Vittorio Sgarbi rompe gli indugi e si candida a sindaco di Roma. Il 23 febbraio ha presentato la sua lista che si chiama Rinascimento Sgarbi e ha come simbolo il colosseo.
Secondo molte indiscrezioni sarebbe forte non solo della sua lista civica. L’ex parlamentare di Forza Italia dovrebbe godere dell’appoggio di una coalizione composta da Italia Libera, Movimento Cittadini Italiani e Sviluppo Italia.
Vittorio Sgarbi candidato a sindaco di Roma: chi è e da dove viene
Sgarbi, ferrarese di 68 anni, è noto soprattutto per il suo carattere irruento, e politicamente, oltre al Parlamento ha anche tentato la scalata politica alla prima poltrone di altre città Italiane.
È stato sindaco di Salemi, in Sicilia, di San Severino Marche in provincia di Macerata e attualmente è sindaco di Sutri in provincia di Viterbo. In passato ha tentato di essere eletto a Pompei. Dopo la piccola Roma sta tentando ora di scalare la vera sede del Campidoglio.
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Vittorio Sgarbi, attacco alla Raggi: “Temo che quella si ricandidi”
Nella sua campagna elettorale entrata già nel vivo non risparmia critiche all’attuale sindaco Virginia Raggi definendo Roma “città abbandonata con monumenti chiusi e immondizia in strada” .
Poi va sull’attacco personale al primo sindaco donna della Capitale: “Temo che quella là si ricandidi” ha detto.
E ospite alla trasmissione di La7, L’aria che tira, Sgarbi ha dichiarato:
Non so come si chiami il sindaco di Roma perché non mi pare che ce ne sia uno.
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Vittorio Sgarbi candidato a sindaco di Roma, la precedente sfida con il M5S
Al momento Sgarbi ha altri competitor per la poltrona di sindaco della Capitale, ma non sappiamo se la sindaca attuale sarà tra questi, né se avrà il simbolo del Movimento 5 stelle.
L’ultima sfida tra Sgarbi e un illustre big del Movimento, Luigi Di Maio, si era conclusa con la sconfitta dell’attuale candidato sindaco nel collegio di Pomigliano D’Arco.
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Vittorio Sgarbi futuro sindaco di Roma? Promesse e sondaggi
Per quanto riguarda le sue intenzioni per la capitale, Sgarbi dichiara di volersi concentrare sul patrimonio artistico, materia a lui cara in quanto esperto critico d’arte.
Promette che a Roma “ridaremo la dignità di Capitale”, poi precisa che secondo un sondaggio di cui avrebbe incaricato Renato Mannheimer:
”Io sono al 26%, Calenda è al 32, la Raggi al 24. Io al ballottaggio con la Raggi vinco, con Calenda perdo.
Però mancano i blocchi di centrosinistra e centrodestra”.
Infine chiede al centro destra di esprimersi in maniera unitaria per sostenerlo nella corsa al Campidoglio.
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