Uganda SOS, a rischio la foresta Bugoma e i suoi scimpanzé

Gli ambientalisti dell’Uganda chiedono l’intervento dell’Unione Europea. Bugoma, la terza foresta più grande del Paese, sta per essere in parte distrutta per far spazio alla coltivazione di canna da zucchero.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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Ci risiamo. Questa volta l’SOS arriva dall’associazione ambientalisti dell’Uganda che chiedono a gran voce l’intervento dell’Unione Europea per salvare Bugoma, la terza foresta più grande del Paese e casa degli scimpanzé. Le autorità locali hanno pianificato la distruzione di circa 8mila ettari di bosco per far spazio alla produzione intensiva di canna da zucchero. Secondo i rappresentanti della campagna “Save Bugoma Forest” il disboscamento avrebbe un impatto ambientale e sociale potenzialmente devastante, poiché andrebbe a intaccare l’habitat della fauna selvatica, mettendo in crisi la vita dell’intero ecosistema.

Uganda chiede aiuto all’UE, a rischio la foresta Bugoma

Bugoma
Gli ambientalisti di “Save Bugoma Forest” sono convinti che una pressione da parte dell’Unione Europea possa contribuire a far luce su dinamiche poco trasparenti.  

Ogni anno in Uganda circa 200 mila ettari di foreste vengono abbattute per far spazio a piantagioni. Questa volta nel mirino ci sono circa 8 dei 41 mila ettari totali della foresta di Bugoma. Gli attivisti delle quasi 60 associazioni non governative che aderiscono alla campagna per salvare la foresta dal disboscamento chiedono un’indagine indipendente da parte del governo affinché vengano rivisti il progetto e il rilascio dei titoli con cui i terreni sono stati dati in gestione ai privati. In tal senso, gli ambientalisti di “Save Bugoma Forest” sono convinti che una pressione da parte dell’Unione Europea possa contribuire a far luce su dinamiche poco trasparenti.  

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Disboscamento foresta Bugoma, gli interessi di Hoima Sugar

Un’area di 22 miglia quadrate destinata alla piantagione di canna da zucchero è stata affittata dalla Hoima Sugar, compagnia locale che, dal canto suo, contesta l’appartenenza di quei terreni alla foresta di Bugoma. La società dichiara, anzi, di voler favorire lo sviluppo sostenibile della zona, utilizzando solo nove miglia quadrate per la coltivazione di canna da zucchero e senza nessuna intenzione di distruggere l’habitat degli scimpanzé.

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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