Successo per la fiera “Più libri più liberi”: si legge di più anche grazie al digitale

Federica Tuseo
Federica Tuseohttp://ildigitale.it
Federica Tuseo. Classe 1994. Redattrice. Nomade digitale, alla costante ricerca di novità e sempre pronta a partire per girare il mondo, raccontando storie di vita vissuta. Una laurea triennale in Lingue e culture moderne ed una magistrale in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Web, startup e innovazione sono i suoi orizzonti di ricerca.
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Oltre 500 espositori, 650 eventi, affluenza record per la diciassettesima edizione della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi. Cinque giornate completamente dedicate all’editoria indipendente, l’appuntamento culturale più importante della Capitale, promossa ed organizzata dall’Associazione Italiana Editori in una location dall’incredibile fascino architettonico. A due passi dalla fermata metro EUR Fermi, si erge l’edificio in questione, il Roma Convention Center La Nuvola, centro congressuale progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas e gestito da Roma Convention Group. La struttura, con la sua facciata d’acciaio e vetro, dà un benvenuto d’impatto alle migliaia di appassionati del mondo editoriale, mostrando sospesa al suo interno, la Nuvola, elemento principale ed iconico del progetto, rivestita da 15 mila mq di fibra di vetro, membrana altamente avanzata e silicone ignifugo. Lo spazio prescelto per questa occasione si anima con copertine, illustrazioni, pagine e tanti lettori di ogni età, che si avvicinano ai tanti stand disposti su vari livelli nel Roma Convention Center.

Ad un mese dal Natale, il buon auspicio per il mercato del libro

I libri danno libertà, aiutano a comprendere meglio la realtà e sviluppano il senso della comune cultura. “Più libri più liberi”: la fiera nazionale della piccola e media editoria, è diventata negli anni un evento di rilievo per la cultura italiana e un’occasione preziosa di confronto tra autori, editori, mondo dell’informazione, cittadini.

È con queste parole del Presidente Sergio Mattarella che si è inaugurata la prima giornata della fiera, un intervento che ha dato il via a tanti altri appuntamenti interessanti nel corso delle giornate dedicate ai libri e ai lettori. Sempre durante questa giornata, si parla non solo del valore teorico della letteratura e dei libri, ma si fanno parlare i numeri di questo 2018 in fatto di editoria. La maggiore evidenza dall’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori, presentata a Più libri più liberi, è che ad un mese dal Natale i piccoli e medi editori, ovvero quei marchi editoriali piccoli e medi con un fatturato fino 10milioni di euro, fanno registrare per il libro un andamento migliore di quello del mercato in generale.

L’editoria non si arresta, cresce anche la piccola e media

Ha sottolineato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi :

L’editoria si conferma la più grande industria culturale del Paese e, al suo interno, si evidenziano in particolare – come emerge con chiarezza dalla nostra fiera Più libri più liberi – la vivacità e i buoni risultati dei piccoli e medi editori. Ciò nonostante, per quanto il settore editoriale reagisca molto meglio di tutti gli altri comparti della cultura, pesa il calo dei consumi. Risulta quindi necessaria più che mai una politica di promozione della lettura e un sostegno alla domanda.

Ha commentato Diego Guida, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE:

I dati Nielsen dimostrano che la crescita dei piccoli e medi editori non si arresta. In un momento di depressione economica che vede le famiglie e i lettori tagliare le spese per la cultura e quindi per l’acquisto dei libri, i piccoli e medi editori, grazie alla loro vivacità e alla differenziazione delle offerte in catalogo, possono rappresentare la vera novità in un mercato che, anche se lentamente, è in crescita.

Più Libri Più Liberi 2018 ©Musacchio, Ianniello & Pasqualini
Leggi anche: Non sentirti in colpa se non hai mai letto la Recherche di Proust, ci pensano gli audiolibri

Social e blog sempre più driver d’acquisto

Qual è il ruolo del digitale quando si parla di editoria? Quel che emerge dall’indagine Pepe Research sulle nuove forme di consumo editoriale e culturale, presentata alla fiera sabato 8 dicembre, un lettore su due per comprare on line un libro si fa ispirare da informazioni e suggerimenti presenti su internet, su siti e blog dedicati alla lettura. Social e community non servono solo per cercare un titolo ma sono ormai il canale privilegiato dove trovare informazioni sui contenuti educativi (37%), professionali (community 30% e social 27%) e alla ricerca di utilità pratiche (community 31% e social 45%). Ha commentato Giovanni Peresson dell’Ufficio studi di AIE:

I risultati dell’indagine evidenziano due aspetti. Il primo, sono le tante strade attraverso cui si arriva a sapere di un libro o di un nuovo autore. E che tutti noi lettori percorriamo consapevolmente o meno, a volte suscitandoci un ricordo quando ci muoviamo tra i banchi di una libreria o di una fiera del libro. L’altro è come, all’interno di questi percorsi, alcuni viottoli meno battuti – come quelli dei bookblogger, dei social, delle community – cominciano a pesare più di altri canali consueti e ad avere un loro ruolo. Forse a raggiungere anche un pubblico in parte diverso da quello consueto, ad aiutarlo soprattutto a scoprire autori ed editori non sempre ad alta visibilità nei canali di vendita.

Leggi anche: La letteratura è sempre più social: oggi i libri si leggono su Instagram

Come la rete incrementa la lettura

Inizialmente, molti affermavano senza esitazione che la rete avrebbe segnato il doloroso declino dell’inchiostro su carta. Tuttavia, come è possibile osservare oggi, nonostante un certo calo delle vendite non necessariamente legato all’influenza di Internet, il digitale non è altro che la spinta per tutti i lettori, in particolar modo quelli forti, per informarsi, scegliere ed acquistare libri di ogni genere. di Federica Tuseo

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