Durante il periodo delle Feste le persone si dividono in due categorie, chi ama il Natale e chi, invece, viene definito “grinch”. Il rifiuto per lo spirito natalizio viene ricollegato, inevitabilmente, al disprezzo provato dal celebre personaggio ideato da Dr. Seuss.
La storia del Grinch, infatti, parte dalla penna del poeta e fumettista Theodor Seuss Geisel, per poi acquisire un’immagine più nitida nel film di Ron Howard, dove a interpretare la strana figura verde è un magistrale Jim Carrey. Dietro al Grinch, però, si nasconde una storia che va ben oltre il cinismo del personaggio.
Se da una parte Dr. Seuss rivedeva nella creatura alcuni aspetti di se stesso, dall’altra il Grinch nasconde una storia molto più profonda, che spiega il perché della sua distanza dalle altre persone e, soprattutto, dal Natale. Scopriamo insieme la vera storia e alcune curiosità su di lui.
La vera storia del Grinch
Come nasce il Grinch? A idearlo è stato il poeta e fumettista americano Theodor Seuss Geisel, meglio conosciuto come Dr. Seuss. Come fa sapere L’Officiel Italia, l’opera è stata pubblicata nel 1957, dalla casa editrice Random House e, in contemporanea, in un numero della rivista Redbook.
Per la sua scrittura, Dr. Seuss si è ispirato a se stesso. In una vecchia intervista, l’autore aveva dichiarato: “Mi stavo lavando i denti la mattina del 26 dicembre quando ho notato un aspetto molto Grinch nello specchio. Ero io! Così ho scritto del mio acido amico, il Grinch, per vedere se potevo riscoprire qualcosa del Natale che evidentemente avevo perso“.
Ed ecco, quindi, che il Grinch ha 53 anni, gli stessi del Dr. Seuss al tempo, che nel racconto prende le sembianze di un umanoide, simile a un lupo, ricoperto da un pelo disordinato e, tratto caratteristico, completamente reticente nei confronti del Natale.
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Il lato umano del Grinch

Ad aver avuto molto più impatto nella cultura di massa non è stato tanto il libro del Dr. Seuss, piuttosto il film del 2000 di Ron Howard, con protagonista Jim Carrey. L’umanoide dal bizzarro pelo verde vive sulla cima del monte Briciolaio, al di sopra del villaggio di Chistaqua.
Dal cuore “di due taglie più piccolo” e dal comportamento cinico e solitario, il Grinch è un acerrimo nemico del Natale, tanto da voler boicottare le Feste di tutti gli abitanti del villaggio. Eppure, dietro a un personaggio che apparentemente potrebbe sembrare negativo ci sono una storia e un significato profondi.
Il Grinch, infatti, deve fare i conti con la solitudine e il rifiuto da parte della gente, che nel corso della sua vita lo hanno portato a chiudersi sempre più in se stesso. Da qui l’insegnamento che se si è emarginati è più probabile che si sviluppino atteggiamenti difensivi. La strana creatura verde, però, nel corso del racconto scopre che la rabbia e l’isolamento non portano a nulla di buono.
Attraverso un percorso di analisi di sé e di redenzione, quindi, riesce ad avvicinarsi a chi gli sta intorno, toccando con mano la soddisfazione emotiva che le persone possono comportare. Alla base del suo cambiamento c’è, di sicuro, un nuovo modo di intendere se stesso, che oltrepassa il pregiudizio e si incanala verso l’accettazione delle proprie peculiarità.
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