Berlusconi, spunta un testamento in Colombia: chi è e che rivendica l’amico Marco Di Nunzio

Fino alla diffusione della notizia sul presunto testamento colombiano, la successione di Silvio Berlusconi era sembrata piuttosto lineare. Ma ora tutto potrebbe cambiare.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Berlusconi e il testamento colombiano: tutta la verità. Una notizia – diffusa ieri da diversi media – ha attirato l’attenzione di coloro che hanno seguito con attenzione le vicissitudini relative alla successione di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno scorso.

E non sarebbe una novità da poco: si tratterebbe infatti di un nuovo testamento firmato dal Cav. E a sorprendere – tra le altre cose – è il fatto che arriverebbe dalla Colombia.

Testamento colombiano di Berlusconi: chi è Marco Di Nunzio

Fino alla diffusione della notizia sul presunto testamento colombiano, la successione di Silvio Berlusconi era sembrata piuttosto lineare. Nessuna particolare sorpresa, eccezion fatta per il lascito all’amico Marcello Dell’Utri, che aveva fatto subito molto discutere. Per il resto, il patrimonio che Berlusconi ha lasciato ai suoi figli Marina, Pier Silvio, Barbara Eleonora e Luigi ammonta a oltre cinque miliardi di euro, divisi tra società quotate, investimenti immobiliari, liquidità e opere d’arte.

La famiglia dell’ex Premier è rimasta unita più che mai, anche nella scelta di chiedere di non pagare la tassa di successione – come filtrato nei giorni scorsi – una cifra che, tra l’altro, non sarebbe stata neanche così esagerata, in percentuale. Ma adesso il nuovo testamento potrebbe cambiare le carte in tavola.

Ma da dove nasce questa storia del testamento colombiano di Silvio Berlusconi? La questione si intreccia con un nome, quello dell’imprenditore torinese Marco Di Nunzio, 55enne residente in Colombia, candidato nel 2013 alla presidenza della Regione Lombardia con la lista Movimento Bunga Bunga, poi esclusa dalla commissione della Corte d’appello di Milano per presunte irregolarità sulle firme.

Testamento colombiano Berlusconi: Marco Di Nunzio diffida i figli del Cav

Di Nunzio il 3 ottobre scorso – come ha fatto sapere il suo legale Erich Grimaldi in una nota – ha depositato pubblicamente presso uno studio notarile di Napoli un testamento speciale, non olografo (ovvero non scritto a mano), firmato da Silvio Berlusconi.

Il documento è stato depositato presso un Notaio italiano del distretto notarile di Napoli, il giorno 3 ottobre corrente, conferendogli piena validità per la legge italiana”, si legge nella nota che l’avvocato Erich Grimaldi del Foro di Napoli, in qualità di legale e di procuratore generale del legatario torinese in Colombia, Marco Di Nunzio, ha depositato.

Poi, subito dopo la pubblicazione, l’avvocato ha diffidato i cinque figli di Berlusconi, chiedendo l’immediata immissione nel possesso dei beni. Stando a quanto risulta, il testamento colombiano sarebbe stato stipulato il 21 settembre 2021 nello studio del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa, a Barrio Espinal, in Colombia. Poi, a conferma del tutto, è arrivata anche l’apostilla della Cancelleria del ministero degli Esteri colombiano.

Ora che il documento notarile sarebbe diventato valido, secondo l’avvocato, una volta avvenuta la notifica “i legati testamentari saranno, di certo, sottoposti al vaglio della famiglia del Cavaliere, del notaio Roveda e dello stesso Comitato direttivo della società Fininvest, in considerazione anche del 2% delle azioni della relativa società quotata in Borsa, assegnatogli da Berlusconi in sede testamentaria”.

Testamento colombiano di Berlusconi: cosa avrebbe lasciato a Di Nunzio

In merito alle ragioni del testamento colombiano di Berlusconi, Marco Di Nunzio ha raccontato come lo legasse al Cav un rapporto di profonda amicizia. Motivo per cui l’ex candidato al Pirellone vorrebbe adesso ciò che gli spetta – almeno stando al nuovo testamento.

All’interno del documento, infatti, viene specificato che sarebbero stati lasciati a Di Nunzio il 2% delle azioni di Fininvest, pari a 26 milioni di euro, il 100% di una società che controlla le ville ad Antigua, nelle Antille, e una serie di imbarcazioni tra cui la Principessa VaiVia. La questione farà certamente discutere e darà un bel da fare agli avvocati della famiglia del Cav.

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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