Nuovi orizzonti del fotovoltaico: arriva l’auto solare

L'energia solare applicata ai trasporti: ecco in che direzione si muoverà il mercato dell'auto di domani.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Una macchina che non abbia bisogno di batterie né di ricarica? Non stiamo parlando di fantascienza, l’auto solare del futuro è già qui.

Il mercato delle auto ibride ed elettriche è in costante espansione, dati gli evidenti risparmi in termini di costi di ricarica e di abbattimento dell’inquinamento, ma una svolta epocale potrebbe essere dietro l’angolo.

L’industria automobilistica si sta muovendo sempre più nella direzione di trovare il modo più efficiente e ecosostenibile per alimentare le macchine di nuova generazione, in modo da abbandonare al più presto il ricorso al petrolio e a fonti di energia inquinanti.

Le strade percorse fino a qui hanno indagato i campi delle batterie a idrogeno, a ioni di litio o allo stato solido, nell’ottica di ottenere un accumulatore sempre più performante, stabile e durevole, che non necessiti di continue ricariche.

Il combustibile del futuro? L’energia solare

Ma c’è un tipo di energia pulita che su tutte si sta imponendo con grande successo: quella ricavata dall’energia solare.

Spesso quando si parla di auto elettriche ed ibride sorge spontanea la domanda: belle ed ecologiche, ma funzionano veramente? Ci sono voluti quasi due decenni perché il settore automobilistico prima e l’utenza poi digerissero il concetto di un’alimentazione mista, che puntasse sull’elettricità e sul suo potenziale.

Eppure l’energia solare, così diffusamente impiegata a livello mondiale per l’approvvigionamento della corrente elettrica in sostituzione di risorse non rinnovabili, ha stentato a prendere piede in quella che potrebbe davvero determinare una svolta epocale per il settore dei trasporti in termini soprattutto economici.

Dai prototipi alla realtà

Auto solare, Aptera

I primi tentativi di ricoprire un mezzo con i pannelli fotovoltaici, in modo che potesse essere del tutto autosufficiente dal punto di vista della ricarica e della produzione di energia per la propulsione, risalgono al 1955 quando la General Motors inventò un prototipo di auto solare, dal nome evocativo di Sunmobile. I suoi 12 pannelli fotovoltaici al selenio alimentavano un piccolo motore elettrico, esposto alla Powerana convention di Chicago.

Trattandosi di un progetto della metà del secolo scorso, la piccola auto non aveva saputo convincere e soddisfare le aspettative dell’epoca, risentendo largamente di limiti connessi alla poca capacità di accumulo delle batterie e, ovviamente, al meteo.

Sono Motors e la sua Sion

Ma il concetto di base è stato rivisto e corretto dalla start up Sono Motors, pioniera delle auto solari, che ha ripensato all’idea della macchina solare sfruttando al massimo il fotovoltaico e tutti i suoi vantaggi.

Nasce così un’automobile in cui la tecnologia del fotovoltaico è spinta oltre ai suoi stessi limiti, integrando pannelli a energia solare in ogni superficie del mezzo di trasporto. In questo modo, la radiazione solare passa attraverso 248 celle fotovoltaiche integrate nella carrozzeria, garantendo una superficie di irraggiamento superiore a qualsiasi prototipo precedente.

Laurin Hahn, founder and CEO della startup Sono, ha dichiarato:

In tanti penseranno che si tratti solo di un espediente, ma non è così. Il solare riduce le spese e i costi di produzione e manutenzione, rende i veicoli elettrici più convenienti e soprattutto non bisognerà rinunciare alla comodità e alla convenienza.

In effetti il veicolo messo a punto dal suo team è in tutto e per tutto uguale a una normale autovettura, rigorosamente nera, abbandonando i precedenti tentativi di auto solari piccole e strette, per sopperire alla poca potenza accumulabile dai pannelli solari installati su di esse.

Sion, l’auto solare elettrica che non si ricarica

Dati alla mano, Sion, questo il nome progetto pilota presentato al Consumer Electronics Show a gennaio di quest’anno, fa registrare numeri competitivi e accattivanti, che presto potrebbero essere migliorati e resi accessibili al grande pubblico.

La novità che in assoluto convince di più, è che Sion non ha bisogno di essere ricaricata in particolari condizioni: le sue 248 celle fotovoltaiche forniscono un’autonomia completa della macchina sulle distanze brevi, e aggiungere fino a 245 km di autonomia alla settimana alla batteria dell’auto. In una giornata estiva, ad esempio, può percorrere a spese solari ben 34 km. Ed è solo la prima auto solare a essere prodotta su larga scala.

Senza emissioni, senza colonnine, senza pensieri

Questo è possibile grazie a una nuova tecnologia di integrazione del solare che sostituisce di fatto la vernice della carrozzeria, adattando perfettamente i pannelli alla forma del veicolo e rendendoli quasi del tutto invisibili allo sguardo.

Grazie a un sistema bidirezionale di ricarica, poi, è possibile sfruttare l’energia solare accumulata dalla macchina, come se fosse una “power bank”: utilissimo in caso di campeggio, ma anche solamente per ricaricare velocemente e senza spese i propri device tecnologici.

Sulla strada del futuro

Auto solare, Lightyear One

Se Sono Motors detiene attualmente forse il primato di efficienza di autoricarica, le esperienze di altre case automobilistiche fanno ben sperare in un futuro di auto solari silenziose, ecosostenibili e alla portata di tutti.

Hyundai ha tappezzato di pannelli fotovoltaici il tettuccio della sua berlina più richiesta, la Sonata, mentre nel 2019 Aptera Motors ha presentato la terza versione della sua fantascientifica Aptera EV: con tre ruote, due posti e un design da film di supereroi ha sfidato il principale concorrente nel panorama dell’efficienza delle autoelettriche, Tesla, e la sua Model 3.

Nel 2021 potrebbe prendere avvio la produzione della Lightyear One, un’auto progettata da Granstudio che vanta ben 5 mq di superficie ricoperta da circa 1000 pannelli solari per garantire un’autosufficienza di 65 km nelle giornate di sole.

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