Assistiamo nella Capitale ad uno scenario esasperato, dove smog e inquinamento corrono a grandi passi svincolandosi nel traffico della grande metropoli. Il Campidoglio mette a punto un pacchetto di misure da attuare qualora l’inquinamento superi la soglia del limite permesso nell’arco temporale di qualche giorno.
Questo “Piano di intervento operativo” è stato redatto per individuare i criteri base ai quali disporre una serie di interventi da adottare nell’immediato sul territorio comunale, a seconda delle criticità legate alla percentuale di sostanze inquinanti registrate dalle centraline dell’Arpa nell’aria.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato due ordinanze per limitare la circolazione dei mezzi nella fascia verde e nell’anello ferroviario a partire dal primo novembre e fino al 31 marzo.
Stretta anti-smog Roma: quali veicoli non possono circolare
- Le ordinanze n. 176 e n.177 limitano la circolazione degli autoveicoli e motoveicoli più inquinanti dal 1 novembre 2022 al 31 marzo 2023
- All’interno della fascia verde, stop agli autoveicoli a benzina pre-Euro 1 ed Euro 1, ai diesel pre-Euro 1, Euro 1 ed Euro 2
- Scatta invece il divieto di circolazione entro l’anello ferroviario per gli autoveicoli a benzina Euro 2, per i diesel Euro 3 e per i motoveicoli Euro 1
- I divieti si applicano dal lunedì al venerdì h24
Il piano anti-inquinamento del Comune di Roma proseguirà anche nell’arco dei prossimi anni. Sono diverse le limitazioni già in programma:
- A partire dl 1° novembre 2023 per le autovetture alimentate a gasolio Euro 4 nella fascia oraria 7.30- 20.30
- I veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 4 nella fascia oraria 7.30-10.30/16.30- 20.30
- I ciclomotori e motoveicoli alimentati a gasolio Euro 3.
A partire dal 1°novembre 2024 il provvedimento programmato sarà esteso a:
- Autovetture alimentate a gasolio Euro 5 nella fascia oraria 7.30-20.30
- Veicoli commerciali N1, N2, N3 alimentati a gasolio Euro 5 nella fascia oraria 7.30- 10.30/16.30-20.30.
“MAL’ARIA”: il rapporto di Legambiente
Roma si classifica ottava nell’elenco delle città italiane più inquinate per la presenza di biossido di azoto. In media l’aria della capitale contiene 33 microgrammi di No2, appunto biossido di azoto, per ogni metro cubo di aria: secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità dovrebbe contenerne massimo 10 microgrammi.
Legambiente getta l’allerta redigendo il rapporto Mal’aria, basato sui dati scientifici e statistici dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale. Il report stila una lista dei quartieri più inquinati da biossido di azoto della grande metropoli, nella quale primeggia Eur Fermi. A seguire la zona di corso Francia, via Magna Grecia e ancora via Tiburtina e via Cipro, per finire con via Cinecittà, Largo Preneste e persino l’area di Villa Ada.
Legambiente spiega che a causa delle elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici, la salute dei cittadini romani è stata messa sistematicamente a rischio. Dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio:
I dati del biossido di azoto nell’aria mettono Roma tra le peggiori situazioni in Italia: questo gas è sprigionato da motori a combustione diesel ed è irritante e velenoso per l’apparato respiratorio e per gli occhi.
È di primaria urgenza, dunque, afferma Scacchi, ridurre l’enorme numero di autoveicoli in circolazione e rilanciare il trasporto pubblico, lo sharing mobility, la ciclabilità, le zone a traffico limitato e nuove aree ciclopedonali con percorsi di mobilità dolce attraverso i parchi romani.
Gli incentivi per sostenere i cittadini nelle scelte più ecologiche
L’amministrazione capitolina, tenendo in considerazione le esigenze socio-economiche e di mobilità dei cittadini, dà il via ad alcune misure di sostegno all’uso del trasporto pubblico tra le quali:
- Abbonamento annuale gratuito Trasporto Pubblico in cambio di rottamazione veicoli entro Euro 2 ed Euro 3 benzina ed Euro 3 ed Euro 4 diesel
incentivo aggiuntivo a quelli statali, per il cambio di mezzi commerciali leggeri da euro 3/5 a full Electric - Riedizione dello sconto Trasporto Pubblico per rete Mobility Manager.
Queste misure di sostegno ammontano a un totale di 5 milioni per il 2023 e 5 milioni per il 2024. I provvedimenti si affiancano ai contributi statali con gli incentivi per l’acquisto di veicoli non inquinanti effettuati fino al 31 dicembre 2022 e nel corso di ciascuna annualità 2023 2024, cosiddetto Ecobonus.
La valida alternativa del Bonus Trasporti
Il “Bonus trasporti”, invece, istituisce un sostegno economico agli utenti dei servizi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e ferroviario nazionale. Afferma il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri:
La disposizione di queste necessarie misure poggia su due pilastri fondamentali: la tutela dell’ambiente e quindi della salute pubblica e il rispetto delle normative europee sui limiti da osservare per gli inquinanti atmosferici.Scelte sulle quali dobbiamo recuperare un ritardo di oltre dieci anni, ritardo che ha concorso, a livello nazionale, all’applicazione di procedure di infrazione e condanna da parte della Corte di Giustizia europea.
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Con questo programma, che tutela la salute delle romane e dei romani, riduce l’inquinamento e le emissioni, Roberto Gualtieri dà il via, grazie alle risorse regionali, a contributi importanti per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e per l’acquisto di auto più sostenibili.
Conclude il sindaco:
Nei prossimi mesi accelereremo ancora di più questo progetto ambizioso per rendere Roma più connessa e creare sempre più valide alternative al trasporto privato, a vantaggio della qualità della vita di tutte e di tutti, e restituendo spazi alla città.
