Alberto Maria Genovese, coca e festini a Terrazza Sentimento

Continuano ad emergere nuove indiscrezioni sul fondatore di Facile.it e Prima Assicurazioni, Alberto Maria Genovese, per i festini vista Duomo a Terrazza Sentimento.

Silvia Aldi
Silvia Aldi
Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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Continuano ad emergere indiscrezioni sulla vita e sul passato del fondatore della startup Facile.it (venduta nel 2014), Alberto Maria Genovese. L’imprenditore è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni nei confronti di una 18enne, avvenuto nell’attico con vista Duomo in piazza Santa Maria Beltrade, a Milano, conosciuta ormai come Terrazza Sentimento. La violenza sessuale, secondo l’accusa, sarebbe andata in scena proprio durante uno dei tanti festini a base di cocaina e MdMa che si svolgevano regolarmente a Terrazza Sentimento. E non solo. Altre ragazze hanno trovato il coraggio di denuciare Genovese, numero uno di Prima Assicurazioni, anche per i festini svolti l’estate appena passata a Ibiza.

Alberto Maria Genovese, il racconto della vittima

La 18enne vittima di Genovese ha raccontato di essere stata rinchiusa in una camera, ammanettata e costretta a subire un rapporto sessuale mentre la guardia del corpo sorvegliava la porta. Secondo le indagini, Genovese avrebbe poi ordinato al bodyguard di eliminare tutte le immagini delle videocamere che si trovano nell’attico: “Quelle registrazioni adesso, passa un distruttore dei nastri”. La ragazza è rimasta priva di sensi dalla sera del 10 ottobre fino al pomeriggio successivo, quando è riuscita a scappare dall’appartamento con una sola scarpa e seminuda. Racconta la vittima:

L’altra me l’ha lanciata dalla finestra insieme a una banconota da cento euro.

Alberto Maria Genovese arrestato

Alberto Maria Genovese è stato arrestato dopo essersi presentato all’ufficio passaporti per partire per Amsterdam e da lì in Sudafrica con un jet privato. Incastrato da una telefonata alla madre in cui dice: “Tanto con il jet privato non ho problemi per gli spostamenti“. Arriva così il fermo, il 6 novembre scorso. Durante l’interrogatorio, al gip Tommaso Perna, Genovese ha attribuito la colpa alla cocaina: “Da quattro anni sono dipendente dalla cocaina, non riesco a controllarmi. Ho bisogno di curarmi“. Agli atti dell’inchiesta c’è la testimonianza di un’altra ragazza che racconta di aver subito lo stesso tipo di violenza dopo essere stata invitata a trascorrere un periodo di vacanza a luglio nella casa di Genovese a Ibiza, dopo aver ricevuto il biglietto aereo in regalo e delle misteriose valigie da portare nell’isola proprio ad Alberto Maria Genovese.

Leggi anche: A Milano è ufficialmente vietato fumare all’aperto

Almeno 30 presenti alla festa a Terrazza Sentimento la notte dello stupro

Alberto Maria Genovese durante uno dei suoi festini.

Il sistema di videosorveglianza ha permesso agli investigatori di capire chi fosse presente alla festa del 10 ottobre. Quasi tutte ragazze giovanissime tra i 18 e i 20 anni e uomini tra i 30 e i 40 anni. “In mezzo alla sala c’erano piatti con cocaina e altra sostanza stupefacente chiamata 2CB a disposizione degli invitati“, hanno raccontato alcuni testimoni. Durante le feste tutti gli ospiti di Genovese dovevano lasciare il cellulare una volta entrati in casa. Repubblica riporta il racconto alla polizia di un’amica della vittima:

Si dice che lui e la sua ex fidanzata erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle.

Genovese mi ha invitato due volte a scendere al piano di sotto, nella sua camera da letto, per farmi fare una riga di cocaina. So che lo ha fatto anche con altre ragazze presenti alla festa, non mi pare abbia mai esteso l’invito agli uomini presenti. Lui è solito scegliere una ragazza e invitarla al piano di sotto, non saprei dire con quale criterio.

La chat segreta per reclutare le ragazze alle feste: “C’è tutta la Milano bene”

L’attico vista Duomo di Alberto Maria Genovese, Terrazza Sentimento.

