpcm, l’ennesimo in questa pandemia da Covid per mano del Governo Conte. Il premier lo ha anticipato alla Camera, nel pomeriggio farò altrettanto al Senato per arrivare un quadro unamime che porteranno all’approvazione del Dpcm 2 novembre. C’ha provato fino all’ultimo ad evitare il lockdown, ma il virus corre più di noi e non guarda in faccia a nessuno. I dispositivi di protezione non bastano, chiudere anticipatamente alcune attività per evitare assembramenti non è bastato. Gli effetti del Dpcm del 24 ottobre si avrebbero intorno al 9 o 10 novembre, con un impatto probabile circa una settimana dopo. Il virus corre. Conte è costretto a chiedere agli italiani altri sacrifici, in nome della salute di tutti. Sacrifici, allontanamenti, chiusure, confinamenti, separazione, perdita di lavoro. Ecco le parole di Giuseppe Conte alla Camera:

Secondo i parametri stabiliti dal documento dell’Iss e dal ministero della Salute, condiviso in sede di Conferenza delle Regioni, il quadro epidemiologico è in transizione verso uno scenario di tipo 4. Si conferma dunque un quadro grave, con specifiche criticità in alcune Regioni e Province autonome. In alcune Regioni l’Rt risulta superiore alla media nazionale, che è all’1,7. Alla luce dell’ultimo report e dalla situazione critica siamo costretti a intervenire con nuove misure, in un’ottica di prevenzione e mitigazione del contagio. Nuovi interventi restrittivi modulati sulla base dei livelli di rischio delle varie Regioni. Introdurremo un regime differenziato basato sui diversi scenari regionali

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Nuovo Dpcm, ecco cosa cambia

Se nella prima ondata del Coronavirus si parlava di Fasi, in questa seconda ondata di contagi si parla di Scenari. Dopo aver convocato a Palazzo Chigi un vertice per verificare nuove strategie anti contagio, con le terapie intensive intasate e una situazione in rapida mutazione verso il peggio, Giuseppe Conte è pronto a possibili lockdown territoriali per evitare chiusure generalizzate. Focus centrale sulla scuola che, secondo il Ministro Azzolina deve restare aperta il più possibile. Ecco cosa ha riferito il premier alla Camera:

Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute. Questi scenari dovranno tener conto dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Per tutto il territorio nazionale pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi dei centro commerciali, ad eccezione di farmacie, alimentari ed edicole. Intendiamo chiudere anche i corner di scommesse, ovunque siano collocati. Chiuderanno anche musei e mostre, e ridurremo la capienza dei mezzi al 50%. Disporremo il limite agli spostamenti da e verso le Regioni che presentano elevati livelli di rischio, tranne che per motivi di lavoro, salute e necessità. Prevediamo anche la limitazione della circolazione delle persone la sera. Si prevede di introdurre anche integralmente la didattica a distanza per le scuole di secondo grado.

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Nuovo Dpcm, spostamenti tra Regioni

Stop allo spostamento tra una regione e l’altra, limitato solo in caso di comprovate necessità (lavoro, salute o quelle previste dall’autocertificazione. Spetta alle singole amministrazioni locale decidere se istituire zone rosse territoriali, tenendo sempre conto della curva dei contagi.

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Chiusura di altre attività

Dopo la chiusura di teatri, cinema, sale concerto, palestre ma anche dopo la chiusura anticipata alle 18 di bar e ristoranti, arriva una nuova stretta per altre attività commerciali. La spada di Damocle cade sulla testa di centri commerciali e attività ritenute non necessarie. Salvi i supermercati e per le aziende è fortemente raccomandato incrementare le attività in smart working.

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Dalla terza media, didattica a distanza

La scuola è un argomento scottante, al centro di due scuola di pensiero: c’è chi considera la scuola il vero motivo di contagio, ma c’è invece chi sostiene che non si debbano chiudere. Il nuovo Dpcm, 2 novembre prevende didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, misura già in vigore in alcune regioni.

Nuovo Dpcm, possibile coprifuoco nazionale

Le forze politiche impegnate al tavolo organizzativo per pianificare nuove misure anti contagio, stanno valutando un eventuale coprifuoco nazionale. Sarà il Dpcm ad indicare orari e modalità.

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