Anticorpi monoclonali, cosa sono e perché si usano nella lotta al Covid-19

Gli anticorpi monoclonali (mAb) agiscono contro il Covid-19: si legano al patogeno facendo in modo che non entri nelle cellule umane. Ecco come.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Gli anticorpi monoclonali proteggono dalle forme sintomatiche di coronavirus: non agiscono in modo preventivo, come i vaccini, ma in alcuni stadi della malattia.

Infatti, gli anticorpi monoclonali agiscono contro il Covid-19 esattamente come come gli anticorpi naturali, quindi si legano al patogeno facendo in modo che non entri nelle cellule umane.

Lo annunciano l’azienda farmaceutica statunitense Eli Lilly e il colosso USA delle biotecnologie Regeneron grazie agli ottimi risultati riscontrati nelle prime fasi di studio.

Anticorpi monoclonali, cosa sono

Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte dal nostro sistema immunitario per difenderci. Quando il nostro corpo entra in contatto con un virus, gli anticorpi monoclonali si legando a esso per neutralizzarlo e renderlo facilmente individuabile alle nostre cellule del sistema immunitario.

In questo modo, al virus non è permesso l’ingresso nelle cellule dell’organismo in cui si riprodurrebbe. A questo proposito,  i linfociti sono in grado di riconoscere una sola porzione del patogeno, mentre un virus è formato da più porzioni e per essere identificato totalmente sono necessari più linfociti.

Quando le cellule di difesa riconoscono il patogeno come tale si duplicano e, per difendere il nostro corpo, producono anticorpi, i cosidetti anticorpi policlonali (Ab). Questi, sono tanti cloni di linfociti che hanno individuato le diverse sezioni del virus.

Se, invece, si isola un singolo linfocita che si duplica e produce anticorpi fra loro tutti uguali, si creano i cosiddetti anticorpi monoclonali (mAb). Esattamente come spiega a Focus.it il professore di Genetica Umana dell’Università di Roma Tor Vergata, Giuseppe Novelli:

Gli anticorpi monoclonali (mAb o moAb) sono immunoglobuline identiche, generate da un singolo clone di cellule B.

Questi anticorpi riconoscono epitopi unici o siti di legame su un singolo antigene.

Leggi anche: Covid, cos’è la nebbia cognitiva che colpisce il cervello

Anticorpi monoclonali, studi e risultati

Anticorpi monoclonali.

Lo studio di Regeron Pharmaceuticals è stato effettuato su 1.097 partecipanti. 132 di questi erano positivi al coronavirus all’inizio della ricerca, 300 erano ospiti di case di riposo, tutti gli altri operatori. I dati ottenuti fino ad ora riguardano i primi 400 volontari.

Metà dei soggetti hanno ricevuto un placebo, l’altra metà 1,2 grammi degli anticorpi monoclonali Casirivimab e Imdevimab.

Otto pazienti nel gruppo del placebo si sono ammalati, ma nessuno dei 186 volontari trattati con gli anticorpi ha contratto forme sintomatiche di Covid.

Lo studio dell’azienda farmaceutica Lilly, effettuato su mille persone, mostra la riduzione di ospedalizzazione e morte per Covid-19 del 70% se utilizzato un trattamento a base di anticorpi monoclonali bamlanivimab (LY-CoV555) ed etesevimab (LY-CoV016).

Anticorpi monoclonali e Covid-19

Anticorpi monoclonali e Covid.

Daniel Skovronsky, direttore scientifico di Lilly e presidente dei Lilly Research Laboratories ha commentato i risultati degli anticopri monoclonali nella lotta al Covid come:

Un’importante evidenza clinica sul ruolo che gli anticorpi neutralizzanti possono svolgere nella lotta alla pandemia.

Mentre la natura preliminare dei risultati di Fase 2 poteva determinare un’accettazione limitata del trattamento, questi dati di Fase 3 rafforzano ulteriormente le prove disponibili.

Negli ultimi 30 anni si sono sviluppati degli anticorpi monoclonali che in reumatologia vengono utilizzati per ridurre l’infiammazione e in oncologia per bloccare la diffusione del tumore.

Gli anticorpi monoclonali possono avere funzione preventiva contro il Covid, se somministrati a soggetti che successivamente contraggono l’infezione, possono bloccare l’ingresso del virus inibendo la malattia.

Leggi anche: Cani anti-Covid, fiutano il virus prima (e meglio) dei tamponi: ecco come

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