Zohra uccisa e torturata a soli 8 anni per aver ridato la libertà a due pappagalli

Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi
Mary Tagliazucchi, giornalista e fotoreporter si occupa di inchieste, reportage in giro per il mondo, cronaca e attualità. Il suo vizio? Guardare oltre, sempre.
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Massacrata e uccisa di botte a soli 8 anni. È la tragica, triste e ingiusta fine della piccola Zohra Sha, una bimba pakistana che ha trovato la morte per un gesto, il suo, di grande sensibilità: liberare due pappagallini rinchiusi in una gabbia. Il sentirsi in gabbia era una condizione che la bimba purtroppo conosceva già fin troppo bene. Data via quattro mesi fa dalla sua famiglia d’origine, Zoha e senza alcuna possibilità di sfuggire al suo destino, la piccola era partita da Kot Addu, la cittadina in cui viveva con la famiglia per andare a lavorare come domestica per una famiglia benestante di Rawalpindi, in Pakistan e prendersi cura del loro bambino di appena un anno. In cambio le era stata promessa un’istruzione e un’educazione adeguata. Peccato però che alla piccola sia stato riservato tutt’altro trattamento.

Zohara voleva solo liberare i pappagalli

La ferocia da parte dei due coniugi sembra sia sfociata per via della perdita dei due pappagalli. La stampa locale riporta due versioni sull’accaduto. La prima sembra che i due uccellini sia scappati mentre la piccola gli stava dando da mangiare, l’altra invece invece ipotizza che Zohra sia stata spinta dalla sensibilità verso quei due animali chiusi in gabbia, scegliendo di ridargli la libertà perduta. Quale sia la verità non è importante quanto l’indegno comportamento dei suoi carnefici che, una volta scoperta la cosa, l’hanno picchiata e torturata. Leggi anche: In migliaia in piazza a Roma contro il razzismo al grido di “I can’t breath”

I due mostri hanno ammesso di aver torturato la piccola

Le prime indagini dichiarano che i due coniugi l’abbiamo abbandonata morente in ospedale dove nonostante i medici abbiamo tentato il tutto per salvare la piccola non c’è stato nulla da fare. Zohra è morta lo stesso giorni a causa delle gravi lesioni riportate sotto la gabbia toracica, alle gambe, alle mani e al viso. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi di un’aggressione sessuale ai danni della minore per via di alcune ferite sulle cosce. Gli esami ora in corso confermeranno o meno la tesi. In custodia cautelare, i due ‘mostri’ hanno ammesso loro stessi di aver picchiato e torturato la piccola, sono stati arrestati dalla polizia locale.

50 mila bambine abortite ogni mese

Come accade sempre in questi casi il web con l’hastagh #JusticeForZohraShah ha cominciato il suo tam tam dove si chiede giustizia per Zohra perché come lei nel mondo ci sono tantissime bambine che vivono ancora in condizioni di privata libertà e violenza. Proprio in Pakistan ancora ci sono conversioni forzate e matrimoni precoci. E, stando ai dati Unicef in Pakistan tre bambine su 100 si sposano prima di aver compiuto 15 anni e 21 su 100 prima dei 18 anni. Con picchi ancora più preoccupanti nella provincia di Sindh, dove le spose bambine rappresentano ben il 72% del totale e gli sposi bambini il 25%. Leggi anche: La piccola Gianna, figlia di George Floyd: “Mi manca il mio papà”

Il dramma delle spose bambine

Non va certo meglio in India dove oltre l’ormai nota piaga delle ‘spose bambine’ c’è anche quella delle bambine sparite, abortite. Gli ultimi dati diffusi dalla Alliance Defending Freedom International (adf) parlava di 50mila bambine abortite ogni mese per un’unica ragione: sono femmine e non maschi.

Non è l’unica bambina a essere vittima innocente

Le bambine dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia sud-occidentale invece non riescono quasi mai a completare il ciclo di istruzione primaria che le salverebbe anche dai matrimoni precoci. Sono 200 milioni le donne che hanno subito la mutilazione genitale di cui 44 milioni sono bambine e ragazze con meno di 15 anni. Parliamo del 98% delle donne tra i 15 e i 49 anni in Somalia, il 97% in Guinea. Seguono Gibuti, Sierra Leone, Egitto, Eritrea e altre.

Qualcuno ha deciso che la sua esistenza era inutile

Una panoramica desolante che, a distanza di 60 anni, da quando la grande giornalista Oriana Fallaci scrisse “Il Sesso Inutile”, a seguito del suo reportage intorno al mondo che si focalizzava sulla condizione delle donne di ogni età ed etnia,ci mostra come la condizione delle donne, soprattutto di quelle ancora più piccole e indifese, non siano ancora cambiate. Zohra aveva solo 8 anni e tutto il diritto di vivere una vita piena e felice. Non le è stato permesso e qualcuno ha deciso per lei. Qualcuno ha deciso che la sua esistenza era inutile. Leggi anche: Stati Uniti, arrestato l’agente responsabile dell’omicidio di George Floyd

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