L’intelligenza artificiale ha ormai invaso la nostra quotidianità, pervadendo ogni ambito, anche quello medico, specialmente nel campo della prevenzione dei tumori, specialmente del cancro al seno. L’AI, infatti, può essere impiegata anche nel costruire strumenti diagnostici che possono velocizzare e affiancare l’operato dei medici.
E a tal proposito un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Informatica della Duke University di Durham dello stato di New York ha creato un nuovo modello di intelligenza artificiale, dal nome AsymMirai che sarebbe in grado di compiere una rivoluzione, prevedendo con molto anticipo ― fino a 5 anni ― l’insorgenza del tumore a partire dai primi screening e mammografie.
Secondo i dati della American Cancer Society 1 donna su 8 e circa il 13% della popolazione femminile potrà sviluppare un cancro al seno invasivo nella sua vita e 1 donna su 39, pari a circa il 3%, morirà a causa della malattia. Ma con AsymMirai è in atto un grande cambiamento che dona speranza a molte donne.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista “Radiological Society of North America”, RSNA, e mettono in evidenza l’importanza clinica dell’asimmetria del seno come sottolinea Jon Donnelly, uno degli autori della ricerca: “AsymMirai potrebbe essere un utile complemento per i radiologi nelle diagnosi e nella previsione del rischio di cancro al seno e possiamo, con sorprendente precisione, prevedere se una donna svilupperà il cancro nei prossimi 1-5 anni, basandoci esclusivamente sulle differenze localizzate tra il tessuto del seno sinistro e destro. Questo potrebbe avere un impatto pubblico e influenzare la frequenza con cui le donne si sottopongono a mammografie”.
Come funziona AsymMirai, il nuovo modello di AI per prevedere il cancro al seno?
AsymMirai ed è la versione aggiornata di Mirai, un modello di intelligenza artificiale su cui i ricercatori del Massachussets Institute of Technology, il MIT, e dal Memorial Sloan Kettering stanno investendo molte risorse.
Mirai, infatti, era in grado di prevenire il cancro al seno e altre forme tumorali, confrontando i dati delle mammografie. Aveva, però, un limite strutturale di base: il suo meccanismo, basato su uno schema neurale, poteva rivelarsi troppo complesso da utilizzare, e ciò poteva indurre a formulare delle diagnosi errate.
La versione 2.0 di Mirai, invece, è molto più dinamico da utilizzare ― gli esperti hanno semplificato il meccanismo della rete neurale ― e riesce a localizzare le differenze nel tessuto mammario tra il seno destro e il seno sinistro, garantendo una maggiore accuratezza nella previsione dei tumori.
Quante mammografie sono state utilizzare per valutare l’efficacia di AsymMirai?
Per appurare l’efficacia di AsymMirai i ricercatori hanno utilizzato i risultati di 210.000 mammografie di 81.824 pazienti che sono state effettuate nel corso di alcuni anni, più esattamente dal 2013 al 2020.
Cosa è emerso? AsymMirai riesce a essere più accurato del suo predecessore Mirai e, quindi, potrebbe essere una nuova frontiera nella medicina, permettendo ai radiologi di essere ancora più preciso nello svolgimento di mammografie e screening nella prevenzione del cancro al seno.
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