Palermo, si lega una cintura al collo per una challenge di Tik Tok: muore a 10 anni

Il gioco a cui stava partecipando si chiama Blackout Challenge e prevede il soffocamento. La bambina, arrivata al Pronto soccorso in condizioni critiche, è morta dopo il coma profondo.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Una bambina di Palermo di appena 10 anni è morta per aver partecipato a un assurdo gioco sul social Tik Tok.

La piccola era arrivata al Pronto soccorso in gravissime condizioni: arresto cardiocircolatorio per asfissia prolungata.

I medici inizialmente sono riusciti a ripristinare il battito, ma, dopo ore di coma profondo, non ce l’ha fatta.

Si lega una cintura al collo per una challenge di Tik Tok, muore la bambina di Palermo

I genitori l’hanno trovata a terra in fin di vita. Secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, la bambina stava giocando a un assurdo gioco in voga sul social Tik Tok.

Che cos’è la Blackout Challenge

Si dice Blackout Challenge una prova di resistenza che consiste nel filmarsi, o fotografarsi, mentre si provoca il proprio svenimento. Con corde, sciarpe o quello che si trova. Una cintura, nel caso della bambina di Palermo.

Lo scopo della Blackout Challenge è quello di rincorrere una sensazione di euforia, nella convinzione, errata, che un’asfissia temporanea possa provocare questo piacere. Una sfida molto diffusa sui social e che ha allarmato molti medici del sistema sanitario.

Anche la bambina di Palermo avrebbe seguito tutti i passaggi del gioco prima di restare asfissiata e cadere a terra.

I genitori, intervenuti tempestivamente, hanno trasportato la piccola all’ospedale Di Cristina di Palermo. Purtroppo, però, il suo cuore si è fermato per pochi ma preziosissimi minuti prima di ricominciare a battere grazie alle manovre rianimatorie eseguite in Pronto soccorso.

Purtroppo però la bambina di Palermo non ce l’ha fatta.

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Allarmante è stata la diagnosi dei medici sulla bambina di Palermo

Inizialmente sull’accaduto c’è stato il massimo riserbo. In una nota dell’ospedale Di Cristina, che ha fatto il punto sulle condizioni della bambina di Palermo, prima del decesso, si legge:

La bambina di 10 anni, sulla cui identità vige il massimo riserbo, è arrivata al pronto soccorso del Di Cristina alle 21.04 di ieri, con mezzi propri, in arresto cardiorespiratorio di non precisabile durata temporale in quanto l’inizio è ricostruibile, con anamnesi indiretta, solo approssimativamente attraverso il racconto dei genitori che l’hanno accompagnata.

Immediatamente accolta in codice rosso ha usufruito delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e il cuore ha ripreso il battito.

I medici hanno eseguito un elettroencefalogramma e tutti gli esami del caso sulla bimba, ma i primi risultati non sono stati esattamente incoraggianti. Si legge nella nota:

La Tac ha evidenziato una situazione di coma profondo da encefalopatia post anossica prolungata.

Alle 23 è stata ricoverata in Terapia intensiva pediatrica per ulteriori valutazioni, monitoraggio e controlli sulle funzioni vitali e le sue condizioni in atto sono da considerare critiche.

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La Blackout tra le challenge più pericolose di Tik Tok

bambina di palermo muore per challenge tik tok

Quello che ha portato alla morte della bambina di Palermo purtroppo non è un caso isolato. Già in passato alcune challenge di Tik Tok sono diventate note per essersi concluse in tragedia.

Cos’è una challenge di Tik Tok?

Le challenge sono prove di resistenza, sfide o giochi che gli utenti in rete fanno tra loro, per divertirsi e intrattenere il pubblico. Alcune sono molto divertenti, tanto da diventare virali e riscuotere molti like. Altre invece sono solo pericolose e tentarle può costare la vita, proprio come è successo alla bambina di Palermo.

Lo scorso settembre Chloe Phillips, 15enne di Oklahoma City, Stati Uniti, è morta a causa della Benadryl Challenge, una sfida che prevede l’assunzione del Benadryl appunto, un farmaco antistaminico che assunto in importanti quantità provoca forti allucinazioni.

Il giocatore filma gli effetti dopo l’assunzione del farmaco e condivide il video con altri utenti.

Proprio quello che voleva fare Chloe che, però, non è sopravvissuta al gioco.

Skullbreaker challenge e altre sfide a rischio

Ci si potrebbe perdere nel mare delle challenge, ne esistono di ogni tipo.

Una tra le sfide più pericolose per l’incolumità non tanto del giocatore, quanto di chi gli capita a tiro, è lo skullbreaker challenge, “gioco” che prevede di far cadere una persona all’indietro per farle battere violentemente la testa. Divertente?

All’inizio della pandemia si è sentito anche parlare della Coronavirus Challenge. Questa sfida è divenuta virale nonostante l’elevato rischio cui si esponevano i giocatori. La prova era quella di filmarsi mentre si leccano i servizi igienici, in particolare le tavolette del wc, per sfidare il virus.

Recentemente è di moda anche in Italia la Planking Challenge, sdraiarsi in luoghi inconsueti: sull’asfalto o in prossimità di incroci stradali in attesa che passino dei veicoli, sui cornicioni di grandi palazzi per sfidare la vertigine, su ringhiere esili. Qualsiasi posto va bene, purché sia al limite, rischioso.

E la lista delle challenge improbabili si potrebbe allungare di molto. Sono decine le sfide pericolosissime che gli utenti accettano di compiere per divertimento o per inseguire la fama.

Il problema reale è che Tik Tok è una piattaforma social molto utilizzata da adolescenti e giovanissimi. E sono proprio loro che incoscientemente pagano le conseguenze, alle volte anche con la stessa vita, per misurarsi in sciocche sfide che di glorioso non hanno proprio nulla.

Leggi anche: Quando il selfie è un’ossessione

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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