Un’indiscrezione allarmante, ma non sorprendente, l’ha lanciata una talpa russa dell’Fsb, il servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, uno speciale organo federale che, nei limiti della sua autorità, svolge compiti per garantire la sicurezza interna. Stando ad una lettera riportata dall’attivista dei diritti umani Vladimir Osechkin (attualmente in esilio), per Mosca “la Terza guerra mondiale è iniziata”.
La missiva riporta che il Cremlino si starebbe preparando a numerosi attacchi missilistici contro la Polonia e le Repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania), che da tempo hanno infatti invocato l’articolo 4 del Patto Atlantico. Mosca sarebbe disposta a desistere solo se l’Occidente si impegnasse a cancellare le pesanti sanzioni imposte contro la Russia e ad accettare allo stesso tempo l’invasione dell’Ucraina.
Le indiscrezioni della talpa russa
All’interno del documento fatto circolare dalla talpa russa e riportato in Italia da Adnkronos, si legge di possibili minacce concrete e dirette che potrebbero arrivare nel corso di una conferenza stampa del generale Igor Yevgenyevich Konashenkov, portavoce capo del Ministero della Difesa russo.
L’Alto ufficiale porterebbe avanti la tesi secondo cui “l’Europa e in generale tutto l’Occidente hanno dichiarato guerra alla Russia”, specie attraverso il supporto logistico e militare offerto a Kiev. Seguirebbe poi il discorso di Putin, all’interno del quale il presidente chiederebbe formalmente all’Occidente di eliminare le sanzioni contro Mosca e alla Nato di non espandersi ulteriormente, specie in Ucraina.
Gli obiettivi di Putin e le minacce di un attacco alla Nato
In ultimo, lo “zar” procederebbe con un appello ai paesi ritenuti amici (come Cina, Serbia e Ungheria), sollecitandoli a ribadire all’Occidente la necessità di “accettare immediatamente le giuste richieste della Russia per non spingere il mondo in una nuova guerra”. L’obiettivo finale di Putin sarebbe quello di firmare con l’Occidente “un nuovo trattato internazionale di valore globale”, in cui tutte le sue esigenze sarebbero messe per iscritto.
Qualora il trattato venisse rifiutato, allora Putin sarebbe pronto ad alzare l’asticella e ad invadere i Paesi Nato, con tutte le conseguenze del caso. “Gli obiettivi militari designati” continua la lettera della talpa “sarebbero la Polonia e le Repubbliche Baltiche”. In tutto questo, non sarebbe da escludere l’utilizzo dell’arsenale nucleare.
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