Abbigliamento solare: i vestiti fotovoltaici dettano una nuova moda

Tessuti fotovoltaici e moda in fibra ottica: ecco come ci vestiremo in un prossimo futuro.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Niente più paillettes o strass, la moda del futuro vestirà abbigliamento solare per unire l’utile al dilettevole e imprimendo una svolta nel campo del tessile e dell’elettronica.

Con i vestiti fotovoltaici, infatti, sarà possibile ricaricare il proprio smart watch o il proprio cellulare semplicemente tenendoli in tasca: addio quindi ai tempi di attesa o all’ansia del telefono scarico nei momenti meno opportuni!

Il filato fotovoltaico della Nottingham Trent University

Sebbene l’abbigliamento solare non sia una vera e propria novità, dal momento che vari stilisti e case di moda hanno tentato negli anni passati l’accostamento dei tessuti con mini pannelli solari, la tecnologia di oggi è progredita tanto da inventare un vero e proprio filato di celle fotovoltaiche.

Il progetto è stato portato avanti dai ricercatori della Nottingham Trent University, sotto la guida di Theodore Huges-Riley, Professore associato in Elettronica Tessile che riassume così la scoperta: “Abbiamo creato quello che potremmo definire come un grande pannello solare, costituito da un tessuto intrecciato di filato elettronico che incorpora delle celle solari molto piccole, non più grandi di 5 millimetri per lato. Il pannello dunque si compone di 1200 celle fotovoltaiche, filate”.

Non solo, ogni cella, collegata con la successiva da una coppia di fili di rame, è saldata insieme al tessuto e incapsulata in un microfilm di resina, cosa che rende il tutto impermeabile e lavabile in lavatrice a 40 gradi!

Il tessuto ha infatti una consistenza morbida e portabile, risultando quasi invisibile a un occhio non esperto la trama che compone l’abbigliamento solare.

Quanta energia produce il tessuto fotovoltaico?

Per il momento, il tessuto ottenuto alla NTU è in grado di assorbire 400milliwatt di radiazione solare, quello che basta per ricaricare comodamente il cellulare o piccoli device, come lo smartwatch.

Potendo sfruttare superfici più ampie, non solo l’abbigliamento solare potrà generare corrente di uso quotidiano, ma anche grandi superfici, come tende e teloni, coperture etc, potrebbero ben presto diventare una risorsa di energia preziosa e inesauribile, per i piccoli consumi di tutti i giorni.

Leggi anche: Dimenticate il carica batterie, ecco i pannelli fotovoltaici flessibili

L’e-tessile come nuova frontiera della moda

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L’abbigliamento solare potrebbe sfilare presto in passerella, segnando un traguardo straordinario nella storia della moda mondiale.

Il tessuto fotovoltaico emula in tutto e per tutto, sia negli scopi che nella realizzazione, un normale filato per abbigliamento, ma arricchisce il capo indossato con la possibilità di sfruttare ogni spostamento all’aperto quale fonte di energia elettrica.

I tessuti elettronici e l’abbigliamento solare hanno il potenziale per cambiare il rapporto tra tecnologia e persone, ampliando e applicando in ogni settore la produzione di energia elettrica, così indispensabile e costosa al giorno d’oggi.

Leggi anche: 7 gadget a energia solare di cui non potrai più fare a meno

Abbigliamento solare in fibra ottica

Abito con fibra ottica integrata nel tessuto

Tra i numerosi progetti di abbigliamento solare, spicca lo studio americano della Penn State University, che ha integrato le celle solari in una fibra ottica, in modo da trasformarla in trama per vestiti e tessuti.

Il circuito elettronico integrato all’interno della sottilissima fibra elaborata dall’istituto è in grado di trasformare l’energia solare che colpisce la superficie dell’abito in corrente elettrica, garantendo allo stesso tempo il comfort di vestibilità e di estetica del capo di abbigliamento.

La moda “potenziata” è via via sempre più esplorata, alla ricerca della perfetta integrazione tra utilità e praticità: la start up americana Art by Physicist ha per esempio elaborato un soprabito e un vestito rivestiti di film fotovoltaico, ma anche un cappotto double-face autoriscaldante, tessuti led personalizzabili da app e persino un abito programmabile attraverso il wifi.

Leggi anche: A Rotterdam la prima Biennale Solare dedicata all’energia pulita

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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