Parigi, 5 anni fa la strage al Bataclan

In quel tragico 13 novembre 2015, Parigi fu colpita da una serie di attentati terroristici. La strage più efferata al Bataclan, dove persero la vita 89 persone.

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Esattamente cinque anni fa Parigi fu colpita da una serie di attacchi terroristici di un commando di jihadisti: 130 le persone uccise. Solo al Bataclan, dove si è consumata la strage principale, i morti sono stti 89, 368 le persone ferite. Nella grande sala concerti si stavano esibendo gli Eagles of Death Metal.

13 novembre 2015, cosa è accaduto a Parigi

Il 13 novembre 2015 Parigi ha subito una serie di attacchi terroristici di matrice islamica sferrati da un commando armato dell’ISIS. Gli attacchi si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell’Île-de-France. Tutto è iniziato con due esplosioni allo Stade de France mentre si giocava la gara Francia-Germania. Contemporaneamente sono stati colpiti il bar Le Carillon e il Le Petit Cambodge. Gli attentati sono stati compiuti da dieci terroristi, uomini e donne.

Leggi anche: Attentato a Notre Dame: “L’uomo continuava a gridare Allah Akbar”

Il più grande attacco terroristico nell’Unione Europea dopo Madrid

Il presidente francese François Hollande

Dopo gli attentati di Madrid nel 2004, l’attacco terroristico a Parigi nel novembre del 2015 è stato considerato il più grave nell’Unione Europea. Durante gli attacchi, il presidente francese François Hollande ha dichiarato, in una diretta televisiva, lo stato di emergenza in Francia e ha annunciato la chiusura temporanea delle frontiere.

La strage al Bataclan

5 anni dalla strage al Bataclan

La strage al Bataclan è stata la più sanguinosa in quella terribile sera del 13 novembre 2015. 1500 spettatori stavano assistendo al concerto degli Eagles of Death Metal. Alle 21:40 3 terroristi vestiti di nero equipaggiati di zaini porta-caricatori, AK-47, un fucile a pompa, bombe a mano e cinture esplosive, entrano nel teatro e sparano contro la folla, urlando “Allahu Akbar!“. Dopo aver provato a negoziare, il commissario Christophe Molmy ordina un raid al teatro Bataclan. I terroristi vengono uccisi e i sopravvissuti liberati. Poche ore dopo, all’una di notte, l’ISIS rivendica ufficialmente gli attentati.

Dopo cinque anni la Francia ripiomba nel terrore

La vignetta di Charlie Hebdo

Nel 2020, nonostante il lockdown per l’emergenza coronavirus, si sono verificati otto attacchi terroristici in Francia. Il 16 ottobre 2020, il professor Samuel Paty è stato ucciso per aver mostrato le vignette su Maometto pubblicate nel 2006 dal giornale satirico Charlie Hebdo. A due mesi da quel giorno, la Francia viene di nuovo scossa dal terrorismo islamico. All’indomani della nuova vignetta di Charlie Hebdo con Erdogan intento ad alzare la gonna ad una donna in abito islamico, un uomo armato di coltello ha colpito la cattedrale di Notre-Dame a Nizza. L’attentatore, il 29 ottobre 2020, uccide tre persone, una delle quali viene decapitata. Nel frattempo urlava: “Allah Akbar“. Contemporaneamente un attacco al consolato francese a Gedda, in Arabia Saudita.

I numeri dell’Islam in Francia

I dati dell’Islam in Francia

La Francia con 5,7 milioni registra il più alto tasso di islamici in Europa. Infatti, secondo i dati Ipsos riportati nel 2016 dal Corriere della Sera, gli islamici in Francia sono circa il 9% della popolazione residente. Inoltre, secondo quanto riportato dall’analisi del settimanale francese Le Point nel 2019, il 49% dei musulmani under 25 sostiene che non è l’Islam a doversi adattare ai principi della Repubblica ma il contrario. Il 27% degli intervistati ritiene che la Sharia, la legge coranica, dovrebbe prevalere sulle leggi statali. Per finire il 68% è detto favorevole al diritto di portare il velo nelle scuole e nelle aule universitarie.  

Leggi anche: Attentato a Parigi, accoltellate quattro persone davanti alla sede di Charlie Hebdo

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