Giorgina Sparkling, coniglietta di Playboy Italia, ha raccontato a Fanpage.it di essere stata ad un festa di Genovese. “C’erano droga, donne bellissime, uomini facoltosi e ho visto le stanze dove si appartavano” racconta. E svela l’esistenza di una chat segreta di WhatsApp, attraverso cui vengono ingaggiate ragazze per feste e vacanze come quelle di Genovese. Si legge tra i messaggi:

Ho bisogno di una ragazza bionda, alta, italiana, che sappia le lingue, budget 3mila euro per una notte. Nella chat ci sono centinaia di ragazze tra modelle, hostess ed escort.

L’addio di Genovese a Facile.it nel 2014 e la nascita di Prima Assicurazioni

Alberto Maria Genovese, fondatore di Prima Assicurazioni.

Alberto Maria Genovese ha ceduto la società Facile.it nel gennaio 2014 a 100 milioni. Da allora il nuovo amministratore delegato è Mauro Giacobbe. La società, per non essere danneggiata, ha immediatamente comunicato che i rapporti con Genovese sono stati interrotti anni fa. Nello stesso anno, 2014, Alberto Maria Genovese fonda con George Ottathycal Prima Assicurazioni, agenzia digitale che distribuisce polizze Rc auto, moto e furgoni. In un’intervista a Forbes, ad aprile, Alberto Genovese aveva in mente grandi progetti per Prima Assicurazioni: “Quindi Prima può diventare rapidamente leader. Se poi il mercato cresce, meglio ancora. Dal 2021 poi cominceremo a guardare altri mercati”. Tutti progetti spezzati da quella notte del 10 ottobre, a Terrazza Sentimento.

Il caso Alberto Maria Genovese arriva in TV, la testimonianza a Non è L’Arena

Alberto Maria Genovese con il suo jet privato.

Il caso Maria Alberto Genovese sta riscuotendo un interesse mediatico enorme. Tra i tanti, Massimo Giletti ha invitato in collegamento nel suo programma Non è l’Arena Daniele Leali, uno dei migliori amici di Genovese. Secondo il racconto di quest’ultimo, Genovese aveva conosciuto la vittima dello stupro dieci giorni prima della notte del 10 ottobre e gli aveva confidato di essersi invaghito della ragazza, ma dice: “No, non ho mai pensato che Alberto Genovese potesse fare una cosa così, ho sempre visto donne andare con Alberto per il piacere di andarci. Nulla faceva presagire una cosa del genere”. Daniele Leali ci tiene a precisare che durante i festini non ha mai distribuito delle sostanze stupefacenti agli invitati.

Caso Maria Alberto Genovese a Live, non è la D’Urso

Anche Barbara D’Urso si è occupata del caso Genovese. La nota conduttrice Mediaset nella trasmissione ha presentato un audio originale della vittima, chiamandola con un nome di fantasia, Vania. Ecco il racconto andato in onda ieri sera:

I miei ricordi si sono fatti sempre più precisi e ciò che mi fa più male è sentire i commenti di queste persone che carcano di darmi la colpa o di giustificare quello che ho subito. Quello che ho vissuto in quelle ore non si possono neanche immaginare. Ho rischiato di morire. Mi sono vista dipinta in tanti modi, che non però non giustifica quello che mi è stato fatto.

Io che sono la vittima, mi sono sentita più volte attaccata ingiustamente perchè dopo tutto quello che ho vissuto, quest’ulteriore violenza mediatica non penso sia assolutamente giusta. Mi sono sentita dare della escort ma non ho mai percepito queste feste in Terrazza Sentimento come pericolose. Io andavo lì per divertirmi e mi sono ritrovata a vivere un inferno.

La difesa di Alberto Maria Genovese

A Live non è La D’Urso in onda anche le affermazioni di Alberto Maria Genovese dal carcere:

Da quattro o cinque anni consumo tre o quattro grammi di cocaina al giorno. Mi drogo da quando ho perso ogni ruolo operativo nelle mie società. Quello che è successo è colpa della droga. La mia vita per l’80 % è sana, sono una persona a posto, che non farebbe mai nulla di male.

Non ho la percezione del limite esatto tra legalità ed illegalità quando sono drogato. E’ una cosa di cui non vado fiero. Vorrei smettere di drogarmi e vorrei uscire, non avrei immaginato di poter finire qui in carcere.

Leggi anche: Chiara Ferragni: “Viviamo in una società maschilista e patriarcale. È il momento di cambiare le cose”

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Classe 1990, laureata in Scienze Politiche con una specializzazione in Comunicazione pubblica Internazionale. Amante della storia sin da piccola e appassionata di grandi classici della letteratura italiana. Si auto definisce una sognatrice che tende a considerare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni più critiche. Altri segni particolari? Appassionata di calcio e tifosissima!
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