Bonus domotica 2023: “La casa è ancora più smart”

Fino a dicembre 2024 puoi detrarre il 65% delle spese sostenute per rendere la tua casa una smart home energeticamente efficiente.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Bonus domotica 2023: l’occasione d’oro per avere una casa intelligente spendendo poco e risparmiando tanto.

Fino al 31 dicembre 2024 è infatti possibile approfittare delle detrazioni fiscali per l’efficientamento degli edifici, tra cui per l’appunto il bonus domotica che copre fino al 65% delle spese sostenute per l’acquisto di apparecchi e sistemi di smart home.

Una casa più intelligente ed efficiente

La domus, termine latino che significa casa e da cui deriva la parola domotica, è il luogo privilegiato della famiglia, del riposo, della creazione e degli affetti.

Trasformarla in un ambiente accogliente e intelligente significa semplificare numerosi aspetti della vita quotidiana, grazie all’utilizzo di apparecchiature in grado di aprire e chiudere automaticamente le porte, lavare per terra quando non si è in casa, regolare la temperatura in modo di trovare il giusto confort ogni volta che si rientra, alzare e abbassare le serrande per tenere al fresco o al caldo le stanze.

Il tutto a portata di dito e di cellulare, per avere le soluzioni più smart sempre in tasca, in presenza o da remoto.

Gli studi e le tecnologie sull’automazione casalinga si concentrano infatti sull’ambiente domestico incentrandosi sulla risoluzione di piccoli e grandi problemi ma anche sull’efficientamento energetico e sulla corretta gestione dei consumi.

La sempre crescente interazione tra uomo e apparecchiature, dunque, garantisce sicurezza, controllo e risparmio energetico grazie al continuo monitoraggio di elettrodomestici, usi e consumi fornito dal sistema di casa intelligente.

Leggi anche: Elettrificazione smart, 100 innovazioni per minimizzare la carbon footprint

Bassi costi, ancora più bassi con il bonus domotica 2023

Bonus Domotica 2023

Di per sé la domotica non è neanche molto costosa: quasi tutti gli elettrodomestici, oggi, sono in grado di comunicare con assistenti digitali come Alexa o Google Home, che aiutano a impostare le routine di utilizzo, dall’accensione o lo spegnimento delle luci, all’avvio di lavatrici e lavastoviglie in fasce orarie di consumo meno impattanti.

La domotica centralizzata, poi, non richiede nemmeno particolari strutture murarie o la posa di cavi, essendo tutto configurato e configurabile via internet.

Tuttavia, per il massimo dell’efficientamento energetico, è opportuno installare sistemi più sofisticati, capaci di orchestrare nel migliore modo opportuno tutti gli apparecchi connessi, compresi eventualmente impianti di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili come solare o eolico.

Se devi ristrutturare casa o vuoi implementare nuove tecnologie nella tua abitazione, puoi richiedere il Bonus Domotica 2023, che rientra tra le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus.

Come recita il decreto ministeriale 06/08/2020 sulla Building Automation: “È agevolabile l’installazione e la messa in opera di sistemi di Building Automation, che consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva, compreso il loro controllo da remoto attraverso canali multimediali”.

Requisiti e specifiche

Per usufruire del bonus domotica 2023 bisogna installare un impianto domotico, ossia una “centralina” di comando connessa a internet che possa parlare con tutti gli apparecchi a essa afferenti: possono essere luci, frigoriferi, lampadine, lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, fino ad arrivare ai pannelli solari.

La centralina sarà anche responsabile della interoperabilità degli apparecchi e della comunicazione tra loro, oltre del costante monitoraggio di attività e inattività.

Con un tetto massimo di 15.000 euro e un’agevolazione del 65% delle spese sostenute, è quindi possibile installare le apparecchiature necessarie, eventualmente detrarre anche i costi di strutture murarie previste dalla messa in posa, sostenere i pagamenti delle prestazioni professionali.

La detrazione è corrisposta tramite IRPEF in 10 anni.

Come si richiede il bonus domotica 2023

La documentazione da fornire all’ENEA per accedere al bonus, da presentare entro 90 giorni dalla fine dei lavori, consiste dell’atto di proprietà dell’abitazione in cui si intende svolgere i lavori, di un attestato redatto da un professionista che certifichi la corrispondenza dei lavori ai requisiti previsti, dell’APE, di una scheda degli interventi eseguiti e della dichiarazione dei redditi.

Possono accedere al bonus privati, enti pubblici, associazioni e liberi professionisti dotati di partita IVA, a patto che si applichi a immobili residenziali esistenti.

Gli impianti di accensione, spegnimento e programmazione devono essere dimostrati, mentre per la Building Automation è necessario installare una tecnologia che rientri nella Classe B della norma EN 15232.

Leggi anche: Il Superbonus diventa Ecobonus: cosa cambia? Tutte le novità

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Enrica Vigliano
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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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