Pubblica gli ultimi messaggi della madre morta di Covid, Eleonora: “Basta negazionisti”

“Il motivo di questo post non è mia mamma, morta di Covid. Il motivo sono i negazionisti. Tutte queste persone contrarie al vaccino non le accetto”.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Bisogna mantenere alta lʼattenzione, si muore anche seguendo le regole“. È questo il messaggio condiviso da Eleonora, una normale ragazza di 21 anni, che, causa Covid, lo scorso 22 novembre ha perso sua mamma.

Sono arrabbiata con i negazionisti – scrive nel post – ogni volta che ne incontro uno mi sembra un’offesa a mia madre”.

Eleonora contro i negazionisti

Eleonora, dopo la perdita di sua mamma, si è sentita quasi in dovere di denunciare pubblicamente quello che accade ogni giorno, in fila alle poste o al supermercato. Infatti, dall’inizio della pandemia il coronavirus ha portato con sé un problema collaterale: il negazionismo.

Più passa il tempo più i negazionisti prendono piede con le loro teorie sull’inutilità dell’uso della mascherina, piuttosto che sulla reale esistenza del coronavirus e della pandemia.

É proprio questo quel che spinge Eleonora a sfogarsi con un lungo post sul suo profilo Facebook. Post di cui chiede la massima condivisione, proprio per evitare che il negazionista di turno possa creare seri problemi all’intera popolazione che si impegna da un anno a rispettare le regole anti Covid-19.

A tal proposito, la manifestazione no mask svoltasi a Udine lo scorso sabato sarà multata secondo le regole dell’ultimo Dpcm che prevede l’uso delle mascherine anche all’aperto.

Leggi anche: Il sindaco di Codogno: “Negazionisti Covid? Vengano a vedere il nostro cimitero”

Eleonora pubblica gli ultimi messaggi della madre

Lucia Cosimi è morta il 22 novembre scorso dopo aver contratto il Covid all’età di 55 anni. Sua figlia Eleonora pubblica i suoi ultimi messaggi su Facebook, quelli scambiati prima di morire.

Come riporta Repubblica, alcuni messaggi inviati da Lucia alla famiglia erano pieni di speranza e lasciavano immaginare che da lì a poco tempo sarebbe tornata da loro e dai suoi alunni. I suoi polmoni, come testimoniavano le lastre, non erano messi male: 

Fatte le lastre, ora il polmone deve migliorare non è messo male.

Leggi anche: Viola: “In Italia 3/4 morti ogni 100 positivi. Tasso estremamente alto”. Ecco perché

Addio a Lucia, maestra elementare a Reggello

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Il saluto degli alunni a Lucia, maestra elementare a Reggello.

Lucia Cosimi faceva la maestra elementare a Reggello, un piccolo paese in provincia di Firenze. Aveva 55 anni e stava bene prima di quei colpi di tosse.

La figlia Eleonora racconta che nella classe di sua mamma c’è stata una persona positiva al Covid e tutti, insegnanti, alunni e personale erano stati messi in quarantena. Proprio durante l’isolamento sono arrivati improvvisamente dei colpi di tosse insistenti. E neanche allora Lucia smette di essere insegnante. Tra i messaggi pubblicati da Eleonora anche quest’ultimo:

Domattina senti la preside se l’ospedale mi deve fare il certificato.

Improvvisamente la tragica chiamata: “Ci vuole un miracolo”. La situazione si è aggravata e Lucia, dopo essere stata intubata, non ce la fa. Nessuno aveva immaginato che le sue condizioni potessero aggravarsi così tanto da condurla alla morte.

Leggi anche: “Coronavirus, progetto criminale per distruggere Occidente”, il commento di Radio Maria

Lo sfogo di Eleonora: “I negazionisti offendono la memoria di mia madre”

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Uno degli ultimi messaggi della madre pubblicati su Facebook da Eleonora.

Lucia aveva solo 55 anni e nessuna malattia pregressa. Lascia un marito della stessa età e due figli, di 24 e 21 anni. Eleonora, in sua memoria, pubblica i suoi ultimi messaggi, accompagnandoli con un lungo post in cui ammette di essere arrabbiata con i negazionisti:

Sono arrabbiata con i negazionisti e con quelli che abbassano la mascherina e con i loro comportamenti ci mettono a rischio.

Ogni volta che ne incontro uno mi sembra un’offesa alla memoria della mia mamma.

E conclude Eleonora:

Dei negazionisti poi non me ne è mai fregato niente, tempo ed energie persi. Però leggere e sentire tanti contro il vaccino, non lo accetto.

Non lo accetto e vi chiedo aiuto. Per favore, manteniamo alta l’attenzione, anche se siamo stufi delle distanze, delle limitazioni. Ci si ammala anche seguendo le regole.

Il motivo che la spinge a sfogarsi così è un uomo in fila davanti a lei alla motorizzazione. L’uomo sbuffa, si sposta la mascherina dal naso, la abbassa sul mento, sbuffa di nuovo e la mascherina resta sul mento.

Ci si ammala di Covid seguendo le regole o forse per colpa di chi non le segue affatto.

Proteste negazioniste, scattano le multe per i no mask

La storia di Eleonora e della mamma Lucia porta alla luce un problema ancora presente nella lotta al Covid-19: il negazionismo.

Proprio lo scorso sabato a Udine si è tenuta una marcia negazionista anti Covid. Senza mascherina, cinquanta persone hanno sfilato per il centro storico della città, non rispettando il Dpcm. Saranno sanzionati come previsto dalla legge con una multa di 400 euro.

La manifestazione dei negazionisti era stata autorizzata dal questore solo in forma statica garantendo il distanziamento e l’utilizzo dei dispositivi di sicurezza.

Leggi anche: Covid, studio italiano scopre perché si muore nelle terapie intensive

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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