Usa, diritti Lgbt: non si potrà più licenziare in base all’orientamento sessuale

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
spot_img

In circa metà degli Stati Uniti non esistono leggi specifiche che tutelino i diritti civili dei lavoratori gay e transgender. Ciò vale a dire che fino a pochi giorni fa, in molti stati americani, un lavoratore omosessuale poteva sposarsi durante il weekend ed essere legalmente licenziato il lunedì seguente perché gay. Una storica sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ha, invece, cambiato il corso della storia. Nel prossimo futuro, circa 8,1 milioni di lavoratori lgbt saranno tutelati dalla discriminazione sessuale sul posto di lavoro. La sentenza sul caso Bostock v Clayton County è arrivata dopo circa un decennio e ha portato inaspettatamente alla vittoria della comunità arcobaleno.

Diritti Lgbt: “Abbiamo vinto”

La Corte Suprema ha discusso la legge federale che proibisce la discriminazione sessuale sul posto di lavoro, Titolo VII della legge sui diritti civili del 1964. E se questa si dovesse applicare ai casi che coinvolgono i lavoratori Lgbt. Ha dichiarato Neil Gorsuch, giudice conservatore nominato da Donald Trump, sorprendentemente tra i firmatari favorevoli alla sentenza:

Un datore di lavoro che licenzia un individuo per essere omosessuale o transgender licenzia quella persona per tratti che non avrebbe messo in discussione nei membri di un sesso diverso. Il sesso svolge un ruolo necessario e non trascurabile nella decisione, esattamente ciò che il Titolo VII vieta.

Ci sono voluti dieci anni prima di raggiungere questo traguardo e nel frattempo due dei tre ricorrenti sono morti senza conoscere l’esito della sentenza. Aimee Stephens, transgender licenziata da un’impresa di pompe funebri dopo aver rivelato la sua identità di genere, è scomparsa proprio il mese scorso, il 12 maggio. La sua vedova, però, ha pubblicato una dichiarazione. Semplicemente ha scritto:Abbiamo vinto”.

Leggi anche: Francia, Marie Cau è la prima donna transgender a diventare sindaca

“Buon Pride a tutti”

Nella settimana in cui Trump annulla le protezioni per le persone transgender in ambito sanitario, introdotte da Obama nel 2015, la decisione della Corte Suprema appare particolarmente significativa. Le persone non dovranno più nascondere la propria sessualità o identità di genere per paura del licenziamento. Da adesso in poi, ha detto Neil Gorsuch, i casi in tribunale saranno più semplici, perché prevedono “nient’altro che l’applicazione diretta dei termini legali con significati chiari e stabiliti”. Sarà la legge, dunque, a scongiurare le discriminazioni della comunità arcobaleno e a tutelarne i ditirri. Ha commentato l’ex presidente Barack Obama in un tweet:

Questa giornata ci ricorda che i progressi potrebbero essere lenti. Potrebbero volerci decenni. Ma non importa come appaiono le cose oggi, è sempre possibile. Buon Pride a tutti.

Leggi anche: Muore suicida Sarah Hijazi, l’attivista Lgbt torturata nelle carceri egiziane

di Elza Coulo

spot_img

Correlati

Mostrate due mummie aliene al Parlamento del Messico. Ma cosa c’è di vero?

Mummie aliene in Messico? Una rivelazione sorprendente che avrebbe dovuto sconvolgere il mondo. La...

Russia, gruppo Wagner scatena la guerra civile: “Mosca si prepara all’assedio”

La guerra tra Russia e Ucraina potrebbe essere vicina ad una svolta. Ieri il...

Trovati vivi 4 bambini nella giungla dopo 40 giorni: come hanno fatto a sopravvivere?

Quattro bambini dell'etnia huitoto, o meglio quattro fratelli, sono stati incredibilmente messi in salvo...
Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
spot_img