All’Università Milano-Bicocca si può lavorare in ufficio con il proprio cane e gatto

Professori e ricercatori potranno ora lavorare al fianco del proprio animale domestico: cosa prevede il regolamento dell'Università Milano Bicocca?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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L’Università degli studi Milano-Bicocca con il nuovo Regolamento per l’accesso degli animali d’affezione del personale all’interno degli ambienti dell’ateneo permette a tutti i dipendenti tra cui insegnanti, ricercatori e il personale tecnico, bibliotecario e amministrativo di poter lavorare in ufficio a stretto contatto con il proprio animale domestico.

Vi sono, però, alcune limitazioni: animali come cani o gatti sono ammessi nei luoghi adibiti a un unico dipendente o in una stanza condivisa da più lavoratori, quindi, in uffici multipli, ma solo se tutti concedono il proprio consenso.

Ecco, invece, i luoghi in cui non sono ammessi, negli uffici a contatto con il pubblico sia diretto sia continuativo, nei laboratori a scopo didattico, nelle aule, sale studio e adibite a convegni e riunioni e anche nelle aree frequentate da studenti come mense e bar e infine nei luoghi in cui si svolgono prestazioni sanitarie ambulatori o strutture simili.

L’Ateneo ha specificato che i richiedenti dovranno presentare la propria richiesta corredata da una documentazione, in due casi specifici: “La presenza di un animale d’affezione nel luogo di lavoro è ammessa, previa autorizzazione del Capo Area del richiedente, laddove la richiesta sia avanzata da un’unità di Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario; previa autorizzazione del Direttore del Dipartimento di afferenza del richiedente, laddove la richiesta sia avanzata da un Professore/Ricercatore”.

Quali sono i requisiti affinché cani e gatti siano ammessi nell’Università Milano-Bicocca?

Il Regolamento per l’accesso degli animali d’affezione del personale all’interno degli ambienti dell’ateneo specifica quali sono i requisiti per garantire ai dipendenti dell’università l’accesso dei propri amici a quattro zampe. Ecco quali sono oltre alla polizza assicurativa che “prevede la copertura per eventuali
danni causati a persone o cose dall’animale”
:

  • Devono possedere un microchip, un libretto sanitario, ed essere iscritti all’Anagrafe degli Animali d’Affezione
  • Non devono essere affetti da disfunzioni comportamentali, nonché da patologie, specialmente trasmissibili
  • Non mostrano aggressività nei confronti di altri animali e altre persone, e non sono oggetto di Ordinanza dell’Autorità competente che li identifichi come ‘pericolosi’
  • Devono essere sottoposti regolarmente a vaccini e a trattamenti antiparassitari
  • Essere sempre puliti e spazzolati

Quali sono gli obblighi per i richiedenti?

Il Regolamento sottoscritto dall’Università Milano-Bicocca definisce anche quali sono gli obblighi per chi decide di portare il proprio amico domestico in ufficio:

Il proprietario dell’animale deve essere munito di guinzaglio, museruola (per i soli cani), salvo eventuali esoneri certificati da un veterinario, riguardanti animali con particolari condizioni anatomiche, fisiologiche o patologiche, attrezzatura idonea per la raccolta delle eventuali deiezioni, cibo, acqua e relative ciotole, secondo le esigenze dell’animale.

I dipendenti che hanno preso tale decisione devono custodire il proprio animale affinché non crei disagio a persone, cose e soprattutto alle attività che vengono svolte all’interno dell’università.

Come viene ancora sottolineato ancora nel regolamento i lavoratori devono altresì “condurre e mantenere l’animale mediante guinzaglio di lunghezza massima di 1,5 metri, per tutta la durata della sua presenza in Ateneo e, in ogni caso, porre in essere ogni possibile precauzione per evitare l’allontanamento dell’animale dalla propria postazione di lavoro” e tenere i luoghi frequentati sempre puliti, con gli strumenti e materiali appositi e necessari.

Leggi anche: Bonus animali domestici 2023: in cosa consiste, beneficiari e come ottenerl

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