Stop al taglio dei vitalizi per ex senatori e familiari, insorge il M5S: “Regalo ai privilegiati”

Tornano i maxi assegni per 851 senatori e per 444 familiari di senatori deceduti.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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Stop al taglio dei vitalizi: i benefici sono stati ripristinati pure per coloro che hanno svolto meno di una legislatura. In breve, tornano i maxi assegni per 851 senatori e per 444 familiari di senatori deceduti. Non solo: il loro importo si calcolerà in base allo stipendio invece che sui contributi versati (ovvero col metodo retributivo, non più col contributivo).

Questa la decisione del Consiglio di garanzia di Palazzo Madama, presieduto dagli ex senatori Luigi Vitali e dal suo vice Ugo Grassi. Tra l’altro, il 5 luglio era l’ultimo giorno utile per il vecchio organismo per prendere questa decisione, prima dell’insediamento degli eletti in questa legislatura all’interno della Corte d’appello per i contenziosi interni al Senato.

Stop al taglio dei vitalizi: “La delibera del 2018 era strampalata”

Alla fine, dunque, è arrivato per i parlamentari il maxi-regalo dello stop al taglio dei vitalizi. Taglio che era stato deciso cinque anni fa – nel 2018 – dal Movimento 5 Stelle, con annesso ricalcolo dell’assegno sulla base dei contributi realmente versati. Il 5 luglio scorso, il Consiglio di Garanzia ha deciso la cancellazione della delibera 6 del 2018 “a far data dal 13 ottobre 2022”.

Luigi Vitali, il presidente uscente del Consiglio di garanzia ed ex senatore di Forza Italia, ha così commentato la decisione: “La delibera del 2018 era strampalata e lo dicono sia il presidente dell’Inps che un parere del Consiglio di Stato. Il presidente dell’Inps dice che c’è spesa storica pesante, ma anche che la Camera non ha dato elementi oggettivi per dire che i tagli sono corretti, con l’effetto di colpire alla cieca con riduzioni anche del 60 o 70 per cento”.

In sostanza, “l’età da prendere in considerazione non può essere quella in cui il parlamentare prende il vitalizio ma quella successiva alla sentenza del 13 ottobre 2022”. Poi, Vitali ha aggiunto che “se c’è voglia di fare una caccia alle streghe si faccia una legge giusta, togliendo la competenza dell’autodochia (autonomia decisionale interna su queste materie, ndr), per cui i parlamentari rispondono alle direttive di partito e non alla propria coscienza”.

Stop al taglio dei vitalizi: decisiva l’astensione della dem Valeria Valente

Insomma: lo stop ai vitalizi voluto dal Movimento 5 Stelle è ufficialmente naufragato. Il colpo di spugna è stato dato grazie al voto favorevole del presidente del Consiglio di Garanzia, l’azzurro Luigi Vitali (il cui voto vale doppio), e da quello di Ugo Grassi di Idea Cambiamo!.

Decisiva l’astensione della dem Valeria Valente, che ha pesato moltissimo: basti pensare che gli altri membri, Alberto Balboni e Pasquale Pepe, rispettivamente di FdI e Lega, avevano votato contro lo stop al taglio. La sentenza, alla fine, è quindi passata per tre voti contro due.

Stop al taglio dei vitalizi: faceva risparmiare a Palazzo Madama 40 mln di euro

Stop al taglio dei vitalizi, che faceva risparmiare a Palazzo Madama 40 mln di euro

Lo stop ai vitalizi voluto nel 2018 dal M5S, col ricalcolo in base al sistema contributivo, aveva permesso a Palazzo Madama di risparmiare circa 40 milioni di euro all’anno, che ora torneranno invece a pesare sulle casse dello Stato. Si tratta di una decisione inappellabile, dunque non modificabile.

Il commento immediato è stato del presidente pentastellato Giuseppe Conte, che ha scritto in merito: “Il Consiglio di Garanzia del Senato – composto per quattro membri su cinque da esponenti del centrodestra e purtroppo senza nessun rappresentante dei 5 Stelle – ha ripristinato alla chetichella i vitalizi per i senatori delle passate legislature”.

Proprio nell’ultimo giorno utile, il centrodestra ha messo a punto questo colpo di mano, confezionando un regalo a chi già gode di vantaggi e trattamenti di favore – ha continuato Conte – dimenticando cittadini e imprese che ogni giorno si sacrificano per sbarcare il lunario. Ecco cosa c’è sotto la maschera dei patrioti: nulla per cittadini, solo favori agli amici di Palazzo”.

Leggi anche: Vitalizio confermato al corrotto Formigoni, insorge il M5S: “Non conoscono vergogna”

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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.
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