Turista francese detenuto in Iran comincia sciopero della fame in carcere

Benjamin Briere, un turista francese detenuto in Iran con l'accusa di spionaggio dalla primavera del 2020, ha iniziato ieri uno sciopero della fame come hanno fatto sapere il suo avvocato e sua sorella, Blandine Briere, in una dichiarazione.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Benjamin Briere, un turista francese detenuto in Iran con l’accusa di spionaggio dalla primavera del 2020, ha iniziato uno sciopero della fame, come dichiarato ieri dal suo avvocato e dalla sorella.

Turista francese detenuto in Iran: la situazione di Benjamin Briere

Turista francese detenuto in Iran: la situazione di Benjamin Briere

Le autorità francesi rimangono in stretto contatto con Benjamin Briere, il turista francese detenuto in Iran. Briere è stato visitato lo scorso 21 dicembre e contattato telefonicamente lunedì, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri francese.

Il turista francese detenuto in Iran è stato arrestato precisamente detenuto nel maggio 2020, quando è stato fermato dopo aver pilotato un elicam, un mini elicottero telecomandato utilizzato per ottenere immagini aeree o in movimento, nel deserto vicino al confine tra Turkmenistan e Iran. È stato accusato di spionaggio e propaganda contro la Repubblica islamica.

La sensazione di abbandono e di angoscia ha portato Benjamin a intraprendere uno sciopero della fame per allertare le autorità iraniane e francesi dell’assurdità della sua detenzione – hanno dichiarato via e-mail sua sorella Blandine Briere e l’avvocato Philippe Valent.

Il suo avvocato iraniano Saeid Dehghan ha confermato che Briere era in sciopero della fame “per avergli negato il contatto con la sua famiglia durante le festività natalizie”.

“Apparentemente, non importa che un turista straniero passi il suo secondo Natale nelle prigioni iraniane”, ha detto Dehghan su Twitter. “Cosa aspetta il tribunale rivoluzionario di Mashhad ad indagare contro le accuse politiche imputate a Benjamin Briere che è ormai detenuto da 570 giorni?!”.

Le guardie rivoluzionarie d’élite iraniane hanno arrestato dozzine di cittadini con doppia cittadinanza e stranieri negli ultimi anni, principalmente con l’accusa di spionaggio.

Attivisti per i diritti hanno accusato l’Iran di aver arrestato cittadini con doppia cittadinanza e stranieri per cercare di ottenere concessioni da altri paesi. Teheran nega di trattenere le persone per motivi politici.

Leggi anche: Iran, in carcere da 2000 giorni il ricercatore Ahmadreza Djalali, la famiglia: “Sei ogni giorno nei nostri pensieri”

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Tommaso Panza
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Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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