Achille Lauro presentando il suo ultimo album, intitolato “Lauro”, ha dichiarato di voler fermarsi per un po’ e sparire come Mina.
Non ci stupisce il suo “volare alto” accostandosi ad una cantante come Mina. Forse è proprio questo suo atteggiamento da renderlo o tanto amato o tanto criticato.
Nella sua ultima esperienza al Festival di Sanremo, dove ha messo in scena diversi quadri musicali ha ricevuto diverse critiche, anche maggiori rispetto ai pareri positivi. Che non sia questo uno dei motivi che lo avrebbero spinto a lasciare momentaneamente la musica.
Achille Lauro: “Non esistono vie di mezzo, o si vince o si perde”
Achille Lauro nel pubblicare il suo ultimo singolo Lauro, con il quale ha lanciato il suo nuovo album omonimo, ha fatto uscire anche il video. Condividendo il video sul suo profilo Instagram ha spiegato quale fosse il significato della copertina del disco. Ecco cosa ha scritto:
Nel gioco dell’impiccato, classico gioco dei bambini, l’impiccato muore quando la parola non viene indovinata. Non esiste via di mezzo. O si vince o si perde.
Nella cover del nuovo album invece si vede come l’impiccato abbia perso, ma il nome è scritto per intero, grazie ad una aggiunta successiva, la “O rossa”.
Un po’ come quando a scuola ti correggevano il compito. Ho giocato, ho perso. Ho barato e mi sono preso la mia seconda possibilità.
Achille Lauro: “Lauro” non segna un addio ma la fine di un ciclo
Nell’album “Lauro” il cantante non si concentra su diversi generi musicali, ognuno dei quali indicato da una lettera ben precisa.
La prima traccia, Solo Noi, è una ballad rock in cui Achille Lauro racconta della sua generazione vissuta in periferia e di cui si percepisce un senso di nostalgia.
Latte+ si avvicina più allo stile funky con cui ha proposto Maleducata, colonna sonora di Baby3. Marilù racconta di una ragazza che cerca l’indipendenza e si ribella alle regole dei genitori.
Il brano Lauro, dalle sonorità punk rock, vuole essere un omaggio al percorso artistico dello stesso cantante. Femmina invece vuole esaltare la bellezza dell’essere anziché quella dell’apparire.
Generazione X è un omaggio alla generazione di Achille Lauro. Barrilete cosmico riprende le sonorità anni ’60 con riferimenti calcistici e cinematografici.
L’ultima traccia è Pavone, dai toni trasgressivi e sensuali ma al tempo stesso nobili.
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Achille Lauro e la musica, una lunga storia d’amore
Achille Lauro, all’anagrafe Lauro De Marinis, è nato a Verona ma cresciuto a Roma, nella borgata di Conca d’Oro. Fondamentale nella sua vita è stato l’incontro con Edoardo Manozzi, in arte Boss Doms, divenuto suo produttore e con il quale ha condiviso diversi successi sia televisivi che musicali.
Nel 2017 partecipano allo Show Pechino Express come coppia dei Compositori, aggiudicandosi il terzo posto. Insieme li vediamo ancora sul palco di Sanremo nel 2018 con il brano Rolls Royce e nel 2020 con Me ne frego dove celebrano la loro unione professionale con un bacio sulla bocca.
Qualche mese dopo però arriva la notizia della loro separazione artistica non per divergenze ma sol perché il Doms decide di dedicarsi alla sua carriera e crescita personale.
Inizia un periodo di intenso lavoro per Lauro, in cui da il meglio di se producendo brani di generi diversi tra di loro. Dai singoli 16 Marzo a Bam Bam Twist e Maleducata, agli album 1990 e 1969 Achille Idol Rebirth.
Siamo certi che “Lauro”, quello che lui definisce il suo ultimo album, rappresenti solo un pausa e che presto lo rivedremo in un’altra delle sue iconiche trasformazioni.
Achille Lauro: “Quando sarà il momento tornerò”
Achille Lauro in un’intervista al Corriere della Sera chiarisce quanto affermato sui social riferendosi a Lauro come al suo ultimo album. Ecco cosa ha dichiarato:
Voglio fermarmi. Scrivere è qualcosa di strettamente legato al vivere. Quando sarà il momento tornerò.
Ad un certo punto, però, mi piacerebbe sparire come Mina e lasciare solo la musica.
A Tv Sorrisi e Canzoni aggiunge:
Sì è vero ma solo in parte. Non voglio pubblicare più niente per un po’.
Ho bisogno che questo non sia solo uno tra i tanti progetti della mia carriera, ma un album definitivo.
Non sarà l’ultimo ma sarà la fine di un lungo ciclo.
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