Vaccino Covid, le linee guida di Aifa: dosi, efficacia ed effetti collaterali

L'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha pubblicato le istruzioni per l'uso del vaccino Pfizer BioNtech, Comirnaty, contro il Covid-19.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.
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Oggi, 27 dicembre, in tutta Europa è il “Vaccine Day”, con le prime iniezioni simboliche delle dosi. La campagna di vaccinazione vera e propria inizierà a gennaio.

Si tratta del vaccino Covid prodotto dalla casa farmaceutica americana Pfizer e dalla tedesca BioNTech, il primo ad essere approvato e distribuito in Europa.

L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha pubblicato il “bugiardino” del Comirnaty, il nome dato al vaccino dalla Pfizer BioNTech.

Vaccino Covid: quali sono le caratteristiche?

Vaccino Covid_campagna
Vaccino Covid: Inizia oggi la campagna di vaccinazione con il vaccino Comirnaty, approvato dalla Comunità Europea e dall’Agenzia europea del farmaco.

Il vaccino Covid Comirnaty è un vaccino destinato a prevenire la malattia da Covid-19 nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.

Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.

Vaccino Covid: Come viene somministrato?

Viene somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra.

L’mRna del vaccino resta nel corpo?

“L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione”, spiega l’Aifa, che riassume il metodo di funzionamento del vaccino partendo dalle modalità usate dal virus per attaccare l’uomo.

“I virus SARS-CoV-2 infettano le persone utilizzando una proteina di superficie, denominata Spike”, prosegue l’Aifa, ed è proprio questa proteina che tutti i vaccini in studio si occupano di bloccare.

Il vaccino Comirnaty è fatto con molecole RNA messaggero che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike, le quali andranno a stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici.

“In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule” conclude l’Aifa.

Vaccino Covid: di cosa è composto?

Il Comirnaty contiene un RNA messaggero che non può propagare se stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi di antigeni del virus SARS-CoV-2, che esso stesso codifica. Gli antigeni del virus stimolano la produzione di anticorpi nella persona vaccinata.

L’RNA messaggero è racchiuso in liposomi formati da ALC-0315 ((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) e ALC-0159 (2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide) per facilitare l’ingresso nelle cellule.

Inoltre il vaccino Covid contiene altri eccipienti: 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine, colesterolo, potassio cloruro, potassio diidrogeno fosfato, sodio cloruro, fosfato disodico diidrato, saccarosio e acqua per preparazioni iniettabili.

Leggi anche: Ursula von der Leyen: “Vaccino disponibile per tutti gli stati europei dal 27 dicembre”

L’efficacia e la sicurezza della vaccinazione

La protezione dal virus è efficace dopo una settimana dalla seconda dose e non si conosce la durata della protezione.

Non si conosce quanto duri la protezione. Essendo un vaccino sviluppato in poco tempo il periodo di osservazione per valutare i tempi delle protezione sono stati limitati. L’Aifa però ritiene che le tempistiche si aggirino intorno a 9-12 mesi, in base alle conoscenze su altri tipi di Coronavirus.

Inoltre alla domanda sulla possibilità per chi è vaccinato di trasmettere il virus, qualora venisse contagiato la risposta è incerta. Questa possibilità potrebbe esserci ed è necessario ulteriore tempo per raccogliere dati significativi. Per questo l’Aifa raccomanda chi è in contatto con un soggetto vaccinato di continuare a mantenere le misure di protezione.

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Sono state riscontrate reazioni avverse?

Le reazioni avverse osservate più frequentemente sono state di lieve o moderata entità e risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione.

Per reazioni moderate intendiamo: dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre.

– 1 persona su 10: si sono verificati arrossamento nel sito di iniezione e nausea.

– 1 persona su 100: ha avuto prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni.

– 1 persona su 1000: raramente ha riscontato debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta).

Leggi anche: L’esempio di Mattarella: “Non appena possibile mi sottoporrò al vaccino”

Le donne in gravidanza possono vaccinarsi?

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Le donne in gravidanza e le donne che allattano al seno potranno sottoporsi alla vaccinazione, dove essersi consultate con il personale sanitario.

I dati sull’uso del vaccino Covid durante la gravidanza sono ancora molto limitati. Studi di laboratorio su modelli animali non hanno provocato effetti dannosi in gravidanza.

Il vaccino è consigliato alle donne in gravidanza soprattutto perché la gravidanza, in concomitanza con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l’obesità, potrebbe aumentare il rischio di contratte il virus nella forma più grave.

Non sono previsti rischi nemmeno per le donne che allattano al seno, tenendo conto che l’uso del vaccino Covid durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere comunque deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi.

Per i soggetti allergici ci sono dei rischi?

Le persone con una storia di gravi reazioni allergiche, o che sono già a conoscenza di essere allergiche a uno dei componenti del vaccino Covid Comirnaty dovranno consultarsi col proprio medico prima di sottoporsi alla vaccinazione.

Le persone che dopo aver ricevuto la prima dose manifestano una reazione allergica grave non devono ricevere la seconda dose.

I casi di grave reazione allergica verificati fino ad ora sono stati pochissimi.

Le persone con immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?

Al momento non ci sono dati sufficienti per fornire una risposta definitiva. Tuttavia le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono ricevere il vaccino Covid.

Non ci sono particolari problemi di sicurezza per le persone immunocompromesse pur avendo un sistema immunitario indebolito e potendo di conseguenza non rispondere bene al vaccino.

Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di contrarre il virus.

Vaccino Covid: le procedure di vaccinazione

La vaccinazione sarà effettuata da medici e infermieri dei servizi vaccinali pubblici, persone che da tempo praticano vaccinazioni e sono esperte nelle tecniche di vaccinazione.

La campagna di vaccinazione di svolgerà in più fasi, i cittadini saranno invitati ad effettuare la vaccinazione in un ordine di priorità definito in base al rischio per le persone di infettarsi e di sviluppare conseguenze gravi della malattia.

Inizialmente sarà vaccinato il personale sanitario e il personale e gli ospiti delle residenze per anziani. Le vaccinazioni saranno effettuate dal personale dei servizi vaccinali nei 286 ospedali definiti dal Piano nazionale di vaccinazione.

La vaccinazione è gratuita per tutti.

Sarà possibile vaccinarsi privatamente a pagamento?

No, i vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi stabiliti dal Piano vaccini. I vaccini non saranno disponibili nelle farmacie e non sarà possibile vaccinarsi privatamente.

Servono dei documenti particolari per poter essere vaccinati?

No, bastano un documento di identità valido e la tessera sanitaria. Può essere utile avere la documentazione sanitaria in modo che il medico vaccinatore possa valutare lo stato fisico della persona.

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