Cancro al seno, come funziona il nuovo farmaco orale che uccide solo le cellule tumorali

Come funziona il nuovo farmaco orale per contrastare il cancro al seno: si chiama CDDD11-8 ed è studiato da un team dell'Università dell'Adelaide, guidato dalla professoressa Theresa Hickey. Quali prospettive?

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Il cancro al seno oggi fa meno paura, a dimostrarlo è un nuovo studio “Selective inhibition of CDK9 in triple negative breast cancer”, condotto da un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell’Università di Adelaide, in collaborazione con il Dipartimento di Scoperta e Sviluppo dei Farmaci dell’Università dell’Australia del Sud e del Dipartimento di Chirurgia e Cancro dell’Imperial College e pubblicato sulla rivista scientifica “Oncogene”.

Il team ha studiato a fondo il nuovo farmaco CDDD11-8. Ma qual è la sua funzione e come agisce? Il farmaco CDDD11-8 sarebbe in grado combattere la forma più aggressiva di cancro al seno triplo negativo.

La neoplasia è in grado di diffondersi attraverso una proteina, la CDK9, che di norma controlla il genoma della cellula per evitare la comparsa di errori nella sequenza genica, e la sua alterazione può causare una proliferazione delle cellule tumorali.

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Cosa fa allora il farmaco CDDD11-8 studiato dalla prof Hickey?

 Theresa Hickey studia nuovo farmaco orale contro cancro al seno

Inibisce la proteina e riesce ad agire contro il cancro al seno triplo negativo, resistente anche cicli di chemioterapia. Nei primi test effettuati in laboratorio, il farmaco è stato somministrato su colture di cellule del cancro al seno è stato in grado di bloccare rapidamente la loro crescita, eliminandole del tutto.

Il farmaco è stato testato su modelli murini topi con carcinoma mammario trapiantato e su organoidi umani generati con cellule prelevate da biopsie di pazienti con la neoplasia. In entrambi i casi le masse tumorali sono state ridotte senza effetti collaterali sulle cellule sane). Ecco cosa dice la professoressa Theresa Hickey, coordinatrice dello studio, in un comunicato stampa:

Il nostro studio preclinico dimostra che il farmaco è stato in grado di fermare la moltiplicazione delle cellule tumorali, ma non ha influenzato le cellule normali del tessuto mammario prelevato dalle pazienti.

È ancora agli inizi, ma sulla base di queste prove iniziali, riteniamo che l’inibizione di questa proteina potrebbe portare a un trattamento per il cancro al seno triplo negativo e che questo nuovo farmaco dovrebbe essere ulteriormente sviluppato.


Questa tipologia di cancro colpisce le donne giovani ed è tra i più elevati tassi di mortalità entro 5 anni dalla diagnosi. Ma ora questo farmaco dona nuove prospettive alle pazienti.

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