Total: la regione Basilicata dice stop all’impianto di estrazione Tempa Rossa

La Regione ha anticipato lo stop per manutenzioni straordinarie a seguito di alcune fiammate anomale della torcia di sicurezza negli ultimi giorni.

Tommaso Panza
Tommaso Panza
Salentino, classe 1993. Una laurea in mediazione linguistica. Fondazione Basso(Roma). Amante della lettura e del cinema, in particolare delle opere che raccontano spaccati di realtà. Deciso sin da piccolo a diventare un giornalista.
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Tempa Rossa si ferma ancora. La regione Basilicata, con un provvedimento di diffida notificato il 26 marzo alla Total, ha disposto la sospensione immediata dell’attività del Centro Olio Tempa Rossa, richiedendo alla società l’anticipazione della fermata generale programmata per aprile 2021.

Il provvedimento è stato emesso a seguito degli eventi anomali verificatisi negli ultimi giorni e successivi alle riunioni del 3 e 5 marzo scorsi tra la Regione e la compagnia petrolifera.

La diffida parte della Regione Basilicata: il percorso di revisione

Tempa Rossa: lo stop da parte della Regione Basilicata e il percorso di revisione

La Total comunica di aver provveduto all’interruzione dell’estrazione da tutti i pozzi attivi, per eseguire lavori di manutenzione straordinaria, ancor prima di aver ricevuto la diffida da parte della Regione Basilicata trasmessa in data 26 marzo.

La manutenzione straordinaria sarà finalizzata alla verifica di alcuni posizionatori installati sulle valvole di processo del Centro Olio Tempa Rossa, alla termine della quale verrà valutata la possibile sostituzione dei posizionatori stessi.

Il piano di manutenzione straordinaria, è già stato comunicato all’autorità mineraria (UNMIG), e costituisce parte degli interventi di miglioramento in corso di identificazione nell’ambito dello Studio di affidabilità.

La Società Total ha dichiarato che vorrà garantire l’ottima condizione di conservazione degli impianti e la loro integrità per tutelare ovviamente la salute pubblica, sia per quanto riguarda l’ambiente che quella dei cittadini. Procederà quindi attuando i programmi al vaglio dell’autorità mineraria.

L’interpellanza del M5S e lo stop della regione Basilicata

Tempa Rossa: L'interpellanza del M5S e lo stop della Regione Basilicata

Due giorni fa alla Camera è stata discussa in Aula l’interpellanza urgente del deputato lucano Luciano Cillis (M5S) con cui è stato chiesto, al Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani:

Vogliamo conoscere le ragioni e soprattutto le motivazioni che hanno causato l’ennesimo incidente o malfunzionamento del centro oli gestito dalla compagnia petrolifera francese Total nel territorio del Comune di Corleto Perticara e se il Ministro ritenga opportuno adottare ogni iniziativa utile all’accertamento dei fatti descritti al fine di salvaguardare il diritto ad un ambiente salubre funzionale ad espletare anche il diritto della salute dei cittadini residenti nelle aree descritte.

Stop quindi alle estrazioni di petrolio e gas a Corleto Perticara, il comune che ospita il giacimento estrattivo, fino a quando non si conosceranno meglio le manovre da adottare per evitare i malfunzionamenti del centro olio Tempa rossa.

Roberto Cingolani, riguardo l’ennesimo malfunzionamento di Tempa Rossa ci ha tenuto però a sottolineare:

I superamenti dei limiti emissivi, rilevati dall’Arpab e citati dall’interrogante, fanno riferimento a depressurizzazioni di gas in fiaccola con il conseguente aumento di visibilità della fiamma dovuti ad inconvenienti temporanei che non hanno comportato problematiche di sicurezza.

La Basilicata ha notificato lo stop tramite Giuseppe Galante, dirigente dell’ufficio compatibilità ambientale della Regione, trasmettendo alla Total una diffida dal “perpetrare le irregolarità contestate” per quello che riguarda il malfunzionamento dell’impianto, che è al centro del suo programma di estrazioni nella valle del Sauro.

L’impianto, la cui temporanea fermata, era stata programmata per aprile 2021, verrà quindi chiuso anticipatamente. Tale chiusura è finalizzata all’attuazione degli interventi di criticità già individuati e “implementabili sulla base degli esiti dello studio di affidabilità in corso”.

I fatti che hanno portato allo stop anticipato dei lavori di estrazione di Tempa Rossa

I fatti che hanno portato allo stop anticipato dei lavori di estrazione di Tempa Rossa

Alla base delle motivazioni che hanno detto stop al colosso francese dell’energia ci sono, ancora una volta, le criticità nel funzionamento del centro olio, segnalate dall’accensione della torcia di sicurezza dell’impianto. Cosa che nelle ultime notti si è ripetuta in maniera costante creando un notevole allarme soprattutto tra la popolazione residente delle aree più vicine.


La Regione ha preso atto, in particolare, di una serie di segnalazioni trasmesse proprio dalla compagnia.

La prima, datata 3 marzo, parla di un malfunzionamento ad un’elettrovalvola che ha interrotto il flusso d’aria all’attuatore pneumatico della valvola di ingresso alla colonna di adsorbimento, provocando la chiusura della stessa e dirottando, la corrente dei gas in uscita dal Claus, dalla sezione di Trattamento Gas di coda direttamente all’inceneritore provocando conseguentemente il superamento dei limiti emissivi”.

L’8 marzo, invece, viene registrata “la chiusura improvvisa della valvola di ingresso alla colonna di assorbimento”, quest’ultima in particolare avrebbe provocato l’arresto della sezione di trattamento dei gas di coda, dirottando, la corrente dei gas in uscita, direttamente all’inceneritore provocando il superamento dei limiti previsti.

Infine il 20, il 21, il 22 e martedì 23 marzo, sono state segnalate anomalie, malfunzionamenti e superamenti dei valori limite di emissione che hanno provocato una riduzione della disponibilità di energia elettrica e malfunzionamenti attribuiti all’intasamento dei filtri dell’aria.

Pertanto va considerato prevalente un principio di precauzione ulteriore.
Non è passata molto tempo dall’ultimo periodo di revisione e manutenzione precauzionale, infatti il giacimento era stato messo in esercizio definitivo nello scorso mese di dicembre, dopo oltre un anno di prove di produzione.

Leggi anche: Canale di Suez, lo stallo di Ever Given causa ritardi per miliardi di dollari: ecco cosa succede

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