Canone Rai 2023: come evitare di pagarlo

Come ogni anno si avvicina il momento del pagamento del canone Rai per tutti i possessori di televisori o apparecchi elettronici. Vediamo chi può essere esonerato da questo abbonamento e quali requisiti deve rispettare.

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.
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Canone Rai 2023. Si avvicina, come ogni anno, il pagamento dell’abbonamento alla televisione italiana. Tutti i possessori di tv e di dispositivi elettronici che permettono la trasmissione dei canali di intrattenimento sono chiamati, entro le scadenze, a pagare l’importo di 90 euro annuali.

Per molte famiglie, il 2022, è stato un anno molto complicato, tra pandemia, guerra e aumento di gas e luce, risparmiare ed andare avanti non è stato semplice. Ecco perché può essere utile richiedere l’esonero del Canone Rai.

Cerchiamo di capire come e quando presentare la richiesta e quali sono i requisiti da rispettare.

Canone Rai: che cos’è

Il canone Rai è un’imposta sulla proprietà di televisori o apparecchi adatti alla trasmissione e alla ricezione di canali televisivi nello spazio geografico italiano.

Questa tassa si basa su un provvedimento disposto dal Regio Decreto Legge del 21 febbraio del 1938, n. 246 convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880 relativo alla Disciplina degli abbonamenti alle radioaudizioni. La configurazione del Canone Rai è stata sancita dalla Corte Costituzionale:

Benché all’origine apparisse configurato come corrispettivo dovuto dagli utenti del servizio […] ha da tempo assunto, nella legislazione, natura di prestazione tributaria, fondata sulla legge.

E se in un primo tempo sembrava prevalere la configurazione del canone come tassa, collegata alla fruizione del servizio, in seguito lo si è inteso come imposta.

Canone Rai: come funziona

La tassa sul possesso di un televisore o apparecchio elettronico continuerà ad essere pagata anche nel 2023. L’importo da versare rimarrà sempre lo stesso, 90 euro annuali.

L’addebito verrà riportato direttamente nella bolletta della luce con delle modificazioni a seconda della tipologia del contratto che si è sottoscritto.

É importante sapere, ai fini del pagamento, che la somma da versare rimane la stessa e non subisce variazioni, anche nel caso in cui un nucleo familiare disponga di più televisori. Inoltre, per l’anno nuovo si mantiene il medismo criterio per cui l’attivazione inizia quando viene pagata la somma.

Canone Rai: come fare per non pagarlo

Esistono una serie di casi particolari che permettono di non pagare l’importo di 90 euro. Per avere accesso a questo esonero, si dovranno possedere dei requisiti e presentare una dichiarazione sostitutiva per evitare l’addebito e comunicare l’esenzione dal pagamento.

Le modalità per tale dichiarazione sono:

  • Via web: sul sito dell’Agenzia delle Entrate
  • Tramite Pec: all’indirizzo cp22.canonetv@postacertificata.rai.it
  • Formato cartaceo: attraverso la spedizione di una raccomandata all’ufficio canone tv, Direzione Provinciale I di Torino, casella postale 22, 10121

Questo tipo di comunicazione deve essere inviata ogni volta dal momento che ha validità annuale.

Leggi anche: Videochiamata Agenzia delle Entrate: che cos’è e come funziona il servizio del fisco

Quali sono i casi di esonero del canone Rai

Esistono diversi casi in cui si può accedere all’esonero del pagamento dell’imposta Rai.

  1. L’esenzione del canone Rai è diretta a tutti gli anziani con almeno 75 anni d’età e un reddito non superiore a 8.000 euro. Ai fini dell’applicazione, il soggetto non deve convivere con titolari di reddito proprio.

La domanda dovrà essere presentata entro:

  • Il 30 aprile 2023, esonero per l’anno intero
  • Il 31 luglio 2023, esonero per il secondo semestre

I richiedenti dovranno inoltre aver compiuto 75 anni d’età entro il 31 gennaio 2023.

2. Possono richiedere l’esenzione tutti quei soggetti che non possiedono un televisore. Sarà necessario presentare all’Agenzia delle Entrate il modulo di dichiarazione di non detenzione di apparecchio televisivo.

3. Sono esonerati, a causa di convenzioni, tutti i diplomatici, gli agenti consolari e il personale civile appartenente alle forze Nato in Italia.

Leggi anche: Block diventa il nuovo nome di Square: Dorsey punta tutto sulle blockchain

Esonero Rai sulla seconda casa: come evitare di pagare il doppio

Chi possiede la seconda casa deve pagare il canone Rai una sola volta.

Il pagamento di 90 euro dovrà essere versato una volta sola anche nel caso in cui in una famiglia ci fossero due titolari di bollette.

Chi invece avesse attivato l’utenza, ma non fosse a disposizione di un apparecchio per la ricezione potrà inviare la domanda di esonero entro la fine del mese successivo all’attivazione.

In questo modo, l’importo del canone Rai non comparirà in bolletta, in caso contrario si potrà procedere con la presentazione di una domanda di rimborso all’Agenzia delle Entrate.

Leggi anche: Elenco Onlus 2022: come funziona l’accreditamento al 5×1000

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