Terrorismo, fermato a Bari cittadino algerino coinvolto nella strage del Bataclan

L’uomo è accusato di partecipazione all’organizzazione terroristica Isis. È detenuto nel carcere di Bari da quasi due anni per un altro procedimento.

Elza Coculo
Elza Coculo
Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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La polizia di Stato in mattinata ha notificato un fermo di indiziato di delitto per Athmane Touami, cittadino algerino di 36 anni, accusato di aver collaborato con l’organizzazione terroristica Isis.

L’uomo, conosciuto anche con il nome di Tomi Mahraz, è detenuto da quasi un paio d’anni nel carcere di Bari per un altro procedimento (detenzione di documenti falsi) e, scrive Ansa, sarebbe stato scarcerato il prossimo 19 giugno 2021.

Lotta al terrorismo, fermato a Bari un cittadino algerino coinvolto nell’attentato al Bataclan

terrorismo attentato bataclan novembre 2015

Passi in avanti nella lotta al terrorismo islamico.

Gli investigatori del Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia di Stato e dalla Digos di Bari hanno notificato un fermo per Tomi Mahraz, accusato di aver collaborato con cellule terroristiche Isis nell’attentato al Bataclan di Parigi e negli attacchi armati concentrati nella I, X e XI arrondissement, nel novembre del 2015.

Secondo le indagini, l’uomo avrebbe supportato direttamente gli autori degli attentati, fornendo loro documenti contraffatti utili per spostarsi liberamente nell’area Schengen.

Leggi anche: Attentato a Parigi, accoltellate quattro persone davanti alla sede di Charlie Hebdo

Chi è Tomi Mahraz, cittadino algerino detenuto in Italia e membro dell’Isis

Il nome di Tomi Mahraz è direttamente legato a quello dei fratelli Medhi e Lyes Touami, nonché con Hamid Abaaoud Abdel, Khalid Zerkani e altri soggetti operanti in Europa per il Daesh-Isis, lo Stato Islamico.

I nomi dei fratelli, in particolare, risultano legati a doppio filo con quelli di altri soggetti considerati pericolosi.

Si legge negli atti:

Risultano in connessione, sin dal 2010, con alcuni soggetti successivamente coinvolti in attentati terroristici avvenuti nel 2015 e 2016:

Amedy Coulibaly, coinvolto il 9 gennaio 2015 nel sequestro di persona di alcuni clienti in un supermercato di Parigi, con la correlata morte di alcuni di essi;

Chérif Kouachi, alias Abou Essen, uno degli autori dell’attentato alla sede del giornale francese Charlie Hebdo avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi;

Akrouh Chakib e Abaaoud Abdel Hamid, due degli autori degli attentati commessi a Parigi il 13 novembre 2015.

Leggi anche: Il terrorismo è tornato, Al Qaeda spietata contro la cristianità

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Elza Coculo, 30 anni, di adozione romana. Lettrice appassionata con formazione in Studi italiani. Laureata in Editoria e Scrittura. Redattrice per Il Digitale. Amo scrivere di attualità e cultura eco-sostenibile.
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