Riccardo Muti a Conte: “Chiudere i teatri è ignorante e insensibile. Ci ripensi”

L'appello del Maestro Riccardo Muti al Premier Conte è manifesto di un settore, quello della cultura, tra i più colpiti dalla pandemia e dalle scelte governative.

Catiuscia Ceccarelli
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Catiuscia Ceccarelli, giornalista e imprenditrice, si occupa di personaggi, interviste, attualità e lifestyle. Segni particolari? Mamma di Matilde
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L‘ultimo Dpcm del Governo chiude i luoghi della cultura come cinema, teatri e sale concerto. Il mercato dello spettacolo, già piegato dalla pandemia, con questo ulteriore stop andrà in crisi definitivamente. Al Corriere della Sera, arriva una accorata lettera del noto direttore d’orchestra Riccardo Muti indirizzata a Conte.

Il nuovo dpcm uccide la cultura

Fino al 24 Novembre, secondo le regole previste dal nuovo Dpcm, sono chiusi i teatri, i cinema e la sale concerto. Il mondo della cultura è ritenuto non essenziale ma superfluo in questo momento storico, in lotta contro il virus. Di fronte a queste considerazioni, un autorevole uomo di cultura e spettacolo come il Maestro Riccardo Muti non ci sta e invia una lettera accorata e chiara al Premier Conte affinché ci ripensi.

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Riccardo Muti e la lettera a Conte

Il noto direttore d’orchestra che in Italia e nel Mondo porta alta la bandiera della nostra cultura musicale, artistica e intellettuale, in una lettera al Corriere della Sera di rivolge al Premier Conte, pur consapevole del grave momento storico, economico e politico che il nostro Paese sta attraversando. Il Maestro Muti capisce e comprende le difficoltà che il Premier sta incontrando nel governare una nazione provata e stanca come la nostra e mettere al primo posto la salute. Quello che il Governo però sta facendo passare al mondo dello spettacolo e della cultura è inaccettabile. Ecco cosa scrive Muti:

Chiudere le sale da concerto e i teatri è decisione grave. L’impoverimento della mente e dello spirito è pericoloso e nuoce anche alla salute del corpo. Una decisione che non tiene in considerazione i sacrifici, le sofferenze e le responsabilità di fronte alla società civile di migliaia di Artisti e Lavoratori di tutti i vari settori dello spettacolo, che certamente oggi si sentono offesi nella loro dignità professionale e pieni di apprensione per il futuro della loro vita.

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Riccardo Muti, ignorante che dice che la cultura è superflua

nuovo dpcm cultura
Il Maestro Riccardo Muti scrive al Premier Conte a difesa del mondo della cultura.

Nella lettera al Corriere, il Maestro Riccardo Muti precisa al Premier Giuseppe Conte che il fatto che certi rappresentanti istituzionali ritengano superflua la vita di tetro, il cinema e tutto il mondo che questi settori racchiudono, è segno di “ignoranza, incultura e mancanza di sensibilità” e conclude:

Le chiedo, sicuro di interpretare il pensiero non solo degli Artisti ma anche di gran parte del pubblico, di ridare vita alle attività teatrali e musicali per quel bisogno di cibo spirituale senza il quale la società si abbrutisce. I teatri sono governati da persone consapevoli delle norme anti Covid e le misure di sicurezza indicate e raccomandate sono state sempre rispettate. Spero che lei possa accogliere questo appello.

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