Comunicatori più richiesti dopo il caso Ferragni: chi sono i 5 consultati per crisi e strategie

Dopo il caso Ferragni, e in seguito alla crisi reputazionale, si è rivalutato il ruolo dei comunicatori, al centro dell’attenzione mediatica in questi giorni perché chiamati a esprimere pareri e proporre strategie, da Riccardo Pirrone ad Andrea Barchiesi, Matteo Flora, Stefano Colmo fino a Daniele Chieffi.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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In seguito al pandoro-gate si rivaluta la figura professionale dei comunicatori. Ma perché chiamarli in causa solo ora? Come ribadito da Daniele Chieffi, fondatore dell’agenzia di comunicazione strategica Bi Wise, “i comunicatori non dovrebbero essere chiamati soltanto nei momenti di crisi ma anche prima, per prevenirle”.

La scelta, intrapresa da Chiara Ferragni, di rivolgersi a Community di Auro Palomba per affrontare la sua crisi reputazionale, cercando quindi di evitare una “Caporetto” definitiva, rappresenta in parte un errore. Il problema è sempre a monte. Ecco perché aziende, privati e personaggi pubblici dovrebbero avvalersi di queste figure, i comunicatori, anche quando le cose vanno bene. Vediamo quali sono i più autorevoli e richiesti in Italia.

Comunicatori: i 5 nomi più richiesti

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Uno dei primi nomi a spiccare nel panorama dei comunicatori italiani è quello di Riccardo Pirrone, Ceo e digital strategist di KiRweb, agenzia creativa romana, noto per essere il social media manager di Taffo. A lui si deve il merito di aver reso un tabù, come quello della morte, un tema sul quale poter ironizzare. Così uno degli aspetti più dolorosi dell’esistenza diventa quasi tollerabile.

Altro comunicatore di rilievo è Andrea Barchiesi, uno dei massimi esperti in Italia e pioniere in tema di analisi e gestione della reputazione online. Ingegnere elettronico, ha fondato nel 2004 Reputation Manager, principale Istituto italiano nell’analisi e gestione della reputazione online di brand. Oggi collabora con varie testate giornalistiche nazionali dove opera per la diffusione della cultura digitale.

E ancora Matteo Flora, docente a contratto in “Corporate Reputation e Storytelling” presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Pavia, Fondatore di The Fool la Società Leader nella Reputazione e co-fondatore di The Magician, l’Atelier di Advocacy in contesti di crisi e polarizzati.

Tra i comunicatori più richiesi in Italia c’è appunto il sopracitato Daniele Chieffi, giornalista, saggista e docente universitario. È il fondatore dell’agenzia di comunicazione strategica Bi Wise ed è stato Direttore della Comunicazione e PR del Dipartimento per l’Innovazione e la Digitalizzazione della Presidenza del Consiglio. È stato a capo della comunicazione digitale di AGI, agenzia giornalistica del Gruppo ENI, e prima di andare a dirigere la startup di Vivacity.it, catena di portali locali del Gruppo Espresso, ha lavorato per 15 anni a Repubblica.

Merita una menzione particolare anche Stefano Colmo, consulente specializzato in relazioni esterne, istituzionali, e fundraising, tra i massimi esperti di fundraising in Italia, ex Segretario generale di Terra Madre e noto per essere responsabile delle Relazioni Istituzionali di Slow Food. Quest’ultimo, in un’intervista a QuiFinanza, in merito al pandoro-gate ha commentato, chiamando in causa anche l’azienda dei panettoni:

Il silenzio in momenti di grande confusione è un’ottima scelta, utile ad evitare imprevedibili inasprimenti della crisi.

Presto anche la prestigiosa azienda di Fossano dovrà uscire allo scoperto adottando una strategia di difesa e, temo, ricostruzione, della propria immagine.

Perché i comunicatori sono fondamentali nella web reputation

La web reputation rientra nelle attività di comunicazione, non va concepita come mero marketing, ma è soprattutto analisi di dati, studio, strategie, finalizzati a costruire, valorizzare e difendere la propria immagine.

Esperti di comunicazione e reputazione devono intervenire preventivamente, a monte, per evitare pericolose emorragie. Il ruolo del comunicatore è, quindi, più che mai necessario per orientare e guidare, non solo nei momenti di crisi.

Leggi anche: Professione Social Media Manager, diritti e doveri: il nuovo codice etico contro l’odio online in Senato

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