Mahmood in tour: “Prima nessuno mi voleva, ora giro l’Europa, la gavetta ti salva”

Mahmood dopo Sanremo conquista l'Europa: "La gavetta è una scuola che ti fa capire dove migliorare e perché non arriva il risultato che cerchi".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Dopo il sesto posto all’ultimo Festival di Sanremo con “Tuta Gold” e aver scalato le classifiche sulle piattaforme di streaming, Mahmood sta conquistando l’Europa, impegnato in un tour che chiuderà il prossimo 31 ottobre 2024 al Palapartenope di Napoli.

Lunedì 15 aprile ha incantato il Paradiso di Amsterdam, storico locale in cui si sono esibiti i Rolling Stones, i Nirvana, i Pink Floyd, con dei brani come “Gioventù bruciata” grazie a cui ha vinto Sanremo Giovani 2019 e “Soldi” trionfando nella categoria Big, “Stella cadente”, “Cocktail d’amore”, “Rapide”.

La sua popolarità è cresciuta pian piano e deve tutto alla gavetta, come ha dichiarato al “Corriere della Sera”: “Fossi esploso a 19 anni sarebbero stati cavoli… La gavetta ti salva, è una scuola che ti fa capire dove migliorare e perché non arriva il risultato che cerchi”.

Mahmood dopo Sanremo riparte dai palazzetti italiani e dai club europei, prima di sbarcare negli stadi, fissando step by step i suoi i prossimi passi da compiere: “È importante avere sempre obiettivi da depennare uno dopo l’altro, ma credo di non essere nemmeno a metà della mia carriera. Questa volta, però, ho avuto la percezione che mi stessero aspettando“.

Mahmood prima la vittoria di Sanremo Giovani nel 2019

Mahmood ha intrapreso la sua carriera musicale a partire dal 2012, quando ha partecipato alla sesta edizione di X Factor, venendo inizialmente scartato agli Home Visit del programma poi ripescato ed eliminato definitivamente nel corso terza puntata. Nel 2016 ha partecipato a Sanremo, classificandosi al quarto posto con il brano “Dimentica”.

Ha continuato, poi, a produrre i suoi pezzi fino al 2018, fino a quando, ha rivelato: “A un certo punto nel 2018 i miei musicisti non volevano più scrivere con me, perché non funzionava. Un giorno addirittura un discografico mi disse ‘Questo pezzo è il più brutto che hai scritto sinora’. Si chiamava ‘Urla’ e non l’ho mai pubblicato. Eppure continuai ad andare in casa discografica ogni giorno a rompere a tutti”.

Ha iniziato a collaborare con Michele Bravi, Guè, Elodie e Mengoni, fino ad approdare nuovamente a Sanremo Giovani e da lì la sua carriera è decollata sia come songwriter sia come artista.

I progetti futuri

Mahmood ha un’immagine chiara di sé: “Quando arriva una proposta mi domando sempre ‘Ma tu cosa vuoi fare?’ e mi rispondo che voglio durare a lungo possibile”.

Per il momento il focus è sul suo tour, che ha segnato una data sold out il 21 ottobre al Forum di Milano, doppiata poi il giorno successivo, e sarà al Nelson Mandela Forum di Firenze il 25 ottobre, mentre il 27 sarà al Palazzo dello Sport di Roma.

Mahmood salirà sui palcoscenici, cantando le sue canzoni e diffondendo un messaggio universale, tanto discusso all’ultimo Sanremo di cui è stato uno dei protagonisti, la libertà di parola: “La libertà di esprimersi per un artista deve essere a 360 gradi. Dico no alla censura. Se un rapper ha vissuto certe cose va bene che le racconti se vuole risultare vero in quello che fa”.

Leggi anche: Mahmood e Blanco con “Brividi”: la vittoria che tutti si aspettavano

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