Violenza sulle donne: un problema ancora grave e mondiale

Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Ecco qual è la situazione in Italia e le inziative da seguire online.

Clarice Subiaco
Clarice Subiacohttps://medium.com/@ClariceSubiaco
Classe 1986, passato di studi umanistici e presente nel mondo dei dati. In mezzo, esperienze di lavoro come Digital PR, Content Strategist e Project Manager per startup e agenzie internazionali. Ama raccontare l'innovazione che ha un forte impatto sociale.
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In questi giorni, alcuni fatti di cronaca hanno risvegliato l’attenzione su un tema quanto mai urgente: quello della violenza sulle donne. I casi della maestra di Torino, vittima di revenge porn, e della diciottenne stuprata da Alberto Genovese, sono solo la punta di un iceberg molto più profondo. Ad accompagnare questi drammatici eventi, una narrazione non corretta da parte dei media che, in alcuni casi, ha contribuito ad acuire lo stigma sociale nei confronti delle vittime addossando loro la colpa o proponendo una romanticizzazione dell’aguzzino. Ne ha parlato qualche giorno fa Chiara Ferragni sul suo profilo Instagram e su quest’onda, l’ordine dei giornalisti ha stabilito che dal primo gennaio, entrerà in vigore una nuova regola deontologica per un trattamento più rispettoso delle vicende legate alle donne.

I numeri della violenza sulle donne

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’omicidio da parte del partner o ex-partner è tra le prime cause di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni. Secondo l’Istat in Italia una donna su tre ha subito una qualche forma di violenza nella sua vita, in particolare all’interno del nucleo familiare. Il 20,2% delle donne italiane ha subito violenza fisica e il 21% violenza sessuale, mentre il 5,4% ha subito molestie, tentativi di strangolamento e di stupro. In questo scenario sconvolge pensare che nel 62,7% dei casi, gli autori delle violenze più gravi siano mariti, compagni, ex-partner. Persone che conosco bene la vittima e che hanno con lei un legame. 

Un altro tassello che si aggiunge a questo sconfortante scenario riguarda il numero di denunce: solo il 12% delle violenze viene denunciato. Oltre alla paura di ritorsioni da parte del proprio aguzzino, molte donne subiscono anche la minaccia di un danno reputazionale permanente e insostenibile. Proprio a causa di questo stigma sociale è estremamente difficile raccogliere dati sulla violenza sulle donne, e a questo scopo nel 2017 è stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.

Perché il 25 novembre

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne è una ricorrenza istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite che ha scelto questa data simbolica in memoria di una terribile vicenda. Il 25 novembre del 1960 le sorelle e attiviste Patria e Minerva Mirabal furono stuprate, torturate e massacrate per ordine dell’allora presidente della Repubblica Dominicana Rafael Léon Trujillo, mentre si recavano a visitare i loro mariti in carcere. Sessant’anni dopo, la violenza contro le donne è ancora lontana dall’essere eliminata e questa data è diventata un importante momento di sensibilizzazione, ma anche di informazione e presa di coscienza.

Come seguire l’evento online

Vista la situazione attuale, quest’anno non sarà possibile partecipare a manifestazioni ed eventi fisici, ma la solidarietà non si ferma nemmeno in tempo di pandemia. Sono molte, infatti le iniziative online messe in campo da collettivi, associazioni e aziende. Eccone alcune:

Non Una Di Meno, il collettivo di attiviste femministe nato sull’onda del movimento sudamericano Ni Una Menos, ha organizzato l’evento “se ci fermiamo noi si ferma il mondo” un ciclo di flashmob e incontri virtuali per discutere di come la pandemia abbia acuito molte difficoltà già vissute dalle donne: dalle violenze domestiche, alla precarietà del lavoro, passando per l’accesso all’aborto.

2020. Il mondo si è fermato. Dati e storie dai centri anti violenza. D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, la più grande associazione nazionale impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, presenta una serie di dati e storie per far conoscere la situazione del sistema antiviolenza in Italia.

#unrossoallaviolenza è la campagna lanciata da Lega Serie A e la Onlus WeWorld, che invita calciatori, allenatori e arbitri a scendere in campo con un segno rosso in faccia per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne. Inoltre, sul profilo Instagram della Serie A saranno chiusi i commenti ai post per tutta la giornata. Un gesto simbolico per ricordare tutte le donne che non hanno voce.

16 Days 16 Films contro la violenza è il concorso cinematografico che si terrà online dal 25 novembre al 10 dicembre e che vede nella giuria, tra le altre, anche l’attrice Jasmine Trinca e la regista Barbara Broccoli

Le parole fanno la differenza. Spesso la violenza e il sessismo si manifestano attraverso le parole, per questo la piattaforma per l’apprendimento delle lingue straniere Babble, ha lanciato un progetto per sensibilizzare sull’uso del linguaggio. La piattaforma linguistica ha anche collaborato con D.i.Re e Cadmi promuovendo la conoscenza della lingua attraverso borse di studio per i loro corsi così che le donne sopravvissute alla violenza possano riqualificarsi professionalmente, facilitando quindi il loro inserimento nel mondo del lavorativo.

Stand Up è il programma lanciato da L’Oréal Paris insieme alla Ong Hollaback! per educare a riconoscere le molestie e a prestare aiuto in caso di necessità. 

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