Chiara Ferragni come Joker: Selvaggia Lucarelli spiega il significato, c’entra il potere

Chiara Ferragni dipinta come Joker su "L'Espresso": c'è chi la difende, ma secondo altri la copertina non sarebbe affatto denigratoria. Ecco le parole di Selvaggia Lucarelli.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Chiara Ferragni al centro di una nuova polemica. Dopo l’ospitata da Fabio Fazio la scorsa domenica, che a molti followers non è piaciuta, ha destato scalpore ieri, soprattutto sui social, la nuova copertina de “L’Espresso”. La nota influencer, infatti, viene dipinta con la faccia da Joker, il celebre nemico di Batman, e con il trucco che cola, sotto cui si legge: Ferragni Spa. Il lato oscuro di Chiara Ferragni. Una rete ingarbugliata di società, una girandola di quote azionarie. Tra partner ingombranti, manager indagati e dipendenti pagati poco. L’influencer è a capo di un impero dove la trasparenza non è di casa.

Il web si divide. Se per alcuni si tratta di violenza inaudita e sulle donne, per altri si sarebbe trattato solo di un’immagine dissacrante. La stessa copertina non è piaciuta nemmeno alla diretta interessata, che, molto probabilmente, procederà per vie legali. E se Fedez la difende, Selvaggia Lucarelli, invece, si mostra d’accordo con “L’Espresso” e critica chi la difende: “L’indignazione di alcuni per la copertina de L’Espresso è chiaro indizio di quante persone ignorino cosa sia il potere”.

Perché secondo Selvaggia Lucarelli la copertina de “L’Espresso” non ‘affossa’ Chiara Ferragni?

Selvaggia Lucarelli ha seguito fin dall’inizio la vicenda Pandoro Balocco ed è stata proprio la giornalista a portare alla luce alcune incongruenze anche a seguito del caso Uova di Pasqua e Bambola Trudi. Selvaggia Lucarelli, quindi, continua a scavare a fondo sul caso Ferragni e anche in questa occasione ha espresso la sua opinione: la copertina di Chiara Ferragni vestita e truccata da Joker non è denigratoria.

Ecco le sue parole sui social: Quella copertina non affossa. Sancisce il fatto che Ferragni sia (sia stata?) una donna di grande potere e che come tale subisca gli effetti della caduta conquistandosi copertine irriverenti, amare, sarcastiche”.

Sottolinea che non si tratta della prima volta in cui i giornali decidono di realizzare una copertina simile:I precedenti sono infiniti e se riguardano molto spesso la politica è per due ragioni, perché la politica rappresenta il potere per eccellenza e perché mai in Italia un personaggio fuori dalla politica, nell’ambito dei nuovi media, aveva avuto 30 milioni di follower, un patrimonio finanziario, l’attenzione dei media tradizionali e non ( anche all’estero) e l’ambizione di influenzare il pubblico anche in campi vicini alla politica e al sociale”.

Il tema del potere

Selvaggia Lucarelli punta la sua attenzione su un tema in particolare, quello del potere, inducendo a soffermarsi a riflettere anche sul titolo sotto la copertina: “Fino a ieri, quando c’era solo da celebrarla, si è parlato di Ferragni come di imprenditrice di successo, fenomeno, donna più influente nella moda per Forbes, unica vera opposizione al governo […] Oggi ci sembra strano che venga trattata esattamente come viene trattato il potere quando il potere si schianta su vanità e ingordigia (o fraintendimenti). […] mi sembra che ci sia poco di clamoroso (i dipendenti hanno stipendi medi, D’Amato in Tbs come consigliere prende 320 000 l’anno). Ci sono passaggi che può spiegarvi meglio chi si intende di economia che indicano alcune opacità nelle società”.

Selvaggia Lucarelli si rivolge ai fan di Chiara Ferragni

La giornalista de “Il Fatto Quotidiano” chiude poi il suo intervento rivolgendosi direttamente ai fan di Chiara Ferragni: “Se io fossi Chiara Ferragni, oggi, tra la copertina versione Joker (mica Clarabella) e la vostra difesa infantile come fossi la piccola fiammiferaia mi sentirei più offesa dalla seconda“.

Chiama in causa anche il giornalismo: “Se il giornalismo ha una colpa in questa storia è stata quella di non aver mai occupato lo spazio intermedio tra il successo e la caduta. Ovvero quello dell’analisi e della critica. In parole povere, dei fatti”

Leggi anche: Chiara Ferragni da Fazio, la risposta di Selvaggia Lucarelli e Codacons: cosa hanno rivelato?

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