Professione Social Media Manager, diritti e doveri: il nuovo codice etico contro l’odio online in Senato

Si svolgerà domani l'incontro al Senato, Professione Social Media Manager, diritti e doveri: è necessario rispettare un codice deontologico di autocondotta nel mondo dei social.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Professione Social Media Manager, diritti e doveri è l’incontro che si svolgerà domani in Senato presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, organizzato su iniziativa della Senatrice Mariolina Castellone in collaborazione con l’Associazione Nazionale Social Media Manager.

Ma perché, soprattutto negli ultimi anni, la figura del SMM è diventata così cruciale nella vita dei cittadini e delle istituzioni, e perché è necessario istituire delle regole di autocondotta sempre più ferree, promuovendo, inoltre, la tutela di questa professione? A spiegarlo vi saranno il responsabile della Comunicazione presso kirweb e formatore presso kiracademy, nonché presidente dell’ANSMM Riccardo Pirrone, e il vicepresidente Renato Scattarella.

Quali saranno i temi affrontati nell’incontro di domani al Senato?

Durante l’evento di domani interverranno anche la vicepresidente del Senato, la Sen. Mariolina Castellone, l’Avv. Alberta Antonucci, esperta di Diritto del Web, Alessia Tripodi, giornalista e coordinatrice social media editor al Sole 24 Ore, e Giulia Guida, Segretaria Nazionale SLC CGIL.

Tre sono i temi cardine di cui si discuterà, con particolare focus all’operato dell’ANSMM che in questo ultimo anno e mezzo ha lavorato per valorizzare la professione del Social Media Manager sia dal punto di vista giuslavoristico sia dal punto di vista dell’opinione pubblica. Ecco quali sono gli obiettivi raggiunti:

  • Il riconoscimento di ANSMM come Associazione di categoria che tutela gli interessi e le specificità dei professionisti del settore. L’ANSMM, associazione che riunisce circa 2000 social media manager italiani, è finalmente riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy

  • Il nuovo contratto nazionale collettivo siglato da SLC CGIL- Fistel CISL – UILCOM – UIL con le parti datoriali include ora le figure di SMM e copywriter e a parlare di questo traguardo ci sarà Giulia Guida con cui l’ANSMM collabora a stretto contatto

  • Il nuovo codice etico del Social Media Manager promuove una nuova morale digitale più inclusiva, integrando la ferma condanna per la diffusione di notizie false con dolo, per mancanza di verifica delle fonti o per l’utilizzo di un linguaggio offensivo che incita all’odio contro tutte le minoranze etniche e religiose. Inoltre, L’ANSMM ha deciso di aprire delle sedi regionali in tutta Italia, che oltre a fornire supporto locale ai SMM, organizzeranno eventi di formazione nelle scuole superiori, incoraggiando all’uso consapevole dei social media e mirando a contrastare shitstorm e odio digitale

Social Media Manager, perché è necessario introdurre un codice deontologico nel web?

Il Social Media Manager è una figura ormai nota nell’ambito del web che analizza il mondo dei social e la sua evoluzione, con lo scopo di verificare sempre la veridicità delle notizie. La trasparenza e promuovere, quindi, un uso consapevole dei social, è uno dei principi chiave del SMM e lo afferma Riccardo Pirrone, presidente dell’ANSMM, che interverrà nell’incontro di domani, Professione Social Media Manager, diritti e doveri:

Alla luce dei fatti di cronaca che hanno coinvolto il mondo dei social, prima con il Pandoro Gate di Chiara Ferragni e poi con il caso della Pizzeria di Lodi, rivendichiamo la scelta fatta un anno e mezzo fa, in tempi non sospetti, di creare un’Associazione di Categoria per i professionisti della comunicazione digitale con diritti e doveri ben espressi anche dal nostro codice etico deontologico, dove abbiamo inserito delle linee guida che riguardano il linguaggio inclusivo, la verifica delle fonti, il fact checking e il rifiuto totale per l’odio digitale.

Quali sono gli obiettivi futuri dell’ANSMM?

Anche il vicepresidente dell’ANSMM, Renato Scattarella, ribadisce l’importanza dell’incontro di domani in Senato, sottolineando ancora una volta gli obiettivi già raggiunti dall’Associazione:

Ci sono stati traguardi storici come il contratto nazionale, e facciamo comprendere all’opinione pubblica, alle imprese e alle istituzioni quanto sia importante tutelare questa professione, dargli finalmente un riconoscimento giuridico e contrattuale, ma non ci fermiamo qui.

Quali sono i prossimi step da raggiungere? Continua Scattarella: Crediamo nella formazione e nella alta specializzazione e di conseguenza in una congrua retribuzione per tutti i professionisti del settore. E chiediamo un codice ATECO dedicato, visto che al momento non ne esiste uno per i tanti Social Media Manager che svolgono la professione sotto forma di lavoro autonomo”.

Leggi anche: Professione social media manager, l’intervista a Riccardo Pirrone

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