Threads, boom di iscritti per il nemico di Twitter: come funzionerà e le differenze

In un post sul proprio blog, Meta descrive Threads come uno "spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche” basato sulle credenziali Instagram degli utenti.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Lo scontro tra Elon Musk e Mark Zuckerberg non si misurerà solo sulla forza fisica nella cornice del Colosseo. Oggi il secondo ha sfidato il primo lanciando Threads, che promette di essere la nuova spietata rivale di Twitter. Si tratta di un’app lanciata da Meta, il colosso proprietario di Facebook.

In un post sul proprio blog, Meta descrive Threads come uno “spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche” basato sulle credenziali Instagram degli utenti.

Come funzionerà Threads, il “killer” di Twitter

Per comprendere il motivo per cui Threads è stata già descritta come nemico giurato di Twitter e come suo potenziale “killer”, basta osservarne il funzionamento: esattamente come nel social di Elon Musk, anche qui tutto si basa su post brevi e testuali.

Con la differenza che chi è già iscritto a Instagram e Twitter potrà ereditare su Threads il suo elenco di contatti e partire quindi da una già importante base di utenti. C’è un’ulteriore comodità: i post di Thread potranno essere agevolmente condivisi come storie nel proprio profilo Instagram.

Threads supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, foto e video fino a 5 minuti. Ci saranno anche i repost – l’equivalente dei retweet – così come i post con le citazioni. Gli utenti potranno anche limitare le loro risposte e bloccare o segnalare altri profili.

Successo per Threads dopo i malumori degli utenti Twitter: 10 milioni di iscritti nelle prime 7 ore

Insomma: sull’onda dei malumori degli utenti di Twitter, dovuti soprattutto alle decisioni impopolari del patron Elon Musk (ultima quella di limitare i post visualizzabili al giorno, 6000 per gli abbonati, 600 per i non paganti), Threads potrebbe conquistare molti nuovi utenti.

Al momento, l’app è arrivata in 100 Paesi del mondo, ma non ancora in Europa, ed è compatibile con Android di Google e con iOS di Apple. Il successo è stato immediato: nelle prime sette ore dal lancio ha già registrato 10 milioni di nuovi iscritti.

Non si è fatto attendere il commento al vetriolo di Elon Musk, che su Threads ha detto: “È un’app finta. È mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram che nascondono il dolore”.

Leggi anche: TikTok Now chiuderà per sempre? Cosa c’è di vero sulla storia del plagio

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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