Padova, con la street art di Super Walls 2021 la città si trasforma in un museo a cielo aperto

In programma dal 5 al 20 giugno, Super Walls, la biennale di street art, trasformerà con le opere di 40 artisti le mura di Padova e di sette comuni circostanti.

Asia Solfanelli
Asia Solfanelli
Intraprendente e instancabile penna, poliglotta, appassionata lettrice e avida viaggiatrice. Sviscerata amante del cinema. E ultimo, ma non per importanza, eterna studiosa, perché non si finisce mai d’imparare.
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Super Walls, torna la Biennale di street art che trasforma la città in un museo a cielo aperto.

Dal 5 al 20 giugno, Padova e sette comuni vicini ospitano quaranta street artist nazionali e internazionali per riflettere sul tema della rinascita post Covid.

Super Walls 2021 per riflettere sulla rinascita post Covid

Super Walls 2021 per riflettere sulla rinascita post Covid.

Ora che si sta finalmente ripartendo, ora che nulla è più atteso della tanto bramata zona bianca, è inevitabile riflettere su cosa significhi davvero ricominciare, ripartire, rinascere.

Sono stati mesi, anzi probabilmente sarebbe ormai più giusto parlare di anni difficili, ma la speranza che la campagna vaccinale sia efficace e che presto si smetterà di parlare di bollettini, blocchi e restrizioni è radicata in ognuno di noi.

Tradurre in immagini l’angoscia dell’emergenza sanitaria traslata negli ultimi tempi in fiducia e ottimismo è il compito che molti artisti italiani e di fama internazionale si sono trovati ad affrontare. La biennale di street art alla sua seconda edizione ne ha richiamati così a sé 40 per interpretare e immaginare come sarà la ripresa post pandemica. Di questi 12 sono donne, coinvolte nello spin-off WonderWalls.

Su ben 35 superfici messe a disposizione da istituzioni pubbliche e private, aziende, strutture ricreative, supermercati, istituti religiosi, ospedali cittadini e dall’Università degli Studi di Padova, sono state così riportate le emozioni e l’immaginario di questa rinascita.

Leggi anche: Chi è Paolo Gojo, lo street artist romano che dipinge la mitologia

Super Walls 2021, gli artisti trasformano la città in un teatro d’arte

Super Walls 2021, curato dal gallerista Carlo Silvestrin e dalla critica d’arte Dominique Stella, ha coinvolto non solo Padova, ma anche i comuni di Abano Terme, Albignasego, Limena, Mestrino, Tombelle di Saonara, Sarmeola di Rubano e Veggiano.

Tra gli artisti, solo per citarne alcuni: i padovani Alessio-B, Any, Axe, Boogie.EAD, Joys, Orion, Peeta, Roulè, Tony Gallo, Yama e Zero Mentale, e numerosi nomi noti del panorama internazionale, tra cui le olandesi JDL e Nina Valkhoff, le spagnole Medianeras, Nuriatoll, Doa Oa, Spok e gli Alegría del Prado, i francesi Nerone, Daco, Anna Conda, David Karsenty e il collettivo La Crémerie, la tedesca Julia Benz.

Ma non è tutto, tra gli italiani bisogna aggiungere: Alessandra Carloni, Bolo, Evyrein, Gabriele Bonato, Mrfijodor, Paolo Psiko, Shife e Ra.Men.

Da sottolineare vi è poi la partnership tecnica con Artlite, che ha dotato gli artisti di colori la cui tecnologia e utilizzo permette di eliminare gli agenti inquinanti presenti nell’aria.

Leggi anche: “L’arte non è passiva”: lo street artist Andrea Villa racconta l’effetto pandemia sull’inquinamento

Super Walls 2021, la street art come strumento di valorizzazione del paesaggio urbano

Super Walls 2021, la street art come strumento di valorizzazione del paesaggio urbano.

Con Super Walls, l’evento, promosso dal Comune di Padova, dal Comune di Abano Terme e dall’Associazione Culturale CIMI, l’arte trasforma e valorizza il paesaggio urbano, gli dà luce, colore, lo ravviva, ma riaccende anche l’animo dei cittadini.

Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova, spiega:

Creatività al servizio del territorio.

Con opere che mettono insieme l’espressione artistica di chi le realizza con l’obiettivo di migliorare lo spazio urbano nel quale sono inserite.

Anche l’Università di Padova partecipa alla Biennale di Street Art, appuntamento internazionale dedicato all’arte di strada, ospitando due opere.

Mentre Sindaco di Padova Sergio Giordani incalza:

L’arte è una delle espressioni della cultura, e noi, specie in questo momento storico, abbiamo un grandissimo bisogno di arte e di cultura.

Questa biennale di street art diventa l’espressione più concreta della nostra voglia di ripartire dopo i mesi cupi della pandemia, di donare alle nostre strade e piazze quella bellezza di cui abbiamo bisogno per il nostro equilibrio psicofisico.

E Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova, puntualizza riflettendo sulla propria città:

Padova ha una grande tradizione nella pittura murale, non per nulla la città è candidata al riconoscimento Unesco per il suo ciclo di affreschi trecenteschi.

Ma anche in tempi più recenti, agli inizi del ‘900 abbiamo un esempio importantissimo al Liviano dove Massimo Campigli  realizzo un’opera nel 1939. 

C’è un concetto che collega gli affreschi di allora ad oggi, ed è quello dell’arte pubblica pensata e realizzata per essere vista da tutti.

Padova con queste opere di street art che si aggiungono a quelle già presenti in molti punti della città, diventa così una stimolante galleria d’arte a cielo aperto, fruibile da tutti.

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